venerdì 24 marzo 2017

24 marzo: anniversario del massacro alle Fosse Ardeatine

Cari lettori, oggi si celebra il triste anniversario di una delle stragi di civili simbolo dell'occupazione nazista a Roma: quella delle Fosse Ardeatine. Ho deciso quindi di dedicare l'angolo culturale del venerdì a questa commemorazione.

Le fosse sono delle cave, nei pressi della via Ardeatina, nelle quali furono prima uccisi e poi occultati 335 civili,  nella quale ora è presente un sacrario nazionale.







Tutto cominciò con l'attentato della resistenza italiana contro i nazisti, che sfociò con l'esplosione di una bomba in via Rasella, il 23 di marzo del 1944. Per questo, la rappresaglia decise di punire con la morte dieci italiani per ogni tedesco morto. La lista delle vittime (che comprendeva detenuti politici, ebrei o semplici sospettati) venne compilata dal capo delle SS Kappler che, nell'elenco, contò addirittura persone in più, che poi decise di uccidere ugualmente affinchè non potessero raccontare agli altri della strage, che era avvenuta in gran segreto e che fu resa pubblica solo successivamente. Per coprire ulteriormente il brutale eccidio, vennero utilizzate delle mine esplosive.


In seguito Kappler venne processato e scontò l'ergastolo in carcere, dal quale riuscì anche a evadere con l'aiuto della moglie, ma per un tumore morì poco dopo. 

Per chi volesse approfondire l'argomento, ecco qualche consiglio di lettura a tema:

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Una storia lontana. Una storia di guerra, di morte e d’amore. La storia di uno dei più
atroci massacri nazisti raccontata con la voce di due protagonisti di fantasia ma che
in qualche misura devono essere esistiti davvero. Tutto ciò che li circonda è vero. Veri i nomi, veri i luoghi, veri i fatti. I 335 martiri riposano nel Sacrario delle fosse Ardeatine.
È lì nella tomba “Ignoto 122” che si nasconde il segreto di questa tragica vicenda.



 
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Qual è il significato delle Fosse Ardeatine? Quale memoria ha lasciato la strage nazista compiuta a Roma il 24 marzo 1944, come rappresaglia dell'attentato partigiano di via Rasella, in cui il giorno prima erano morti 33 tedeschi? E quale rapporto si può istituire tra il ricordo di quella strage e l'identità collettiva di un'intera città? L'eterogeneità sociale e politica delle 355 persone uccise fa delle Fosse Ardeatine un avvenimento emblematico, che lega insieme "tutte le storie" di Roma: a cadere sotto il piombo tedesco furono infatti generali e straccivendoli, operai e intellettuali, commercianti e artigiani, un prete e 75 ebrei; monarchici e azionisti, liberali e comunisti, ma anche persone prive di appartenenza politica. Protagonista assoluta del libro è la voce diretta dei portatori della memoria: duecento intervistati, di cinque generazioni, e di diversissima estrazione sociale e politica (compresi fascisti ed ex fascisti). Le vicende personali dei superstiti e dei protagonisti mostrano come tutti abbiano convissuto, e convivano ancora, con una drammatica eredità. Ancora oggi, in modo singolare, le Fosse Ardeatine rappresentano un banco di prova della coscienza delle nuove generazioni. Raccolte da Alessandro Portelli, le voci di questo libro danno adito a una ricostruzione di grande respiro corale, che si struttura attorno all'elaborazione e alla fissazione di un linguaggio. Ed è il linguaggio, alla fine, a farsi storia: una storia parlata; parlata a Roma.

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Alle Fosse Ardeatine di Roma, nel marzo 1944, trecento e più prigionieri vennero fucilati per rappresaglia dopo l'attentato gappista di via Rasella; a settembre dello stesso anno nel territorio di Marzabofto, sull'Appennino bolognese, i tedeschi sterminarono oltre settecento civili nel corso di un vasto e spietato rastrellamento. Queste due stragi sono assurte a simbolo della violenza e della crudeltà nazista, "luoghi della memoria" dell'Italia repubblicana. Su questi fatti, tanto in Italia quanto in Germania, si è gradualmente costruita l'immagine della guerra tedesca in Italia, si sono giocate partite politiche e storiografiche, si sono celebrati o non celebrati processi, si sono intrecciate polemiche. E quanto ricostruisce l'autore di questo volume, che ripercorre e inquadra non solo i fatti in sé, ma anche le loro lunghe conseguenze: i processi che hanno avuto luogo in Italia nel dopoguerra e, decennio dopo decennio, lo svolgersi del dibattito pubblico nei due paesi.

Fonti:




2 commenti:

  1. Sono pagine della nostra storia da non dimenticare. Interessanti i testi che citi, è necessario informarsi e tener viva la memoria!!
    Ciao ;)

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    1. Concordo con te, preservare la memoria è importantissimo!

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