lunedì 13 febbraio 2023

I miei giorni alla libreria Morisaki

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "I miei giorni alla libreria Morisaki", scritto da Satoshi Yagisawa ed edito da Feltrinelli.

Il libro è costituito da due racconti lunghi, legati dalla presenza degli stessi personaggi. 

Nel primo troviamo Takako, una ragazza che si trova a dover vivere un momento difficile, dopo aver scoperto che il suo fidanzato e collega è legato anche a un'altra ragazza, che intende sposare. Per non vederlo più, la ragazza deciderà di licenziarsi, rimandendo così anche senza un lavoro.

Per cercare di scuoterla dal torpore in cui è precipitata, lo zio della ragazza, Satoru, che gestisce la libreria Morisaki in un quartiere caratteristico di Tokyo, la inviterà a occupare il piccolo appartamento superiore al negozio, invitandola anche a dargli una mano con l'attività nei momenti di maggior bisogno. 

Takako, che non è una gran lettrice, accetterà la proposta senza grande entusiasmo, tenendo anche conto che non ha nemmeno molta confidenza con lo zio, con il quale non aveva rapporti da anni. Ma, giorno dopo giorno, la giovane inizierà a uscire dal suo guscio e, grazie anche al potere terapeutico della lettura, proverà a riprendere in mano la propria vita...

Nel secondo racconto, invece, la vita di Takako s'incrocerà con due personaggi: un ragazzo misterioso che frequenta il suo bar preferito e la zia Momoko, che anni prima aveva abbandonato lo zio libraio per un motivo sconosciuto. Per quale motivo la donna è tornata all'improvviso da lui? Quale segreto nasconde?

Saranno questi gli interrogativi che aleggeranno nella mente della nostra protagonista che, complice una breve vacanza, proverà a costruire un rapporto con la zia al fine di comprendere le sue ragioni, aiutando in questo modo anche lo zio, che da solo non riesce ad affrontarla.

Devo ammettere che mi sono approcciata a questa storia con un po' di pregiudizi, dato che avevo letto molte recensioni negative su questo libro ma, a lettura conclusa, posso affermare che, seppur con qualche difetto, il mio parere non è così negativo.

Non sono particolarmente amante del mondo orientale, quindi mi è difficile fare paragoni con la letteratura del sol levante, ma ho trovato entrambi i racconti non banali e capaci di sviluppare spunti di riflessione.

Certo, la brevità non ha giocato in positivo in termini di approfondimento, nè a livello di trama nè per quanto riguarda l'introspezione psicologica dei personaggi. Da questo punto di vista ho rinvenuto della superficialità, che si sarebbe potuto facilmente colmare attraverso qualche pagina in più. Ma, al di là di questo, penso che approcciandosi al testo con la consapevolezza di avere di fronte, più che un romanzo, una raccolta di due racconti, possa predisporre il lettore a una maggior consapevolezza del tipo di libro che si approccia a leggere.

Consiglio quindi questo libro a chi abbia voglia di leggere un testo breve, che parla rapporti familiari, amore, libri e librerie, senza approfondire particolarmente i vari temi, ma offrendo comunque, attraverso una narrazione semplice e scorrevole, uno scorcio su un mondo e dei personaggi con cui non sarà particolamente complicato lasciarsi coinvolgere.

martedì 7 febbraio 2023

Mille luci sulla Senna

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Nicolas Barreau, "Mille luci sulla Senna", edito da Feltrinelli.

La storia è incentrata su Joséphine, una trentenne che lavora come traduttrice. Proviene da una famiglia benestante e ha due sorelle che hanno seguito le orme professionali dei genitori (una è medico come la madre, l'altra avvocato come il padre): per questo viene concepita come la "pecora nera" della famiglia e inoltre il fatto che sia single non fa che confermare l'opinione dei genitori. 

In realtà la ragazza ha una relazione, ma è l'amante di un uomo molto più grande di lei, sposato e con figli, che da tre anni la illude con la promessa di lasciare la moglie per vivere alla luce del sole il loro amore. L'unico a conoscere il suo segreto è l'amico gay Cedric, che non vede particolarmente di buon occhio la loro relazione.

Un giorno, la nostra protagonista riceverà due lettere che cambieranno di botto la sua quotidianità: una è la lettera di licenziamento, a causa del fallimento dell'unica casa editrice per cui lavora, mentre l'altra le annuncia la morte dello zio, che ha voluto nominarla erede della sua casa galleggiante.

Joséphine ha un legame affettivo sia con lo zio sia con la sua casa galleggiante, in quanto ricorda con affetto una splendida vacanza trascorsa da bambina ma, data la situazione professionale, si convince che l'unica soluzione sia venderla. 

Peccato, però, che quando si recherà a vederla, scoprirà in un modo piuttosto bizzarro che è occupata da un inquilino, un amico dello zio che paga una cifra irrisoria per la sua occupazione e che non ha assolutamente intenzione di lasciarla prima dello scadere del contratto. Ciò inizialmente scatenerà una guerra tra i due, che cercheranno di far valere le proprie ragioni, a tutti i costi...

E' stato molto piacevole dedicarmi a questa lettura che, grazie al suo stile linerare e scorrevole, si legge con estrema velocità e scioltezza, immergendo il lettore nell'atmosfera parigina che adoro da sempre.

Purtroppo, però, vi ho rinvenuto anche alcuni difetti: per prima cosa non sono riuscita a empatizzare pienamente con Joséphine sia per il suo status di "amante" sia per alcuni suoi comportamenti, a mio parere eccessivamente immaturi per una ragazza della sua età. Inoltre ho trovato un po' troppo stereotipata la sua famiglia. D'altro canto, invece, ho apprezzato il personaggio di Maxime (l'occupante della casa galleggiante) e mi ha incuriosito la storia legata al passato amoroso dello zio che, purtroppo, è stata liquidata in poche pagine. 

Nel complesso, però, mi sento di consigliare questo romanzo a chi già apprezza le storie di questo autore, ma anche a chi abbia il desiderio di leggere una storia d'evasione, senza troppi scossoni e capace per questo di rilassare il lettore, trasportandolo nell'affascinante mondo della "Ville Lumière".


DELLO STESSO AUTORE:

Una sera a Parigi

Il caffè dei piccoli miracoli 

La donna dei miei sogni

Parigi è sempre una buona idea 

Gli ingredienti segreti dell'amore

Il tempo delle ciliegie 

giovedì 2 febbraio 2023

Il quaderno dell'amore perduto

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Il quaderno dell'amore perduto", scritto da Valérie Perrin ed edito da Nord.

Protagonista della storia è Justine, una ragazza di ventun'anni che ha perso precocemente i genitori e gli zii in un incidente stradale e che per questo ha sempre vissuto a casa dei nonni, assieme al cugino, che considera un fratello.

La giovane non ha mai ricevuto affetto dai nonni e per questo preferisce dedicare la sua vita al lavoro, che la impegna nella casa di riposo "Le Ortensie", e al divertimento in discoteca nel fine settimana, dove si lascia andare in fugaci relazioni.

Justine è molto attratta dai ricordi degli anziani pazienti e, soprattutto, si farà coinvolgere dalla storia di Hélène, una donna che sembra vivere in un mondo tutto suo. La ragazza, colpita dal racconto della donna, deciderà di trascrivere la sua storia in un quaderno azzurro, con lo scopo di donarlo al nipote di Hélène, Roman.

Il lettore, quindi, attraverso le trascrizioni di Justine, potrà conoscere a poco a poco il forte sentimento sbocciato gradualmente tra Hélène e Lucien, un amore forse non impetuoso, ma capace di superare gli ostacoli dettati dalla seconda guerra mondiale e da un terribile conseguenza che si abbatterà su Lucien, sconvolgendo ma non scalfendo però il suo amore per Hèlène. 

D'altra parte, Justine si troverà a dover scoprire la verità su alcuni misteri che aleggiano nella sua quotidianità: chi è quella misteriosa persona, soprannominata "il Corvo", che si diverte a telefonare ai parenti degli anziani dimenticati dicendo loro, erroneamente, che sono morti, con lo scopo di far trovare loro il tempo di far loro una visita?

E quale segreto si cela dietro alla morte dei genitori e degli zii, il cui sospetto viene insinuato a Justine da un poliziotto un po' strafottente?

Come quindi potete comprendere, la storia mette in luce diversi interrogativi, che incuriosiscono il lettore spingendolo così a proseguire avidamente la lettura. Gli spunti sono davvero molti, ma ciò che ritengo stia alla base di ognuno di essi, è la forza dei sentimenti, nella sua accezione sia positiva sia negativa.

Mi è piaciuto tantissimo il modo attraverso il quale l'autrice ha fatto conoscere Hélène e Lucien (quest'ultimo insegnerà alla prima, affetta da una forma di dislessia all'epoca non riconosciuta, a leggere attraverso il braille, che conosce in quanto discendente da una parentela di consanguinei affetti da cecità) e ciò mi ha fatto ricordare il motivo per cui avevo apprezzato lo scorso anno il romanzo "Cambiare l'acqua ai fiori", della stessa autrice, ovvero la capacità di costruire personaggi particolari che si trovano a vivere situazioni non convenzionali. Situazioni purtroppo tragiche e segnate da diverse difficoltà, ma che riescono a coinvolgere e a far più volte riflettere il lettore sulla natura dei sentimenti umani.

Il mio parere rimane il medesimo per quanto riguarda la storia familiare di Justine che, però, è di fatto speculare a quella di Hélène, in quanto i sentimenti che sveleranno il mistero legato alla morte dei genitori sono mostrati nella loro accezione più negativa. Mi ha un po' colpita il modo con cui la protagonista reagisce di fronte alla verità, data la giovane età ma poi, pensandoci meglio, ho compreso che, dato il contesto familiare che l'ha portata a crescere in fretta, un atteggiamento di quel tipo potrebbe essere comunque credibile. Diversa invece è la vicenda legata al misterioso "Corvo", che ho trovato davvero molto dolce e delicata, dall'inizio e fino allo svelamento della sua identità.

Lo stile dell'autrice, come nell'altro romanzo, è molto fluido e poetico, capace di indagare con delicatezza e senza giudizi morali nelle menti dei vari personaggi, portando in luce tutta la loro complessità. 

Un romanzo, quindi, che ho apprezzato davvero tanto, sia per i personaggi sia per l'intreccio, ma anche per lo stile e i temi trattati e che per questo consiglio a chi abbia voglia di una lettura intensa, capace di affrontare tematiche importanti, ma sempre con delicatezza e con uno stile poetico che, sono sicura, riuscirà a coinvolgervi nel mondo creato dall'autrice.


DELLA STESSA AUTRICE:

Cambiare l'acqua ai fiori 

mercoledì 25 gennaio 2023

Per sfiorare le nuvole

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Chiara Parenti, "Per sfiorare le nuvole", edito da Garzanti.

Trattasi del seguito di "Per lanciarsi dalle stelle", una storia nella quale la protagonista Sole, preda di diverse paure, dopo l'improvvisa morte della sua migliore amica Stella, aveva dedicato un'intera estate a provare a sconfiggerle, attraverso una personalissima lista e l'aiuto di Massimo (fratello di Stella) e dell'amica Samantha.

In questo nuovo libro, ritroviamo Sole a condurre la sua nuova vita a Roma: dopo aver scelto l'artista Samuele come compagno di vita, si divide tra due lavori e la sua rete di conoscenze, ai quali dedica ogni minuto del suo tempo, sacrificando così sè stessa per compiacere gli altri, cadendo preda ancora una volta di una delle sue paure più grandi: il giudizio delle altre persone e il senso di abbandono. 

La giovane, così, si ritrova a dover trascorrere le sue giornate adattandosi alla vita da artista del suo ragazzo; a comporre articoli che nessuno vuole scrivere per conto del suo capo; a comprire i turni di lavoro della sua collega al centro ripetizioni che ha sempre mal di testa; a fare da baby sitter alla figlia di una sua amica; a prestare soldi alla vicina di casa che non vuole saperne di trovarsi un lavoro serio; a fare da autista all'amica Samantha, studentessa universitaria. In questo modo la sua esistenza diventa una lotta contro il tempo e per questo i suoi sogni, tra cui quello di frequentare l'università con lo scopo di diventare un'insegnante, vengono relegati in un angolo.

Sole, però, non sembra avere il coraggio di prendere in mano le redini della sua vita, almeno fino a quando non si ritroverà a dover collaborare con un'eccentrica scultrice, Gertrude, che la farà riflettere per la prima volta sulla natura delle sue relazioni sociali e sull'importanza di trovare del tempo da dedicare a sè stessi. 

Sentendo riaffiorare in sè la stessa determinazione dell'estate in cui aveva superato le sue paure più grandi, Sole deciderà di cimentarsi in un altro progetto, basato su una "Not to do list", ovvero un elenco di tutto quello che non deve fare, come preoccuparsi troppo del giudizio degli altri; essere costantemente iperconnessa; paragonare la propria esistenza con quella dei suoi conoscenti e, soprattutto, imparare a dire di no per rispettare sè stessi e le proprie esigenze. Ma la strada da percorrere si dimostrerà irta e piena di ostacoli, e più volte la nostra protagonista compirà degli sbagli che l'aiuteranno comunque a crescere e a migliorarsi.

Accanto a lei, dopo due anni di assenza, ci sarà ancora una volta Massimo, anch'egli collaboratore di Gertrude, con il quale Sole proverà a riallacciare i rapporti dopo il loro ultimo incontro. Lavorando accanto a lui, Sole ricomincerà a provare quelle emozioni che percepiva da ragazzina e ciò la porterà e rivalutare la natura del suo rapporto con Samuele...

Dopo aver apprezzato moltissimo il primo romanzo dedicato a Sole, ero molto curiosa di cimentarmi con questa nuova lettura, che ho trovato davvero piacevole e ricca di spunti di riflessione. Chi legge i post del mio blog sa che amo moltissimo i romanzi che, attraverso una narrazione fresca, leggera e piacevole, sanno affrontare argomenti profondi e attuali, capaci di farci pensare e sviluppare un pensiero critico su un determinato argomento. 

E questo è ciò che sono riuscita a fare con questo romanzo: la ricerca di un sano egoismo; l'importanza di selezionare i rapporti sociali che ci fanno stare bene; la ricerca di un equilibrio tra le nostre esigenze e quelle dei nostri familiari, amici e conoscenti sono il "fil rouge" di tutta la storia, che mescola in sè anche vari generi, come quello del romance, del romanzo umoristico e di formazione. Anche lo stile è vario e ho gradito il modo attraverso il quale l'autrice è riuscita a far sorridere in certi punti, a far riflettere in altri e a emozionare in altri ancora. 

Una storia, quindi, che consiglio per la sua capacità di far riflettere su una tematica che riguarda ognuno di noi, ma con leggerezza, romanticismo e una sottile ironia che renderanno sicuramente piacevole la vostra esperienza di lettura.


DELLA STESSA AUTRICE:

La voce nascosta delle pietre 

Per lanciarsi dalle stelle 

mercoledì 18 gennaio 2023

La luce alla finestra

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Lucinda Riley "La luce alla finestra", edito da Giunti.

Protagonista della storia è la trentenne Emilie de La Martinière, ultima discendente di una casata nobiliare francese. Dopo la morte della madre (il padre è già deceduto da tempo), la giovane si ritroverà a dover fare i conti con un'importante eredità, ma anche con delle spese da coprire, causate dalla pessima gestione finanziaria della madre. 

Per lei, che ha sempre amato una vita semplice e modesta, praticando con passione la sua professione di veterinaria, non sarà affatto semplice riuscire ad affrontare questo tipo di problemi ma, grazie anche all'avvocato di famiglia, deciderà di prendere in mano la situazione partendo dalla decisione di ristrutturare il castello di famiglia che sorge a Gassin, in Provenza.

Provvidenzialmente, proprio in quei giorni Emilie conoscerà l'inglese Sebastian, un ragazzo dolce e premuroso che le racconterà il legame che unisce le loro famiglie: la nonna del ragazzo, Constance, infatti, durante gli anni della seconda guerra mondiale, aveva abitato nel castello di Gassin ed era stata in grande confidenza con suo padre.

Colpita da quanto appreso e rassicurata dalle sue premure, la giovane inizierà a provare un sentimento sempre più speciale per Sebastian, che verrà ricambiato. Ma non tutto è come sembra e, quando Emilie conoscerà il fratello di Sebastian, Alex, la nostra protagonista apprenderà a poco a poco delle inquietanti verità...

Parallelamente, il lettore potrà conoscere anche la storia di Constance (nonna di Sebastian e Alex) e comprendere il motivo per cui la sua vita si è intrecciata con quella del padre di Emilie. 

La donna, infatti, è una spia e collabora con i francesi contro i tedeschi. Per una strana fatalità, però, una volta giunta in Francia, si troverà a dover interpretare la parte di una nobile donna, parente del padre di Emilie, anche lui esponente della Resistenza francese e a capo di un gruppo di sovversivi antitedeschi, che cela la propria attività frequentando gli esponenti di maggior spicco della società tedesca, come i due fratelli Frank e Fredrik. 

Il primo si invaghirà proprio di Costance, mentre il secondo della sensibile Sophia, sorella del padre di Emilie, cieca dalla nascita. E questi legami non faranno che complicare una situazione già di per se complessa e pericolosa...

Ho letto diversi romanzi della Riley e, in attesa dell'ultimo capitolo della saga de "Le sette sorelle", sto recuperando i libri autoconclusivi che non ho letto.

La struttura di questo libro è abbastanza simile ai precedenti, dato che è presente l'intreccio tra una storia raccontata al presente e una al passato entramb legate da un unico filo conduttore e da parallelismi (come quello tra i fratelli Sebastian/Alex e Frank/Fredrik) ma, in ogni romanzo di quest'autrice, sono presenti elementi di novità che permettono a chi legge di immergersi nel suo mondo e di apprendere anche qualcosa in più a livello culturale. In particolare, in questo caso, potremo comprendere i meccanismi che stavano alla base dello spionaggio anglo/francese, rivivendo il periodo della seconda guerra mondiale da una prospettiva inusuale. 

Unici difetti che ho rinvenuto nella lettura sono stati alcuni passi un po' lenti e sdolcinati, soprattutto nella prima metà del romanzo, nella seconda invece la trama acquista maggior dinamicità e, una pagina dopo l'altra, ci conduce allo svelamento di tutti i misteri che permeano questa storia, sia per quanto riguarda la narrazione presente, sia per quella passata.

Un romanzo, quindi, che non può essere trascurato dagli appassionati dei romanzi della Riley, ma anche da chi abbia voglia di leggere una storia che mescola in modo curato amore, misteri, guerra, Storia e legami familiari. 


DELLA STESSA AUTRICE:

Il segreto della bambina sulla scogliera

Le sette sorelle. La storia di Maia 

Ally nella tempesta

La ragazza nell'ombra 

La ragazza delle perle

La ragazza della luna 

La ragazza del sole

La sorella perduta 

La lettera d'amore

Il segreto di Helena

L'angelo di Marchmont Hall

Delitti a Fleat House 

Il profumo della rosa di mezzanotte

mercoledì 4 gennaio 2023

Ti aspetto a Central Park

Cari lettori, la prima recensione dell'anno è dedicata al romanzo "Ti aspetto a Central Park", scritto da Felicia Kingsley ed edito da Newton Compton.

La storia è ambientata a New York ed è raccontata attraverso i punti di vista di Knight e Victoria. Il primo è un editor della casa editrice Pageturner: negli anni è riuscito ad accompagnare al successo diversi autori e per questo è convinto di diventare il prossimo direttore. Peccato, però, che quel posto sarà affidato a Victoria, un'affascinante ragazza che non solo diventerà una nuova collega, ma pure il suo capo! 

Victoria, inoltre, vuole dare una nuova linea editoriale alla casa editrice, inserendo a catalogo anche diversi libri romance, genere che Knigh proprio non sopporta, ritenendolo di poco valore. 

Per questi motivi, non sarà complicato immaginare che il rapporto tra i due non saranno affatto pacifici, anzi, inizialmente ognuno di loro tenterà di sabotare il lavoro dell'altro, nonostante la reciproca attrazione fisica. Ma, quando a un certo punto, un incredibile imprevisto li metterà di fronte a un possibile fallimento per la casa editrice, i due saranno costretti loro malgrado ad allearsi. E da quel momento nulla sarà più come prima...

In questi ultimi anno ho un po' accantonato la lettura di romance, preferendo dedicarmi maggiormente alla narrativa e alle saghe familiari. I romanzi di Felicia Kingsley però mi piacciono molto, perchè trovo che l'autrice, pur dedicandosi a un genere nel quale non è affatto semplice mantenersi sempre originali, in ogni sua storia sia capace di portare elementi di novità, delineando quindi storie in grado di appassionare il lettore, grazie anche a uno stile molto curato e a dialoghi frizzanti, che conferiscono un buon ritmo alla narrazione.

In particolare, in questa storia ho amato moltissimo le descrizioni dell'ambiente editoriale che fa da sfondo alla storia di Knight e Victoria: sono molto accurate e permettono al lettore di immergersi in questo mondo a trecentossessanta gradi. 

Per quanto riguarda i due personaggi, pur avendoli apprezzati, devo ammettere di averli inizialmente considerati un po' troppo perfetti: bellissima lei, bellissimo lui, entrambi poco più che trentenni ma già a ricoprire incarichi molto elevati dal punto di vista professionale... poi, invece, nella seconda parte del libro, la scrittrice ci ha permesso di conoscerli meglio, mettendo in luce il loro passato e tutte le loro fragilità, facendoli così apparire molto più reali e portando in questo modo il lettore a empatizzare con loro. 

Ho comunque apprezzato la gradualità con cui la scrittrice ci ha portato a conoscere i suoi personaggi, sia per quanto riguarda Knight sia per quanto concerne Victoria, allo stesso modo attraverso il quale mi è piaciuto come ha portato avanti l'evoluzione del loro rapporto, sino alla scena finale, che ho trovato davvero molto romantica senza per questo essere sdolcinata. Carinissimi anche i camei dedicati ai personaggi delle altre sue storie.

In conclusione, quindi, sono molto soddisfatta di questa lettura, che mi ha accompagnato tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023, e ne consiglio la lettura a tutti coloro che hanno già letto e apprezzato gli altri romanzi dell'autrice e a chi abbia voglia di leggere un romance "hate to love" ambientato nel nostro amato mondo dei libri.


DELLA STESSA AUTRICE:

Due cuori in affitto

Appuntamento in terrazzo (novella) 

La verità è che non ti odio abbastanza

Prima regola: non innamorarsi 

Una Cenerentola a Manhattan

Stronze si nasce 

Bugiarde si diventa

Matrimonio di convenienza 

Non è un paese per single

Il mio regalo inaspettato (novella) 


domenica 1 gennaio 2023

Buoni propositi letterari 2023

Cari lettori, buon 2023 e tanti auguri al mio blog, che proprio oggi compie 7 anni!


Come ormai da tradizione, approfitto di quest'occasione per ringraziare tutti i miei lettori, che siano fissi o salturari, attivi nei commenti o silenziosi, e mi auguro che anche quest'anno questo mio piccolo spazio personale possa riempirsi di buone letture, recensioni e scambi di opinioni! 

Ma, prima di inaugurare il 2023 con la prima recensione dell'anno, non potevano mancare i miei buoni propositi letterari, suddivisi nelle tre aree dedicate rispettivamente alla lettura, al blog e alla scrittura.

 

BUONI PROPOSITI LETTURA

1. Proseguirò con la lettura dei romanzi che fanno parte della mia infinita wish list;

2. Mi metterò in pari con la lettura dei romanzi pubblicati da Lucinda Riley;

3. Completerò la trilogia di Carmen Korn iniziata lo scorso anno;

4. Leggerò tutti i romanzi di Jane Austen che mi mancano;

5. Concluderò la serie dei romanzi tradotti in italiano di Janet Evanovich;

6. Leggerò l'ottavo libro di Harry Potter;

7. Inizierò la serie de "La villa delle stoffe".


BUONI PROPOSITI BLOG

1. Proseguirò a pubblicare le recensioni di tutte le mie letture e, in parallelo, terrò aggiornato il mio profilo Goodreads.


BUONI PROPOSITI SCRITTURA

1. Parteciperò per la seconda volta al torneo "Io scrittore", con lo stesso romanzo con cui ho partecipato nel 2022 il quale, pur non avendo vinto, si è comunque classificato tra i finalisti;

2. Terminerò la scrittura del romanzo giallo/thiller iniziata proprio un anno fa.


E anche per quest'anno penso di essere a posto! Non ho scelto obiettivi particolarmente impegnativi perchè mi piace conservare un ampio spazio di libertà nella scelta delle mie letture e nel tempo da dedicare ai miei hobby, ma spero comunque di riuscire a portare a termine la maggior parte di questi obiettivi!

E voi, invece, avete deciso di stilare una lista oppure preferite evitare di formulare buoni propositi? Se vi va raccontatemelo nei commenti, nel frattempo vi rinnovo i miei auguri per un 2023 ricco per tutti di salute, serenità e pace.