Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Nicolas Barreau, "Mille luci sulla Senna", edito da Feltrinelli.
In realtà la ragazza ha una relazione, ma è l'amante di un uomo molto più grande di lei, sposato e con figli, che da tre anni la illude con la promessa di lasciare la moglie per vivere alla luce del sole il loro amore. L'unico a conoscere il suo segreto è l'amico gay Cedric, che non vede particolarmente di buon occhio la loro relazione.
Un giorno, la nostra protagonista riceverà due lettere che cambieranno di botto la sua quotidianità: una è la lettera di licenziamento, a causa del fallimento dell'unica casa editrice per cui lavora, mentre l'altra le annuncia la morte dello zio, che ha voluto nominarla erede della sua casa galleggiante.
Joséphine ha un legame affettivo sia con lo zio sia con la sua casa galleggiante, in quanto ricorda con affetto una splendida vacanza trascorsa da bambina ma, data la situazione professionale, si convince che l'unica soluzione sia venderla.
Peccato, però, che quando si recherà a vederla, scoprirà in un modo piuttosto bizzarro che è occupata da un inquilino, un amico dello zio che paga una cifra irrisoria per la sua occupazione e che non ha assolutamente intenzione di lasciarla prima dello scadere del contratto. Ciò inizialmente scatenerà una guerra tra i due, che cercheranno di far valere le proprie ragioni, a tutti i costi...
E' stato molto piacevole dedicarmi a questa lettura che, grazie al suo stile linerare e scorrevole, si legge con estrema velocità e scioltezza, immergendo il lettore nell'atmosfera parigina che adoro da sempre.
Purtroppo, però, vi ho rinvenuto anche alcuni difetti: per prima cosa non sono riuscita a empatizzare pienamente con Joséphine sia per il suo status di "amante" sia per alcuni suoi comportamenti, a mio parere eccessivamente immaturi per una ragazza della sua età. Inoltre ho trovato un po' troppo stereotipata la sua famiglia. D'altro canto, invece, ho apprezzato il personaggio di Maxime (l'occupante della casa galleggiante) e mi ha incuriosito la storia legata al passato amoroso dello zio che, purtroppo, è stata liquidata in poche pagine.
Nel complesso, però, mi sento di consigliare questo romanzo a chi già apprezza le storie di questo autore, ma anche a chi abbia il desiderio di leggere una storia d'evasione, senza troppi scossoni e capace per questo di rilassare il lettore, trasportandolo nell'affascinante mondo della "Ville Lumière".
DELLO STESSO AUTORE:
Parigi è sempre una buona idea
parigi ha sempre il suo gran fascino e come sfondo, già da sola, è attraente e suggestiva, se poi c'è una storia bella e originale... che si può volere di più?
RispondiEliminaPErò dalle tue parole mi par di capire che non sia un romanzo privo di difettucci; giù leggendo la trama mi sembra che contenga un po' di stereotipi e la tua recensione un po' conferma questa prima impressione.
Però è un autore che mi manca e lo voglio leggere. Magari spulcio le altre recensioni per farmi un'idea del libro da cui iniziare!
ciao ariel!!
Ciao Angela, per iniziare a conoscere questo autore ti consiglio di leggere "Gli ingredienti segreti dell'amore" e "Parigi è sempre una buona idea" :-)
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