martedì 6 febbraio 2024

Che cosa vi siete persi

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al libro di Gerry Scotti, "Che cosa vi siete persi", edito da Rizzoli.

In questo breve volume, a metà tra il saggio e l'autobiografia, il celebre conduttore televisivo ripercorre il suo passato attraverso alcuni capitoli tematici, che hanno come filo conduttore oggetti e abitudini che oggigiorno sono, quasi o del tutto, scomparsi.

Per esempio, il primo capitolo è dedicato all'avvento della televisione e a come il ritrovarsi tutti insieme a gurdare una trasmissione fosse considerato un vero e proprio evento sociale, mentre le pagine successive riguardano altri argomenti, come le merendine dell'epoca, la maggior popolarità dei giornali, i primi telefoni (rigorosamente con il filo), le sostanze per far frizzare l'acqua, le pubblicità dell'epoca, le giostre, le cartoline...

Questi sono solo alcuni degli argomenti trattati, i quali vengono affrontati dall'autore associando a essi ricordi ed esperienze della propria vita, iniziata nella campagna pavese e proseguita nella metropoli milanese. 

Il lettore, quindi, oltre a ricordare o a scoprire le abitudini degli anni passati (ci troviamo nella seconda metà del Novecento) potrà immergersi nei ricordi propri dell'autore, del quale ho deciso di leggere questo breve libro in quanto curiosa di conoscerlo anche nelle vesti di scrittore. E, a libro concluso, posso ritenermi soddisfatta di aver letto questa pubblicazione, così tanto diversa dal mio solito genere di letture. 

Ho sempre amato i quiz condotti da Gerry Scotti tanto che, non appena maggiorenne, avevo pure fatto domanda per partecipare a "Chi vuol essere milionario?", anche se poi non ero mai stata ricontattata. Inoltre, in un tema delle scuole medie che aveva come traccia proprio quella di scrivere una lettera a un personaggio della televisione, avevo scelto proprio lui: non ricordo molto quello che avevo scritto, dati i numerosi anni trascorsi, anche se mi pare di ricordare di aver lodato la sua autoironia e la garbatezza delle sue trasmissioni così, quando qualche mese fa ho scoperto che aveva pubblicato un libro, sono rimasta subito incuriosita, tanto da aggiungerlo in wish list.

Leggere questo libro mi ha permesso di apprendere alcuni usi che non hanno caratterizzato la mia infanzia, ma dei quali magari avevo già sentito parlare dai miei genitori o da qualche parente, oppure di fare un viaggio in alcuni ricordi del mio passato di bambina degli anni Novanta (ebbene sì, anche ai miei tempi c'erano le cabine telefoniche, l'abitudine di spedire le cartoline e i giochi in cortile, per esempio).

Dalle sue parole, capitolo dopo capitolo, traspare il ritratto di una società molto più semplice di quella odierna, con più valori e meno voglia di apparire, ma non per questo la narrazione risulta eccessivamente nostalgica o stucchevole. Il lessico è semplice e molto scorrevole e per questo è una lettura molto agevole per tutte le fasce d'età. 

E proprio per questo la consiglio un po' a tutti: agli adulti, perchè in questo modo potranno rivivere scorci della loro giovinezza, e ai ragazzi, che potranno immedesimarsi nella vita dei loro genitori e nonni, scoprendo così curiosità molto carine e interessanti.

8 commenti:

  1. Curiosa la tua passione per Gerry.
    Questo libro mi sembra perfetto per i nostalgici dei bei tempi andati.
    E nella blogosfera ce ne sono molti...

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    1. Eh sì, per i nostalgici è un libro perfetto, Claudia ;-)

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  2. Ciao Ariel, bella recensione piena di entusiasmo.
    Un saluto 😘

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  3. ciao Ariel! avevo commentato ma non so se "è arrivato", per cui ci riprovo :)
    Non è quel genere di libri che mi attirano dagli scaffali delle librerie, lo ammetto, però sicuramente gerry mi piace come presentatore e faccio parte della schiera dei nostalgici degli anni passati :-D
    Brava che esci dai tuoi generi soliti per leggere e apprezzare altro!

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    1. Grazie Angela, ogni tanto è bello provare a cimentarsi con qualche genere diverso dai nostri preferiti ;-)

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  4. Ciao Ariel, io ho seguito molti programmi presentati da Gerry Scotti. Mi è sempre piaciuto per la sua ironia, la grande professionalità, il garbo che lo caratterizzano. Un viaggio a ritroso nel tempo è un'ottima occasione per riscoprire la magia del passato. Un caro saluto :)

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    1. Ciao Aquila, concordo con tutte le tue parole: un caro saluto anche a te e buona settimana :-)

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