lunedì 13 giugno 2022

L'angelo di Marchmont Hall

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "L'angelo di Marchmont Hall", scritto da Lucinda Riley ed edito da Giunti.

La storia copre un arco temporale compreso tra il secondo dopoguerra e la metà degli anni Ottanta e racconta la storia di tre donne: Greta, la figlia Francesca detta Cheska e la nipote Ava.

La vicenda si apre il 24 dicembre 1985, quando Greta, che da anni dopo un incidente ha perso la memoria, si ritrova a festeggiare il Natale nella tenuta inglese di Marchmont Hall, che è stata ristrutturata dopo un brutto incendio. Passeggiando tre le radure del suo immenso parco, la donna s'imbatterà per caso nella tomba di un bambino, e da lì comincerà a ricordare le tappe fondamentali della sua vita, le quali saranno poi colmate dal suo grande amico David.

Attraverso lunghi flashback, una tecnica narrativa particolarmente amata dalla Riley, il lettore verrà catapultato nella Londra del secondo dopoguerra e a quando una Greta ventenne faceva la ballerina in un locale osè. La ragazza s'innamorerà di un ufficiale americano ma questi, scoperta la sua vera professione, se ne tornerà al suo paese senza nemmeno sapere che è rimasta incinta.

Greta così si ritroverà a essere una ragazza madre e a dover lasciare il suo lavoro. Il suo collega David, però, da sempre innamorato di lei, le offrirà riparo a Marchmont Hall, la tenuta di cui è erede e nella quale vive la madre e lo zio. E da quel momento la sua vita non sarà più la stessa...

Attraverso la storia di Greta, il lettore potrà conoscere bene anche la vita della figlia Francesca, una dolce e buona bambina che, per un caso fortuito, si ritroverà a diventare un astro nascente del cinema. Per questo, la sua infanzia sarà molto diversa rispetto a quella degli altri bambini, e questo si ripercuoterà pesantemente sulla sua esistenza, già gravata dallo spettro di una malattia mentale, la quale verrà anche sconvolta da una relazione sbagliata che intreccerà durante l'adolescenza. Relazione che le lascerà in dono la figlia Ava.

Ava, che si potrà conoscere nella seconda parte del romanzo, è invece completamente diversa dalla madre: alle luci della ribalta preferisce la tranquillità di Marchmont Hall e la compagnia di David e di sua madre Laura Jane, che l'ha di fatto cresciuta. Ma su di lei aleggeranno le ombre del passato e dei traumi della madre, e per questo si troverà a vivere delle situazioni davvero poco piacevoli. Riuscirà a trovare la propria serenità e, magari, anche l'amore?

Chi mi conosce e segue il mio blog sa che sono un'amante delle storie di Lucinda Riley e che tra i miei generi preferiti compaiono le saghe familiari. Per questi motivi, non dev'essere complicato comprendere il mio apprezzamento per questo romanzo. 

Ciò che più ho apprezzato in questa storia è stata la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quelli di Greta e Francesca. Entrambe, infatti, sono donne con luci e ombre, che suscitano sentimenti contrastanti nel lettore, il quale si trova a volte a impatizzare con loro e a volte a discostarsene. Personalmente penso che non sia semplice tratteggiare personaggi di questo tipo, perchè generalmente in una storia i personaggi hanno un ruolo più definito, e non risulta complicato suddividerli in "buoni" o in "cattivi". Per quanto riguarda Greta e Francesca, invece, non è impossibile incasellarle in una categoria ben precisa e ciò, a mio parere rende, la storia più originale e avvincente. 

Al contrario, Ava, David e Laura Jane risultano protagonisti maggiormente canonici, ma li ho comunque apprezzati, la prima per la capacità di sapersi costruire una vita sana, il secondo per i suoi profondi sentimenti per Greta, e la terza per la sua energia e forza d'animo.

Un romanzo, quindi, che, grazie anche allo stile semplice e scorrevole dell'autrice, cattura il lettore in una storia che affonda le sue radici nelle contraddizioni della vita e dell'animo umano, coinvolgendo dalla prima all'ultima pagina. Consigliato soprattutto alle amanti dei romanzi di Lucinda Riley, ma anche a chi abbia voglia di leggere una storia che metta in risalto la forza e le debolezza dell'animo umano. 

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Il segreto della bambina sulla scogliera 

Le sette sorelle. La storia di Maia 

Ally nella tempesta 

La ragazza nell'ombra 

La ragazza delle perle 

La ragazza della luna 

La ragazza del sole 

La sorella perduta 

La lettera d'amore 

Il segreto di Helena 

6 commenti:

  1. ancora non lo leggo, ma accadrà! ho intenzione di recuperare ogni scritto di Lucinda! Sicuramente anche questo romanzo mi piacerà, a partire dalle protagoniste femminili, che l'Autrice ha sempre disegnato con cura, e finendo con una trama articolata che unisce anni lontani tra loro.
    ciao Ariel :)

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    1. Ciao Angela, anch'io ho intenzione di recuperare tutti i romanzi di questa autrice, che hai descritto magnificamente ;-)

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  2. Non è tra i miei libri preferiti di Lucinda, ma come ogni suo romanzo è riuscito a conquistarmi ✨

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    1. Ciao Silvia, anch'io rimango conquistata da ogni suo romanzo :-)

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  3. Grazie ariel dell accurata recensione come sempre..
    Buona giornata

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