giovedì 7 dicembre 2017

Andrea Chénier di Umberto Giordano

Cari lettori, in questi giorni prosegue la mia rassegna di post natalizi: dopo avervi parlato, nel giorno di S. Nicola, degli aiutanti di Babbo Natale; oggi, 7 dicembre e S. Ambrogio, vi parlerò dell'opera lirica che è stata scelta quest'anno per inaugurare la stagione del teatro La Scala di Milano. 


Premesso che non sono per niente esperta di lirica, ho deciso di parlarvi di quest'opera perchè penso che ognuna di essa nasconda delle trame e degli intrecci molto interessanti che, al di là dei gusti personali, possa essere interessante conoscere.

"Andrea Chénier" è stata scritta da Umberto Giordano nel 1896 ed è considerata l'opera maggiore di questo artista. Quando venne rappresentata per la prima volta, il tenore Alfonso Garulli si ritirò improvvisamente e venne sostuito all'ultimo minuto da Giuseppe Borgatti, che all'epoca stava vivendo un momento negativo della sua carriera. Nonostante ciò, grazie anche all'interpretazione della soprano Evelina Carrera e del baritono Mario Sammarco, ottenne molto successo. Lo stesso risultato lo raggiunse a New York, oltre che nei teatri europei e sudamericani nei quali, con gli anni, venne messa in scena.

La storia è ambientata in Francia, durante la rivoluzione francese, e si basa sulla vita del poeta Andrea Chénier. Egli si innamora della contessina Maddalena che, dopo la caduta della nobiltà, non era più la frivola e sciocca ragazzina che aveva avuto modo di conoscere a una festa tempo prima.

Di lei è però innamorato anche Gerard, ex servitore della famiglia di Maddalena e ora diventato uno dei capi rivoluzionari. I due si sfidano a duello e Andrea lo ferisce. Alla fine, per amore di Maddalena, Gerard incita Andrea a fuggire con Maddalena,  prima che i rivoltosi possano catturarli, decidendo inoltre di non fare il suo nome per aiutare l'amata.

Dopo qualche tempo, però, Chénier, che era considerato nemico della rivoluzione, viene arrestato, Gerard cambia idea e lo denuncia falsamente, con lo scopo di poter eliminare una volta per tutte il rivale. Maddalena si reca da lui per cercare di convincerlo a ritirare la finta denuncia, ma ormai è troppo tardi e Andrea viene condannato a morte.

Gerard, ormai impotente, riesce solo a far ottenere a Maddalena una visita al suo amato. La donna, incapace di vivere senza il suo innamorato, all'ultimo minuto, prende il posto di una prigioniera e, assieme a Chénier, decide di sedere sul carro dei condannati, andando anche lei incontro alla morte. 

La storia è molto tragica ma assai ricca di temi interessanti e molto moderni, come l'amore, la gelosia, la maturazione del personaggio di Maddalena, l'inettitudine di Gerard.... 

E voi siete appassionati di opere liriche? Siete mai stati a una rappresentazione di questo tipo? Avete un'opera preferita? Se vi va raccontatemi le vostre esperienze nei commenti :-)

Nel frattempo vi do appuntamento a domani, con la mia rubrica culturale, che vi parlerà di alcuni tra gli alberi di Natale più belli e famosi in questo 2017!

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