lunedì 2 gennaio 2017

L'almanacco di Barbanera

Cari lettori, oggi vorrei scrivere un post per la mia rubrica di curiosità dedicato al celebre almanacco di Barbanera, che inizia sempre dal mese di gennaio e ci accompagna mese per mese. L'anno scorso mi era stato regalato solo il calendario, quest'anno ho deciso di acquistare tutto il set e di sfogliarlo mese per mese.



Per chi non lo sapesse, gli almanacchi non sono dei veri e propri calendari, ma un insieme di pagine che raccolgono, oltre alla scansione dei giorni in settimane e mesi, notizie relative alla casa, agli alimenti, all'agricoltura, all'oroscopo, ai proverbi, ai cosiddetti "segreti della nonna"...

Quello più celebre è appunto quello di Barbanera,  che è stato addirittura proclamato patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

Secondo la tradizione Barbanera fu un eremita, che visse nella città umbra di Foligno dedicandosi allo studio dell'astronomia, dell'astrologia, della filosofia e delle scienze più in generale. Attraverso il discepolo Silvano, trasmise alla gente i suoi insegnamenti ma, nonostante la vita solitaria, era solito dispensare consigli anche a chi si recava a fargli visita. 

A partire dal 1762 si diffuse il suo lunario, che veniva venduto nelle piazze nel mese di settembre e che fin dal primo anno riscosse un grande successo, diventando così una sorta di "Vangelo" soprattutto tra le famiglie condadine, grazie ai consigli riguardanti le attività agricole, le previsioni del meteo e l'analisi del ciclo lunare, i quali avevano come scopo quello di creare un rapporto di perfetta armonia tra uomo e natura.

Dal 1793 il lunario venne ampliato e divenne un almanacco, che viene venduto ancora oggi nelle edicole e che ancora riscuote successo nonostante il progressivo mutamento della società che, da agricola, è diventata industriale. 

Nel corso della storia l'almanacco è stato citato anche da grandi intellettuali, come Sciascia, Capuana, Pirandello e D'Annunzio, il quale lo definisce "quello dove s'aduna il fiore dei Tempi e la saggezza delle Nazioni". 

Oggi, a Spello, è presente la casa editrice che pubblica gli almanacchi e la Fondazione Barbanera, nella cui biblioteca sono conservati numerosi esempi di almanacchi di tutti i tipi, uno dei pochi elementi che accomunava l'Italia divisa di un tempo, e che continua a essere amato anche oggi, tanto che quello del 2017, dispensatore di tradizioni e consigli antichissimi, celebra i suoi 255 anni.



Siti da cui ho tratto le informazioni:





Immagini tratte da:



2 commenti:

  1. Di almanacchi ne ho sempre sentito parlare, ma 'vederli' non mi era ancora capitato! 😊 Dovrà essere molto bello anche a guardarlo dal vivo 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Gresi, sì, è molto bello, anche se lo stile editoriale è moderno, e poi è ricco di curiosità e aneddoti molto interessanti :-)

      Elimina