lunedì 13 giugno 2016

Bastardo numero uno

Ciao a tutti, oggi post dedicato alla recensione della mia ultima lettura, "Bastardo numero uno" di Janet Evanovich edito da Salani editore.

Trattasi del primo romanzo di una serie incentrata sul personaggio di Stephanie Plum, una trentenne separata con due genitori e una nonna fuori dal comune, perennemente al verde, la quale, dopo aver perso il lavoro come commessa in un negozio di biancheria intima, non trova di meglio che collaborare con suo cugino, che gestisce un'agenzia di credito per i carcerati che hanno la possibilità di uscire pagando una cauzione. Il ruolo di Stephanie è quello di catturare quei malfattori che, usciti di prigione grazie al prestito, poi non si presentano in tribunale. 

Per la donna, tremendamente svagata, pasticciona ma dotata di un incredibile senso dell'umorismo e buona dose di autoironia, sarà l'inizio di una serie di avventure che la porteranno anche a temere seriamente per la propria vita. Il caso più importante che le viene affidato in questo primo romanzo è quello di riuscire a catturare Morelli, un agente di polizia sospettato di aver ucciso un uomo. Morelli è una persona molto conosciuta nel quartiere della città americana in cui vive, a causa della sua fama di dongiovanni, al cui fascino aveva ceduto anche la nostra protagonista, quando aveva diciassette anni. 

Inutile sottolineare come il legame tra i due aggiungerà un tocco più piccante alla storia. Anche perchè più di una volta sarà lo stesso Morelli a salvare Stephanie dai brutti ceffi con i quali si troverà coinvolta per cercare di adempiere ai propri doveri, tanto che a un certo punto la nostra protagonista capirà che la sua antica fiamma in realtà non è colpevole, ma è stata solamente incastrata: chi tra un pugile violento, il suo manager arrivista, una spia della polizia misteriosamente scomparsa e un testimone dal naso schiacciato sta tramando contro di loro? Quale segreto si cela sotto tutta questa storia? Ma soprattutto: riuscirà la nostra Stephanie a ottenere il premio per aver catturato Morelli?

Il romanzo è molto scorrevole, ironico e divertente, anche se a volte ho notato un'eccessiva enfasi sulle disavventure della protagonista. La parte relativa al caso è molto leggera e priva della caratteristica suspance dei romanzi gialli: nonostante questo, però, ho trovato originale la struttura del caso e alla fine è presente anche un colpo di scena. Una lettura consigliata per chi ha voglia di rilassarsi e farsi una risata, senza per questo dover rinunciare a una discreta dose di mistero.

P.s. Grazie ad Avid Reader del blog omonimo che mi ha fatto conoscere quest'autrice, della quale leggerò altri romanzi incentrati su questa bizzarra protagonista!

6 commenti:

  1. dev'essere carino, già il titolo è tutto un programma!! :-D

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  2. Ciao Ariel!
    Avevo cominciato a leggere questo romanzo l'anno scorso ma lo abbandonai dopo una ventina di pagine perchè non ero in vena di così tanta ironia in quel momento.
    Lo riprenderò in mano sicuramente, perchè mi ricordo molto bene della fluidità di scrittura dell'autrice che mi aveva colpita parecchio.
    Grazie per avermelo ricordato. Concordo con te sull'enfatizzazione delle disavventure della protagonista!Esagerate già nelle prime pagine.

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    1. Eh sì, anche secondo me ogni tanto l'autrice ha esagerato un po'! Però la storia è carina!

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  3. Ciao Ariel! Sono felicissima di averti fatto conoscere questa serie *-* Io la adoro, è una delle mie serie gialle preferita, l'autrice riesce a mantenere questa ironia in tutti i suoi libri! Spero ti piaceranno anche i prossimi!

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    1. Grazie a te, da quando frequento la blogosfera sto conoscendo romanzi bellissimi dei quali non avevo mai sentito parlare :-)

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