Cari lettori, oggi vi voglio consigliare un libro molto particolare, scritto da Giovanni Guareschi (l'autore di Don Camillo e Peppone, per intederci): in esso egli racconta la sua esperienza di prigionia in un campo di lavoro tedesco, durante la seconda guerra mondiale. Di libri di questo genere ce ne sono parecchi, ma questo lo ritengo molto originale, perchè il tutto viene raccontato attraverso la chiave dell'ironia e dell'umorismo, ottenendo un effetto unico nel suo genere. Ve lo consiglio proprio!
Guareschi era, nel settembre 1943, ad Alessandria, con una giovane
ulcera gastrica e una vecchia bicicletta e combatteva in divisa da
tenente. Il giorno 8 era comandato in servizio di ordine pubblico, ma
nonostante tutto il suo impegno, non riuscì a evitare lo scoppio
dell'armistizio. Il giorno dopo fu catturato dai tedeschi e portato
prigioniero in Germania, dove rimase fino al settembre 1945. Questo è il
diario di quella prigionia, che l'autore andava componendo di giorno in
giorno e, spesso, leggeva ai compagni. Il Diario clandestino è il
rovescio dei più consueti racconti di guerra e di prigionia: non
sofferenze ma risate, non tragedia ma allegria.
Ciao Ariel, interessante davvero! Lo segno in wishlist!
RispondiEliminaE' un romanzo molto particolare, fammi sapere poi cosa ne pensi :-)
Eliminaciao ariel
RispondiEliminaguareschi è un mito...hai fatto bene a recensire un libro così poichè usare la chiave ironica su u ntema cosi triste è un idea positiva....un po come ha fatto benigni col film la vita è bella.... non sapevo di questo libro...brava ariel:)
buona serata
Esatto, proprio come Benigni, con un finale meno tragico, però!
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