giovedì 2 febbraio 2023

Il quaderno dell'amore perduto

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Il quaderno dell'amore perduto", scritto da Valérie Perrin ed edito da Nord.

Protagonista della storia è Justine, una ragazza di ventun'anni che ha perso precocemente i genitori e gli zii in un incidente stradale e che per questo ha sempre vissuto a casa dei nonni, assieme al cugino, che considera un fratello.

La giovane non ha mai ricevuto affetto dai nonni e per questo preferisce dedicare la sua vita al lavoro, che la impegna nella casa di riposo "Le Ortensie", e al divertimento in discoteca nel fine settimana, dove si lascia andare in fugaci relazioni.

Justine è molto attratta dai ricordi degli anziani pazienti e, soprattutto, si farà coinvolgere dalla storia di Hélène, una donna che sembra vivere in un mondo tutto suo. La ragazza, colpita dal racconto della donna, deciderà di trascrivere la sua storia in un quaderno azzurro, con lo scopo di donarlo al nipote di Hélène, Roman.

Il lettore, quindi, attraverso le trascrizioni di Justine, potrà conoscere a poco a poco il forte sentimento sbocciato gradualmente tra Hélène e Lucien, un amore forse non impetuoso, ma capace di superare gli ostacoli dettati dalla seconda guerra mondiale e da un terribile conseguenza che si abbatterà su Lucien, sconvolgendo ma non scalfendo però il suo amore per Hèlène. 

D'altra parte, Justine si troverà a dover scoprire la verità su alcuni misteri che aleggiano nella sua quotidianità: chi è quella misteriosa persona, soprannominata "il Corvo", che si diverte a telefonare ai parenti degli anziani dimenticati dicendo loro, erroneamente, che sono morti, con lo scopo di far trovare loro il tempo di far loro una visita?

E quale segreto si cela dietro alla morte dei genitori e degli zii, il cui sospetto viene insinuato a Justine da un poliziotto un po' strafottente?

Come quindi potete comprendere, la storia mette in luce diversi interrogativi, che incuriosiscono il lettore spingendolo così a proseguire avidamente la lettura. Gli spunti sono davvero molti, ma ciò che ritengo stia alla base di ognuno di essi, è la forza dei sentimenti, nella sua accezione sia positiva sia negativa.

Mi è piaciuto tantissimo il modo attraverso il quale l'autrice ha fatto conoscere Hélène e Lucien (quest'ultimo insegnerà alla prima, affetta da una forma di dislessia all'epoca non riconosciuta, a leggere attraverso il braille, che conosce in quanto discendente da una parentela di consanguinei affetti da cecità) e ciò mi ha fatto ricordare il motivo per cui avevo apprezzato lo scorso anno il romanzo "Cambiare l'acqua ai fiori", della stessa autrice, ovvero la capacità di costruire personaggi particolari che si trovano a vivere situazioni non convenzionali. Situazioni purtroppo tragiche e segnate da diverse difficoltà, ma che riescono a coinvolgere e a far più volte riflettere il lettore sulla natura dei sentimenti umani.

Il mio parere rimane il medesimo per quanto riguarda la storia familiare di Justine che, però, è di fatto speculare a quella di Hélène, in quanto i sentimenti che sveleranno il mistero legato alla morte dei genitori sono mostrati nella loro accezione più negativa. Mi ha un po' colpita il modo con cui la protagonista reagisce di fronte alla verità, data la giovane età ma poi, pensandoci meglio, ho compreso che, dato il contesto familiare che l'ha portata a crescere in fretta, un atteggiamento di quel tipo potrebbe essere comunque credibile. Diversa invece è la vicenda legata al misterioso "Corvo", che ho trovato davvero molto dolce e delicata, dall'inizio e fino allo svelamento della sua identità.

Lo stile dell'autrice, come nell'altro romanzo, è molto fluido e poetico, capace di indagare con delicatezza e senza giudizi morali nelle menti dei vari personaggi, portando in luce tutta la loro complessità. 

Un romanzo, quindi, che ho apprezzato davvero tanto, sia per i personaggi sia per l'intreccio, ma anche per lo stile e i temi trattati e che per questo consiglio a chi abbia voglia di una lettura intensa, capace di affrontare tematiche importanti, ma sempre con delicatezza e con uno stile poetico che, sono sicura, riuscirà a coinvolgervi nel mondo creato dall'autrice.


DELLA STESSA AUTRICE:

Cambiare l'acqua ai fiori 

4 commenti:

  1. Ho letto "Cambiare l'acqua ai fiori" e vorrei provare anche con questa storia... vediamo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Monica, se ti è piaciuto il primo romanzo penso proprio che anche questa lettura potrebbe essere di tuo gusto :-)

      Elimina
  2. Ho sentito nominare molto bene cambiare l aqua ai fiori..questo nn lo conoscevo...grazie della recensione ariel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te, Daniela: penso che questo romanzo potrebbe rivelarsi anche per te una piacevole lettura :-)

      Elimina