lunedì 20 settembre 2021

Le balene mangiano da sole

Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione del romanzo di Rosario Pellecchia, "Le balene mangiano da sole", edito da Feltrinelli.

Protagonista della storia è Gennaro, detto Genny, uno studente universitario napoletano trapiantato a Milano per motivi di studio. Il ragazzo divide un appartamento con Kalidou, un immigrato africano che, per mantenere lui e la famiglia rimasta in patria, lavora come rider. 

Gennaro, di carattere molto espansivo e curioso, rimarrà ben presto affascinato dalla sua professione e per questo deciderà di imitarlo, diventando anch'egli una di quelle persone che, in bicicletta e con le cuffiette alle orecchie, vagano per la città consegnando cibo a domicilio, con la convinzione che questa esperienza si rivelerà un'opportunità per approfondire la sua conoscenza del genere umano, oltre che per lasciarsi alle spalle alcuni tristi pensieri che spesso non gli danno pace.

Tra una consegna e l'altra, una sera la vita del nostro protagonista s'incrocerà con quella di Luca, un ragazzino di dodici anni, che deciderà di invitare Genny a condividere la sua cena a base di pollo fritto, guardando assieme una partita del Napoli, squadra dei quali entrambi sono tifosissimi.

Genny rimarrà molto colpito da quel ragazzino, nel quale rivede tratti del suo stesso carattere, oltre che un velo di tristezza che li accumuna. Perchè sia Genny sia Luca, dietro al loro carattere solare, nascondono i traumi di un passato che, per vivere al meglio il loro futuro, devono trovare il coraggio di affrontare e superare.

A causa di alcune coincidenze, volute e non, i due si rincontraranno anche nei giorni successivi e, nonostante la diffidenza iniziale della mamma di Luca, i due stringeranno una forte amicizia che culminerà con un viaggio a Napoli per tifare dal vivo la loro squadra del cuore nella semifinale di Champions League. Un'esperienza che si rivelerà decisiva per entrambi, su diversi fronti...

Ho scoperto l'esistenza di questo romanzo "girovagando" per la blogosfera e subito ha attirato la mia attenzione perchè amo molto le storie che mescolano ironia e riflessione, e in questa storia ho proprio trovato quello che stavo cercando. La prima parte, che descrive il lavoro di Genny e Kalidou, è prettamente umoristica; la seconda, incentrata maggiormente sul rapporto tra il nostro protagonista e Luca, più riflessiva. Entrambe, però, si sono rivelate appassionanti e coinvolgenti. 

Filo conduttore di tutto il romanzo è l'amicizia, un sentimento che può nascere anche tra persone che potrebbero, di primo acchito, non avere nulla in comune, come quella tra un giovane universitario e un ragazzino (Genny e Luca); uno studente e un immigrato (Genny e Kalidou) e quella tra tutti i rider, non solo della stessa zona, ma anche dell'Italia stessa, come testimonierà l'aiuto che quelli napoletani offriranno a Genny quando questi si ritroverà coinvolto in una disavventura con Luca durante il loro breve soggiorno nella città partenopea.

Una storia, quindi, che consiglio a tutti coloro che cercano un romanzo che affronta con stile semplice e delicato tematiche importanti, come l'elaborazione del lutto e la genitorialità, senza trascurare quel pizzico d'ironia che non mancherà di farvi sorridere in più frangenti. 

Nota di merito anche per aver approfondito il tema, attualissimo, delle condizioni dei rider, mettendone in risalto luce e ombre. Personalmente, avvalendomi molto spesso di questo servizio, non posso negare di essere stata incuriosita dal leggere un libro che parlasse di questa professione che, purtroppo, ancora oggi non gode di tutte le tutele che questa richiederebbe. Spero che anche la diffusione di questa storia possa contribuire a far riflettere sulla condizione di questi lavoratori.

Per quanto riguarda, invece, il titolo... vi rimando alla lettura del romanzo!

8 commenti:

  1. Che storia particolare, me la segno mi hai incuriosita molto

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    1. Ciao Susy, penso proprio che questa storia potrebbe piacerti e poi, da napoletana, potresti apprezzarla ancor più di me ;-)

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  2. Accidenti, se mi hai incuriosita! Non mi sarei soffermata su titolo o copertina e non lo avrei mai scoperto se non avessi letto le tue parole! Sembra bellissimo, me lo segno! Grazie!

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    1. A me è piaciuto molto, Monica, anche perchè la trama è davvero originale e le tematiche affrontate sono molto attuali :-)

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    1. E' proprio una bella storia, Ink, te la consiglio molto :-)

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  4. ciao ariel, mi unisco ai commenti precedenti, la tua recensione stuzzica la curiosità verso questo libro, di cui finora non avevo sentito parlare!
    che bello fare queste "scoperte"!

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    1. Ciao Angela, in effetti questo romanzo non è molto pubblicizzato, ed è un peccato perchè è davvero molto bello! Sono contenta di avertelo fatto conoscere :-)

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