martedì 24 gennaio 2017

Il bambino con il pigiama a righe

Cari lettori, dato che questa settimana ricorre la giornata della memoria, ho deciso di scrivere alcuni post a tema, legati a questa ricorrenza la quale, anche se riguardante una delle tragedie più orribili della nostra Storia recente, non deve mai essere dimenticata. Per questo oggi ho deciso di segnalarvi questo romanzo, una lettura apparentemente per bambini, ma che consiglio a tutti gli adulti, per comprendere come, ancora una volta, l'innocenza dell'infanzia sia migliore rispetto alla cattiveria dell'età adulta:


TRAMA (da amazon)

Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.

18 commenti:

  1. Questo libro - indiscitubilmente bellissimo - è un pungo diretto al cuore. Straziante.

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    1. Ciao Daniela, concordo con te, ma penso che, nonostante questo, sia una lettura da fare...

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  2. Ciao Ariel, quanto ho pianto per questo libro..Uno dei più belli che abbia letto, ma molto doloroso. Mi ha lasciata spiazzata.

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  3. Le storie di guerra viste attraverso gli occhi dei bambini mi spezzano sempre il cuore. Lessi questo libro durante le dodici ore di aereo per andare in Giappone e fu devastante...

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    1. Ciao Mami, capisco le tue sensazioni, è una storia di forte impatto!

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  4. Ciao Ariel!
    Non ho letto il libro ma ho visto il film. Bello, intenso e devastante. Ho pianto tante di quelle lacrime che avrei potuto riempire un'intera bottiglia! :)

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    1. Ciao Jasmine, ti capisco, perchè ho visto il film anch'io!

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  5. Ho visto il film, che mi ha commosso tanto, immagino che il libro sia forse ancora più "forte"...
    SOno letture che nn devono mancare.

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    1. Ciao Angela, sono entrambi molto forti ma, come hai scritto anche tu, sono delle letture da affrontare...

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  6. Non potevi fare esempio più lampante per ricordare Ariel. Questo libro non l'ho letto, ma l'ha fatto mia sorella e mi ha detto che è stupendo, commovente e gli argomenti trattati sono forti ma veri. Devo trovare il momento giusto per leggerlo anch'io

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    1. Te lo consiglio Susy: è una lettura di forte impatto, triste e commovente, ma per me vale la pena di essere letta!

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  7. Ho sempre pensato di volerlo leggere. E di doverlo leggere, ma poi non l'ho fatto. Questo tuo post me lo ha ricordato e penso proprio che lo comprerò. Grazie.

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    1. Grazie a te Monica, mi piacerebbe poi conoscere la tua opinione!

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  8. Bellissimo, intanto ti lascio la mia rubrica con i titoli più belli <3

    passa se ti va <3 http://angelsbook-reader.blogspot.it/2017/01/5-cose-che-5-libri-per-non-dimenticare.html

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    1. Ciao Angela, concordo con te, è veramente bello!
      Passo a dare un'occhiata ai tuoi titoli :-)

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  9. Libro forte, struggente mi ha fatto piangere come una fontana! Ma è bellissimo. 📖

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