venerdì 10 giugno 2016

Non tutti sanno che... (curiosità su Dante)

Ciao a tutti, dopo una settimana di pausa per il ponte del 2 giugno torna la mia rubrica di "Letteratura & Cultura". Dopo la serie dei tre post dedicati alle donne scrittrici (Sulpicia, Veronica Franco e Diodata Saluzzo), con oggi vorrei dare il via a un gruppo di tre articoli incentrati sulle curiosità relative alle "tre corone fiorentine": Dante, Petrarca e Boccaccio. Oggi si inizierà con l'Alighieri: non tutti sanno che...

  • Il suo vero nome era Durante;
  • Non si conosce il giorno della sua nascita, si sa solo che era del segno dei gemelli: si presuppone quindi che sia nato tra la fine di maggio e le prime due decadi di giugno;
  • Fu molto amico del poeta Guido Cavalcanti. La loro amicizia nacque quando Cavalcanti cercò di interpretare un sogno compiuto da Dante e riportato in un celebre sonetto della "Vita Nuova": la sua risposta fu ritenuta dall'autore della "Commedia" come la più esauriente e da lì nacque il loro rapporto di amicizia;
  • Lo stesso Dante, quando entrò in politica e venne eletto priore, dovette però subordinare la sua amicizia con Cavalcanti alla ragion di stato, mandando in esilio l'amico;
  • Per poter entrare in politica Dante fu obbligato a intraprendere una professione e divenne perciò un erborista (celebre i suoi abiti rossi, che erano delle specie di divise della sua professione);
  • Un altro celebre amico di Dante fu Forese Donati, con il quale iniziò uno scambio di poesie noto come "tenzone", nel quale i due amici, per gioco, si prendono in giro e si insultano a vicenda;
  • Nella sua opera linguistica "De vulgari eloquentia", scritta con lo scopo di scegliere tra i vari volgari d'Italia quello che aveva le caratteristiche per diventare lingua nazionale, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non indicò il fiorentino, ma il bolognese;
  • Nonostante la sua prolifica attività di scrittore, non possediamo alcun scritto autografo;
  • Fu autore anche di un trattato di cosmologia in latino, la "Quaestio de aqua et terra";
  • Scelse di intitolare la sua opera più famosa con il termine "Commedia" per identificare un percorso che inizia sotto i più cattivi auspici ma che termina con il lieto fine. Il termine "divina" lo introdusse in seguito Boccaccio, suo grande ammiratore, ma fu messo a stampa per la prima volta nell'edizione del 1555 dall'intellettuale Ludovico Dolci;
  • Sposò Gemma Donati ed ebbe tre figli: Pietro, Jacopo e una figlia che divenne suora con il nome di Suor Beatrice;
  • Morì e fu sepolto a Ravenna. I due figli si adoperarono molto per pubblicizzare l'opera più importante del padre e scrissero anche dei commenti di spiegazione alla "Commedia";
  • In molti cercarono di imitare l'opera di Dante, ma nessuno ottenne il suo stesso successo: nel Cinquecento l'intellettuale Pietro Bembo dichiarerà il suo stile inimitabile, anche se con una sfumatura negativa;
  • Oggi, a Firenze, è possibile visitare la casa di Dante, anche se non è quella reale, ma è stata ricostruita. Al suo interno è presente l'autografo di Brunetto Latini, il suo maestro;
  • Di fronte all'abitazione è presente la chiesa in cui Dante vedeva Beatrice: un piccolo edificio dove oggi gli innamorati usano lasciare dei biglietti d'amore. 
P.s. Se conoscete altre curiosità su Dante scrivetele nei commenti ;-)

10 commenti:

  1. Oh il caro dante!
    sempre interessante leggere qualche "chicca
    " su questi autori,visto che a volte il fatto di studiarli a scuola rischia di non farli apprezzare come meritano
    Ciao ariel ;)

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    1. Ciao Angela, è vero: poi, chissà perchè, sono sempre gli aspetti più curiosi a essere ricordati!

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  2. Mi hai fatta ricatapultare al periodo liceale. La figura di Dante mi ha sempre affascinata, mi piacerebbe visitare i luoghi d'ispirazione delle sue opere.
    È un peccato che proprio del padre della lingua italiana non ci siano scritti originali, invece trovo curioso che lui sia l'antesignano del "dissing". È proprio per questo che mi piace, perchè è una figura con molte sfaccettature e non un palloso autore da dover studiare obbligatoriamente a scuola (come gli obsoleti metodi didattici portano a far pensare ai ragazzi).
    Inutile dirti che ho trovato molto interessante questa rubrica! :D

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    1. Ciao Sophia, anche a me affascina molto la sua figura e lo trovo il miglior scrittore di sempre: in realtà quella del "dissing" era un genere poetico molto in voga all'epoca, anche tra altri poeti, al pari della poesia d'amore che si studia a scuola ;-)

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  3. La casa di Dante è un bel museo, l'ho visto un paio di anni fa ed è stato una scoperta positiva.
    Mi piace questa serie di post che gira intorno a tre nomi che hanno a che fare, in un modo o in un altro, con la mia città. Se il prossimo è Petrarca, sappi che è nato proprio qui, davanti a un pozzo che Boccaccio ha usato come ambientazione per una delle sue novelle. Quando a Dante... ha combattuto nell’esercito fiorentino in una battaglia in cui, ahimè, Arezzo è stata sconfitta. E qui viene fuori il mio campanilismo toscano. :D

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    1. Vero, Monica, ricordo di averlo visitato la prima volta che mi ero recata a Firenze alcuni anni fa! Eh sì, Petrarca era aretino, però non conoscevo la storia del pozzo! Anche se sono lombarda di padre e veneta di madre adoro la Toscana in generale, ma comprendo il campanilismo ;-)

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  4. I tuoi post sono sempre interessanti ed educativi! Ci sono molte cose che ignoravo sul caro vecchio Dante, una figura che ho imparato ad apprezzare solo dopo le superiori!

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    1. Grazie Alisya, essendo una fan di Dante mi fa solo che piacere il tuo apprezzamento!

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  5. Ma veramente Dante era un erborista?Non la sapevo proprio questa. Ma a giudicare dal post ne sapevo proprio poco sulla vita privata dell'autore che ci invidia tutto il mondo! Davvero interessante. Aspetto con ansia i post su Boccaccio e Petrarca:) Ciao Ariel!!

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    1. Grazie Nik! Sì, Dante era un erborista e, se non ricordo male, nella sua casa-museo dovrebbero essere presenti alcuni suoi "attrezzi del mestiere"

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