Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Lucinda Riley "La luce alla finestra", edito da Giunti.
Per lei, che ha sempre amato una vita semplice e modesta, praticando con passione la sua professione di veterinaria, non sarà affatto semplice riuscire ad affrontare questo tipo di problemi ma, grazie anche all'avvocato di famiglia, deciderà di prendere in mano la situazione partendo dalla decisione di ristrutturare il castello di famiglia che sorge a Gassin, in Provenza.
Provvidenzialmente, proprio in quei giorni Emilie conoscerà l'inglese Sebastian, un ragazzo dolce e premuroso che le racconterà il legame che unisce le loro famiglie: la nonna del ragazzo, Constance, infatti, durante gli anni della seconda guerra mondiale, aveva abitato nel castello di Gassin ed era stata in grande confidenza con suo padre.
Colpita da quanto appreso e rassicurata dalle sue premure, la giovane inizierà a provare un sentimento sempre più speciale per Sebastian, che verrà ricambiato. Ma non tutto è come sembra e, quando Emilie conoscerà il fratello di Sebastian, Alex, la nostra protagonista apprenderà a poco a poco delle inquietanti verità...
Parallelamente, il lettore potrà conoscere anche la storia di Constance (nonna di Sebastian e Alex) e comprendere il motivo per cui la sua vita si è intrecciata con quella del padre di Emilie.
La donna, infatti, è una spia e collabora con i francesi contro i tedeschi. Per una strana fatalità, però, una volta giunta in Francia, si troverà a dover interpretare la parte di una nobile donna, parente del padre di Emilie, anche lui esponente della Resistenza francese e a capo di un gruppo di sovversivi antitedeschi, che cela la propria attività frequentando gli esponenti di maggior spicco della società tedesca, come i due fratelli Frank e Fredrik.
Il primo si invaghirà proprio di Costance, mentre il secondo della sensibile Sophia, sorella del padre di Emilie, cieca dalla nascita. E questi legami non faranno che complicare una situazione già di per se complessa e pericolosa...
Ho letto diversi romanzi della Riley e, in attesa dell'ultimo capitolo della saga de "Le sette sorelle", sto recuperando i libri autoconclusivi che non ho letto.
La struttura di questo libro è abbastanza simile ai precedenti, dato che è presente l'intreccio tra una storia raccontata al presente e una al passato entramb legate da un unico filo conduttore e da parallelismi (come quello tra i fratelli Sebastian/Alex e Frank/Fredrik) ma, in ogni romanzo di quest'autrice, sono presenti elementi di novità che permettono a chi legge di immergersi nel suo mondo e di apprendere anche qualcosa in più a livello culturale. In particolare, in questo caso, potremo comprendere i meccanismi che stavano alla base dello spionaggio anglo/francese, rivivendo il periodo della seconda guerra mondiale da una prospettiva inusuale.
Unici difetti che ho rinvenuto nella lettura sono stati alcuni passi un po' lenti e sdolcinati, soprattutto nella prima metà del romanzo, nella seconda invece la trama acquista maggior dinamicità e, una pagina dopo l'altra, ci conduce allo svelamento di tutti i misteri che permeano questa storia, sia per quanto riguarda la narrazione presente, sia per quella passata.
Un romanzo, quindi, che non può essere trascurato dagli appassionati dei romanzi della Riley, ma anche da chi abbia voglia di leggere una storia che mescola in modo curato amore, misteri, guerra, Storia e legami familiari.
DELLA STESSA AUTRICE:
Il segreto della bambina sulla scogliera
Questo ancora non lo leggo, ma è ovviamente in lista!!
RispondiEliminaSo che anche tu sei una fan di Lucinda, Angela ;-)
EliminaNon ho ancora letto nulla di questa autrice, quest'anno ho intenzione di iniziare la saga delle sette sorelle complice il regalo di una mia amica. Come sempre una recensione molto dettagliata ❤️❤️
RispondiEliminaGrazie, Enrica! La saga delle sette sorelle ha saputo sorprendermi in positivo e sono molto curiosa di leggere il capitolo conclusivo della serie... ti auguro di appassionarti anche tu alle vicende delle ragazze e delle loro antenate :-)
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