Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "L'isola delle camelie", scritto da Tabea Bach ed edito da Giunti.
Un giorno, di ritorno dall'ennesima trasferta di lavoro, scoprirà per puro caso dal marito di aver ereditato un'abitazione su un'isola bretone da parte di sua zia Lucie, della quale conserva ricordi frammentati di quando, da piccola, trascorreva assieme a lei le vacanze al mare. Per un motivo sconosciuto i rapporti si sono poi diradati per perdersi del tutto anche per gli impegni di Sylvia.
Senza pensarci troppo, credendo di trovarsi di fronte a un rudere e a un'isola abbandonata, la nostra protagonista incaricherà il marito di occuparsi della vendita, ma sarà quando si troverà inaspettatamente ad avere un mese libero che, spinta dalla curiosità, deciderà di recarsi sul posto.
Lì si troverà di fronte a uno spettacolo magnifico, tra i colori del mare, del cielo, delle rocce ma, soprattutto, per l'infinita distesa di camelie che vengono coltivate con amore e attenzione da Mael, un giovane floricoltore. Nella villa farà invece la conoscenza di Solenn, una donna bretone dai modi un po' bruschi che le racconterà la verità su sua zia senza nascondere la preoccupazione, sua e di tutte le persone che gravitano attorno all'isola, per l'imminente vendita.
Sylvia non farà alcuna fatica ad ambientarsi in quel posto meraviglioso e deciderà di annullare la vendita. Peccato che il marito sia di tutt'altro avviso e abbia già avviato le pratiche, nello stesso momento in cui la donna inzierà a provare un sentimento dirompente per il giovane esperto di camelie...
Era da un po' che desideravo leggere questa trilogia, alla quale ho deciso di dedicare tutto il mese di agosto, un periodo perfetto per immergersi in questa ambientazione così suggestiva. E' proprio il contesto, infatti, a essere il punto forte di questo libro. L'autrice è stata bravissima a trasmettere al lettore la bellezza di quest'isola bretone, con i suoi colori e profumi, il mare calmo prima e impetuoso poi, le maree che in certi momenti separano del tutto l'isola dalla terraferma.
Ho apprezzato molto l'evoluzione del personaggio di Sylvia, una ragazza che a trentacinque anni comprende il vero significato della ricchezza e rivoluziona tutta la sua vita alla ricerca della vera felicità, a lungo erroneamente negata.
Interessante anche tutta la vicenda legata alla vendita della villa e dell'isola. Sylvia tenterà in tutti i modi di bloccarla, ma per scoprire se riuscirà in questa impresa, vi rimando alla lettura del romanzo.
Per quanto riguarda invece il suo rapporto con Mael, devo ammettere che non ho gradito pienamente questo "instant love", ma tenendo conto che non ci troviamo di fronte a un romance e che la storia prosegue per altri due libri, non mi sono soffermata troppo sulla questione.
La lettura di questo romanzo mi ha comunque soddisfatta e sono già curiosa di proseguire con il seguito, per scoprire come evolverà la vita di Sylvia e di tutti coloro che fanno parte della sua quotidianità.
Un romanzo consigliato a tutti coloro che abbiano voglia di una lettura leggera e dallo stile scorrevole, capace di far viaggiare in una meta da sogno.
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