lunedì 18 luglio 2022

Cinquecento catenelle d'oro

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Cinquecento catenelle d'oro", scritto da Salvatore Basile ed edito da Garzanti.

La vicenda si svolge negli ultimi anni del 1800, in un paesino del Sud Italia, Calandra, e ha come protagonista Maria Pepe, una ragazzina che abita con i genitori in una delle terre della Baronessa Matilde, della quale sono mezzadri.

La Baronessa è molto affezionata a Maria, tanto da decidere di insegnarle un'abilità che a quel tempo e in quel preciso contesto veniva vista come qualcosa di oscuro e pericoloso: leggere. Ben presto Maria si lascerà coinvolgere dalle fantastiche storie narrate nei libri della biblioteca della Baronessa ma, quando questa morirà, per Maria e la sua famiglia inizieranno tempi davvero molto duri.

Le terre passeranno infatti in eredità al fratello, di temperamento opposto a quello della sorella, il quale, quando scoprirà che Matilde aveva designato Maria come erede delle terre che la sua famiglia coltivava come mezzadri da generazioni, tenterà in tutti i modi possibili di riottenerle. Invano, però, perchè nonostante la madre cercherà di convincere Maria a seguire le indicazioni del Barone, il padre inciterà la figlia, con la quale ha un rapporto molto stretto, a non lasciarsi convincere.

Quando però, all'improvviso, la situazione precipiterà, il padre sarà costretto a lasciare la sua famiglia, per cercare fortuna assieme ai tanti emigranti che a quei tempi dall'Italia raggiungevano l'America, promettendo di ritornare il prima possibile. La moglie non crederà alle sue parole, ma Maria non abbandonerà mai la consapevolezza di poter prima o poi riabbracciare suo padre il quale, nelle poche lettere, le racconterà di un mondo nuovo e diverso dal loro, alludendo anche a delle "fotografie che si muovono".

Nonostante la madre e i conoscenti esorteranno Maria a non credere alle parole del padre, la giovane sarà sicura che l'uomo non le menta e, a tutti i costi, cercherà di capire che cosa sono quelle "fotografie che si muovono", anche a costo di passare per pazza e di mettere a repentaglio il suo lavoro nella locanda del paese. Con l'aiuto di un giovane fotografo, giunto in paese per un matrimonio, Maria otterrà l'aiuto sperato, anche se una cocente delusione metterà a repentaglio il suo rapporto con quel ragazzo.

Con il suo stile peculiare, che unisce narrazione a poesia, Salvatore Basile si riconferma uno dei miei scrittori preferiti e offre ai suoi lettori un'altra storia delicata, coinvolgente ed emozionante, che trascina il lettore nelle calde campagne estive di fine Ottocento, in una comunità rurale che vive isolata dal mondo e dal crescente progresso, e che tende a considerare estranea, e quindi paurosa, ogni forma di progresso e modernità.

Maria e il padre sono due personalità simili, diversi dagli altri abitanti, e ciò lo si noterà dal senso di straniamento verso il resto della comunità. A tal senso, nonostante il finale a mio parere dolceamaro, ho compreso la ragione delle loro scelte e i motivi che li porteranno a compiere determinate azioni. 

Come già accennato, lo stile dell'autore è molto poetico ma, nello stesso tempo, particolarmente evocativo, tanto che, avendo anche letto la maggior parte del romanzo al sole in giardino, non mi è risultato difficile immaginare di essere lì con Maria, prima nel caldo dei campi e poi a cercare refrigerio nel ruscello di proprietà della ragazza, che il Barone brama con tutte le sue forze.

Un romanzo che mi ha appassionato fin dalle primissime pagine e che, una volta concluso, mi ha fatto provare nostalgia per quella storia che, suppur breve, è stata in grado di suscitarmi interesse e diverse riflessioni sull'importanza della cultura e della conoscenza. Un piccolo gioiellino che, a tratti, mi ha ricordato il "Mito della caverna" di Platone, e che non posso fare altro che consigliarvi vivamente.


DELLO STESSO AUTORE:

Lo strano viaggio di un oggetto smarrito

La leggenda del ragazzo che credeva nel mare

6 commenti:

  1. Mi hai convinto a prenderlo, va dritto in wishlist perché è uno di quei libri che solitamente non posso fare a meno di amare (ho un debole per i romanzi evocativi). Adesso vado a sbirciare anche gli altri libri dello stesso autore ❤️

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    1. Ciao Enrica, sono contenta di averti convinta, perchè è un romanzo che merita davvero tanto di essere letto e divulgato :-)

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  2. Ciao Ariel.
    Non l'avevo mai sentito nominare ma sembra davvero molto bello e interessante da leggere

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    1. Ciao Susy, in effetti non l'ho visto menzionato tra i blog che seguo, ma è una lettura davvero molto bella: da parte mia, la migliore del 2022, almeno per ora ;-)

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  3. sei la seconda persona di cui leggo un parere positivissimo e mi state convincendo. sono proprio curiosa, vedrò di leggerlo, anche perché in passato lessi LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO e ne ho un bel ricordo.
    Grazie per questa recensione Ariel!!

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    1. Grazie a te, Angela: penso proprio che anche tu apprezzerai molto questo romanzo! :-)

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