Cari lettori, oggi la mia rubrica culturale avrà come oggetto una breve storia di uno dei generi letterari più venduti e amati dal genere femminile: il romanzo rosa. Come già sapete, la struttura generale di questo filone letterario è il racconto di una storia d'amore contrastata tra un uomo e una donna, che tende a concludersi con lieto fine.
Questo tipo di letteratura è nata agli inizi del Novecento in Gran Bretagna, grazie alle opere di Constance Heaven e Georgette Heyer. Esse presero come modello Jane Austen e, nelle loro storie d'amore, le due scrittrici si divertirono a intrecciare scene avventurose, come duelli, rapimenti e congiure unite ad accenni che si rifanno alla commedia degli equivoci, come agnizioni e intrighi. Inoltre le ambientazioni ricalcano quelle del romanzo gotico, presentando storie ambientate in castelli, monasteri, rovine... Protagonisti sono soprattutto aristocratici dei primi dell'Ottocento, che si innamorano di donne ricche di virtù. La Heyer, in particolare, inserisce anche elementi tipici del mistery.
Famosa scrittrice rosa dei giorni nostri è invece Rosamunde Pilcher.
In Francia il genere si diffuse grazie alle storie di Jeanne-Marie Petitjean de la Rosière e Frédéric Petitjean de la Rosière, due fratelli nati alla fine dell'Ottocento che, sotto lo pseudonimo Delly, pubblicarono romanzi nei quali la protagonista femminile era sempre una pudica fanciulla in contrasto con un destino avverso. Famosa anche la saga di Angelica di Anne e Serge Golon.
Diversa la situazione in America per quanto riguarda la caratterizzazione della protagonista femminile, che in questo caso si fa portatrice dei valori di indipendenza ed emancipazione, l'ambientazione si fa contemporanea e cominciano ad apparire le prime scene di sesso. Inoltre negli anni cinquanta nasce sia la Harmony, una casa editrice specializzata solo nel genere rosa, sia la Harlequin che, a partire dagli anni Settanta, cercò di introdurre tematiche in linea con i tempi, come il divorzio, le famiglie allargate, la volontà della donna di affermarsi nel mondo del lavoro.
In Italia il genere nasce con la "Collana per le signorine" edita da Salani, che tradusse molti romanzi di Delly, pseudonimo dei due fratelli francesi nominati precedentemente. Celeberrima scrittrice di questi romanzi è Liala (Amalia Liana Negretti Odesclachi), il cui pseudonimo venne scelto da D'Annunzio "perchè ci sia sempre un'ala nel tuo nome". Liala pubblicò il suo primo romanzo rosa nel 1931, dal titolo Signorsì. La maggior parte dei suoi romanzi si svolgono in ambienti militari e i personaggi maschili sono quasi sempre uomini in divisa molto valorosi.
Tra le scrittrici contemporanee del genere si ricordano Maria Venturi e Sveva Casati Modignani.
Negli anni Novanta è poi nata una variante del rosa, il genere chick lit (letteralmente "letteratura da da pollastrella"), rivolto soprattutto a donne giovani, single e in carriera. Le protagoniste sono giovani tra i venti e i quarant'anni che abitano in grandi città e lavorano nel campo dell'editoria, della moda, della comunicazione. Lo stile è spesso ironico e non mancano scene un po' hot. Famosissime scrittrici di questo genere sono Helen Fielding, autrice della saga di Bridget Jones, e Sophie Kinsella.
Insomma, pur essendo una letteratura prettamente di consumo non si può negare l'evoluzione compiuta nel tempo di questo genere letterario, capace di rimodellarsi in base alle esigenze e ai problemi del suo pubblico e di offrire sempre più spunti di riflessione all'interno della narrazione, erroneamente ritenuta troppo frivola dai suoi detrattori.
Siti da cui ho tratto le informazioni:
http://www.sulromanzo.it/blog/il-romanzo-rosa-un-genere-sottovalutato
http://www.sulromanzo.it/blog/il-romanzo-rosa-un-genere-sottovalutato
Prima foto tratta da https://janeaustensworld.wordpress.com/tag/georgette-heyer-book-reviews/
Seconda foto tratta da aNobii
Terza foto tratta da Donna Fanpage
Bello questo post. Rimane difficile far elevare il genere, visto che tante persone sono convinte che sia robetta da due soldi, ma non è detto che non ce la faremo. Noi intanto continuiamo a scrivere, sia mai che riusciamo a convincere qualche zoccolo duro. ;)
RispondiEliminaGiusto ;-)
EliminaComplimenti x l'articolo
RispondiEliminaGrazie, mi fa piacere che ti sia piaciuto :-)
EliminaInteressantissimo è dire poco, complimenti Ariel sei grande! ❤️
RispondiEliminaGrazie Ely :-)
EliminaCi sono tante tipologie di romanzi, eppure quello romantico è sempre stato il mio preferito :)
RispondiEliminaIo adoro il chick lit ;-)
EliminaBellissimo post, bravissima Ariel!
RispondiEliminaIl rosa è il mio genere preferito e leggere come è nato mi è piaciuto tantissimo
Grazie Susy, anche a me piace molto il genere, soprattutto quello ironico e chick lit :-)
EliminaCiao Ariel! Complimenti per il post, mi è piaciuto ripercorrere la storia del romanzo rosa, uno dei miei generi preferiti di sempre! Le autrici romance "vecchio stile" rimangono sempre le mie preferite <3
RispondiEliminaGrazie, anche a me piace il rosa, anche se più nella versione moderna e ironica, buona giornata :-)
Elimina