Ciao a tutti e auguri a tutti i papà! Oggi, per ricordare questa giornata, vi voglio segnalare 5 romanzi diversi tra loro, ma con un unico filo conduttore: la parola "padre" o "papà" nel titolo; approfitto dell'occasione per augurarvi anche una buona e serena domenica!
TRAMA (da amazon)
Mai come nella Lettera al padre, scritta nel novembre del 1919, affidata
alla madre senza tuttavia giungere al destinatario, Kafka ci ha dato un
ritratto così lucido di sé. E molti dei motivi che vengono toccati in
questa confessione anche spietata - primo fra tutti quello di "un
immenso senso di colpa" - non possono che ricordare i suoi personaggi
più famosi. Quello che qui viene messo in scena è un vero e proprio
conflitto. Figura che incarna un'autorità assoluta, che "ha l'aspetto
enigmatico dei tiranni, la cui legge si fonda sulla loro persona, non
sul pensiero"; agli occhi di Kafka il padre appare come il tipico
rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico,
utilitaristico, ben lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di
forte impatto emotivo, Kafka svela la sua natura di "figlio disederato" e
proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto e in
cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza. Nel saggio
posto in appendice Georges Bataille indaga in modo provocatorio sui
momenti di questa contesa. L'esperienza di Kafka diventa anche occasione
per interrogarsi sul senso ultimo della letteratura. Forse nessun altro
scrittore ha saputo mostrare come quel senso sia tutt'uno con la vita
stessa.
TRAMA (da amazon)
Lasciati alle spalle Lathum, piccolo borgo del Veluwe ai margini della
torbiera, e un'infanzia segnata dalla rigida educazione religiosa
imposta dal padre, Hans Sievez può godere di una nuova vita. Ora è un
giardiniere orgoglioso del suo lavoro, ha finalmente Margje accanto a
sé, la moglie che desidera da sempre e che gli ha dato due figli, e il
suo magnifico vivaio, con serre ricche di felci, sequoie e un paradiso
di fiori. L'equilibro di questo paradiso è destinato a spezzarsi,
portato alla follia dal radicalismo che vale per qualsiasi credo e in
qualsiasi tempo.
Nato dall'esperienza personale dell'autore, questo libro ha suscitato un grande clamore, rivelandosi un vero e proprio evento letterario.
Nato dall'esperienza personale dell'autore, questo libro ha suscitato un grande clamore, rivelandosi un vero e proprio evento letterario.
TRAMA (da amazon)
Eugène Rastignac, giovane ambizioso giunto a
Parigi con l’obiettivo di entrare a far parte dell’alta società.
Vautrin, malvivente privo di scrupoli pronto a sfruttare a suo vantaggio
ogni debolezza altrui. E, soprattutto, Papà Goriot, pastaio in pensione
consumato dagli sforzi per poter compiacere le continue richieste delle
due figlie avide e capricciose. Sono loro i protagonisti di uno dei
romanzi più potenti di Balzac, in cui il grande narratore francese parte
dalle vicende che si intrecciano nella pensione Vauquer per
rappresentare il conflitto tra lo sterile snobismo delle classi agiate e
la feroce avanzata di una borghesia in costante tensione fra
l’aspirazione a condizioni migliori e il terrore di ricadere nella
povertà. Un’opera di spietato realismo, che ci porta nel cuore della
Parigi del primo Ottocento e dà voce al dramma di un’umanità schiacciata
dalla lotta per affermare se stessi.
TRAMA (da amazon)
Due uomini sono sepolti vicini nel cimitero di Montparnasse: uno è stato
un banchiere e il Presidente della comunità ebraica di Parigi, l’altro è
stato un artista. Il primo era severo, intransigente, affascinante;
l’altro era esuberante, dissipatore, bohémien. Sono, rispettivamente, il
padre del narratore e Roland Topor, pittore, scultore e scrittore. Due
uomini agli antipodi per scelte di vita, caratteri, ambizioni. Ora la
morte li fa giacere e li costringe a parlarsi, come mai sarebbe stato
possibile in vita. E’ questa l’originale finzione che consente a Elkann
di raccontare il proprio padre, i suoi rigori, i moralismi, il disprezzo
per tutto ciò che non è convenzione e intraprendenza di gran borghese.
Ma anche di allestire un sottile confronto con un uomo apparentemente
diversissimo, un artista. Topor è un personaggio che lo incuriosisce.
Per questo cerca chi l’ha conosciuto, parla con gli editori che l’hanno
pubblicato, con le donne che l’hanno amato, con Nicolas, il figlio che
sta calcando le orme paterne, anche lui pittore, ma più mite, forse
ancora alla ricerca di uno spazio che la gioiosa esuberanza del genitore
non abbia riempito. E mentre il narratore insegue ricordi, fantasmi e
realtà, i due uomini - distesi nelle loro tombe ma chiacchierando come
se fossero in un bistrot - si raccontano. E finiscono per confessarsi
differenze e idiosincrasie ma anche, insospettabilmente, alcune
affinità.
TRAMA (da amazon)
In questo particolare e incantevole libro illustrato, la storia
letteralmente si "svolge" davanti ai nostri occhi con le pagine che si
aprono in su, in giù e nella pagina centrale. Monica vuole la luna per
giocarci, così il suo papà si mette in viaggio per prendergliela. Non è
facile arrampicarsi fino alla luna. Ma alla fine ci riesce, solo per
scoprire che la luna è troppo grande da portare a casa! Il modo in cui
questo problema viene risolto è... una piacevole sorpresa.
Ciao Ariel!
RispondiEliminaChe bello questo post... veramente adatto alla giornata di oggi!
Mi ispira moltissimo l'ultimo libro che hai citato... forse perché mi ricorda molto il mio compagno che, se Sophia gli chiedesse la Luna, prenderebbe una scala e gliela andrebbe a prendere! 😂
Un abbraccio
Nuovo post sul mio blog!
Se ti va ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Grazie Benedetta, è molto fortunata Sophie, allora ;-)
EliminaCiao! Devo ammettere che non ho letto nemmeno uno di questi romanzi...ma grazie mille per i consigli!
RispondiEliminaGrazie a te, buona giornata :-)
EliminaAmmetto di non conoscere tutti i libri che hai citato ma è sempre un piacere venire nel tuo blog e vedere che rispetti in modo perfetto le tradizioni delle particolari giornate come quelle di ieri
RispondiEliminaGrazie Susy, buona giornata :-)
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