mercoledì 24 agosto 2016

Quando meno te lo aspetti

Ciao a tutti, oggi dedicherò questo post alla recensione di un'altra lettura "vacanziera", ovvero "Quando meno te lo aspetti" di Chiara Moscardelli, edito da Giunti.

Ho conosciuto questo romanzo grazie alla recensione di Alisya del blog "Un libro nel cassetto", che mi ha incuriosita a tal punto da voler leggere il romanzo. 

La protagonista della storia è Penelope Stregatti, una ragazza più che trentenne, pugliese trapiantata a Milano per lavoro, che svolge la professione di addetta stampa per un'azienda di pannolini e saltuariamente collabora come autrice di oroscopi sessuali per una rivista di teenager. La ragazza non si sente gratificata dal punto di vista professionale, anche perchè possiede titoli di studio di tutto rispetto e un'intelligenza spiccata, ma ormai da tempo sembra essersi rassegnata al suo destino.

Anche l'amore non promette bene, dato che è sempre alla ricerca del principe azzurro che tarda ad arrivare, o dell'altra metà della mela, per dirla come sua nonna, che fa la cartomante. Per fortuna la nostra protagonista può contare sui suoi amici, come Federico, Letizia e Bianca, che rendono più liete le sue giornate. 

La sua vita comincerà a essere più movimentata quando investirà con la sua bicicletta un tal Alberto Ristori, che catturerà sin da subito la sua attenzione, ma con il quale perderà ogni contatto dopo averlo lasciato in ospedale. Dopo pochi giorni nell'azienda di pannolini per cui lavora entrerà in azione un cosiddetto "tagliatore di teste", con il compito di risanare l'azienda da un probabile fallimento e Penelope si accorgerà che l'uomo che tutti temono altro non è che proprio Ristori! Peccato però che si faccia chiamare Alberto Galanti e che nega di averla mai conosciuta! Ma Penelope è sicurissima che si tratta di lui e cercherà di scoprire quale mistero si cela sotto questo cambio d'indentità, a qualcunque costo...

Una storia leggera, dallo stile ironico, molto scorrevole, che si legge velocemente e con quel pizzico di mistero che non guasta mai. La protagonista è una donna comune, che non faticherà a guadagnarsi la simpatia dei lettori. Unico neo, a mio parere, è l'eccessiva enfasi con cui è stata tratteggiata la sua goffaggine, che a tratti ho trovato troppo esagerata. E poi avrei gradito qualche traduzione delle espressioni baresi che ogni tanto sono state inserite nel testo, dato che non tutti sono in grado di comprenderle. A parte questo, però, mi sento di consigliarvi questa lettura, magari come piacevole e rilassante diversivo dopo romanzi più impegnativi.

P.s. Dato il terribile evento che ha colpito le regioni del centro Italia vorrei dedicare un pensiero e un abbraccio a tutte le lettrici che provengono da quelle zone e che hanno vissuto quei momenti drammatici

6 commenti:

  1. Come sempre la delicatezza dei tuoi sentimenti Ariel mi ha colpita, grande recensione e grande pensiero alla fine! <3

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  2. Concordo anch'io con Ely! Il romanzo non lo conoscevo, e questa è una buona occasione per metterlo in whishlist ;)

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    1. Grazie Gresi, in effetti è molto carino e scorrevole a parte qualche piccolezza ;-)

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  3. Sono contenta che questa lettura ti sia piaciuta! Sono d'accordo con la tua recensione, il libro è carino, peccato per qualche piccola sbavatura! :)

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