Buona domenica a tutti e buon S. Valentino! Oggi è la festa degli innamorati, ma lo sapete perchè questa ricorrenza è stata associata proprio a questo Santo?
Innanzitutto c'è da precisare che nel Medioevo la Chiesa decise di introdurre questa festa per sostituirla alla festa pagana dei Lupercali, considerata troppo peccaminosa.
S. Valentino di Terni, invece, divenne protettore degli innamorati perchè, secondo le leggende, fu il primo a celebrare le nozze tra un pagano e una donna cristiana.
In seguito, tentò di convertire l'imperatore Claudio II, inutilmente, tanto che il sovrano decise di mandarlo in prigione e condannarlo a morte. Secondo un'altra leggenda, durante il suo periodo di prigionia, si innamorò della figlia cieca di un guardiano e, con un miracolo, le fece riavere la vista. Infine, quando giunse il giorno dell'uccisione, il Santo le fece avere un messaggio d'amore che si concludeva con la frase "dal vostro Valentino".
Oggi il teschio di S. Valentino è custodito a Roma, nella basilica di Santa Maria in Cosmedin, vicino alla celebre "bocca della verità". Una visione un po' macabra (parlo per esperienza!), ma magari qualcuno di voi è interessato a vederlo.
Comunque, ritornando alla festa degli innamorati, ho deciso di chiudere questo post con una poesia sull'amore che a me piace moltissimo, nonostante la malinconia di fondo: "Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale" di Eugenio Montale, contenuta nel volume "Satura". Mi piace soprattutto perchè il poeta parla di un amore molto profondo che si è sviluppato nella semplice vita quotidiana. Se anche voi avete delle poesie d'amore che vi piacciono, segnalatele pure nei commenti:
Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
montale è il poeta per eccellenza...degli ermetici è senz altro il mio preferito...
RispondiEliminati auguro un buon lunedi ariel e grz x questo post cosi dolce
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/
Ciao Daniela, grazie per aver letto il mio post e buon lunedì anche a te!
EliminaChe bel post!
RispondiEliminaNon sapevo che la storia di San Valentino fosse questa..
essendo diventata una ricorrenza puramente commerciale non ci bado mai granchè.
Bellissima anche la poesia! ;)
Grazie per il complimento sul post :-)!Hai ragione, purtroppo in questi anni tutte le nostre feste e ricorrenze sono state relegate esclusivamente all'ambito commerciale, perdendo così la loro storia e il loro significato originario... peccato!
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