mercoledì 15 marzo 2023

Una canzone sulle labbra

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla recensione del romanzo "Una canzone sulle labbra", scritto da Michelle Marly ed edito da Giunti.

La storia, basata su fatti realmente accaduti, racconta l'amore travagliato tra il celebre musicista Irving Berlin ed Ellen Mackay. I due si conosco casualmente a una cena tra amici e, sin da subito, nasce tra loro una particolare alchimia, che si trasformerà in amore. 

Berlin è un uomo ebreo che è riuscito dal nulla a diventare un celebre compositore, firmando più di 1500 brani (tra cui la celeberrima "White Christmas") e arrivando addirittura a Broadway. Ellin è invece una ragazza cristiana di buona famiglia, che vive con il padre e il fratello, dopo che la madre è fuggita con il medico di famiglia.

E sarà proprio il padre a opporsi tenacemente all'unione tra Berlin e sua figlia, non solo a causa della diversità di fede, ma anche per il divario d'età e per il fatto che Berlin sia un artista, professione che ai suoi occhi rappresenta l'emblema dell'immoralità. 

Per questo, tenterà in tutti i modi di allontanare la figlia da quell'uomo, organizzandole un lungo viaggio che, spera, le permetterà non solo di stargli lontano fisicamente ma anche sentimentalmente. Ellin, però, è determinata a voler convincere il padre ad acconsentire alle nozze con l'amato Berlin e attende pazientemente il suo cambio d'opinione, fino a quando una serie di eventi romperà all'improvviso quella situazione di stallo...

Sono sempre incuriosita da libri che si basano su eventi reali, tanto che non appena ho visto citato questo romanzo su alcuni gruppi Facebook dedicati ai consigli librari, ho subito prenotato il libro in biblioteca. A lettura conclusa, però, se da una parte mi sento di lodare la storia in quanto capace di farmi conoscere la storia di due persone di cui ignoravo l'esistenza, dall'altra mi sento di non aver apprezzato totalmente la lettura di questa storia e questo a causa dello stile, che ho trovato troppo cronachistico e poco romanzesco, incapace a mio parere di indagare a fondo nell'animo dei protagonisti. Questo non mi ha permesso di essere coinvolta nella vicenda come avevo immaginato in un primo momento e nemmeno di empatizzare pienamente con i due protagonisti. 

Nonostante questo, però, ho letto il libro con curiosità e, seppur con qualche riserva, mi sento di consigliare la lettura di questo romanzo a chi abbia voglia di una storia dalle sfumature natalizie, capace di raccontare la forza di un amore realmente sbocciato che ha saputo resistere a numerose difficoltà. 

2 commenti:

  1. Come te anche io amo le storie (libri, film...) Ispirate a fatti reali. Capisco le ragioni delle tue riserve perché mi è capitata la stessa cosa, ad es , con Generazione perduta di Vera Brittain: interessante perché vero, però forse non del tutto coinvolgente dal punto di vista emotivo.
    Ciao Ariel 🙂

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