Buon pomeriggio, cari lettori: per la mia rubrica mensile ho deciso di leggere e oggi recensirvi un romanzo scritto da un autore del quale non avevo mai letto nulla, Leonardo Sciascia. E, come primo romanzo, ho scelto "Una storia semplice".
E' un libro molto breve, che si può leggere anche tutto d'un fiato, ma non fatevi ingannare dal titolo: la vicenda narrata è tutto tranne che "semplice". Tutto ruota attorno al delitto di un ex diplomatico, Giorgio Rocella, che la sera di S. Giuseppe, telefona alla polizia per segnalare un qualcosa di strano trovato nella propria abitazione, rimasta chiusa per tanti anni. Più avanti infatti si verrà a sapere che l'uomo era ritornato in quella casa disabitata solo per cercare alcune vecchie lettere scritte da Pirandello e Garibaldi. Il commissario però dissuade il brigadiere dall'andare a controllare e lo convince a rimandare la visita al giorno successivo, pensando che il tutto si tratti di uno scherzo. L'indomani, però, Giorgio Rocella viene trovato morto e la scena del delitto sembra presagire un suicidio.
Il brigadiere, nonostante questo, comincia ad indagare, coinvolgendo nelle sue indagini la moglie e il figlio della vittima; un suo amico professore (Franzò); il religioso Padre Cricco, che pare si occupasse di mantenere in ordine la tenuta. Il brigadiere, grazie al professore, scoprirà che la vittima poco prima di morire gli aveva riferito di aver trovato in casa un quadro, che era stato rubato alcuni anni prima. L'ipotesi del suicidio crollerà così del tutto.
Con questa nuova consapevolezza, il brigadiere legherà questa vicenda a un altro strano accadimento, capitato nei medesimi giorni: un uomo, proprietario di una Volvo, era entrato in una stazione perchè i passeggeri di un treno fermo gli avevano chiesto di andare a controllare se c'era stato un guasto ed egli aveva notato alcuni uomini avvolgere un oggetto in un tappeto, il quale poteva essere un quadro.
Grazie a questa nuova pista, a un intuito ben sviluppato e a una straordinaria prontezza di riflessi nel momento del pericolo, il brigadiere riuscirà a trovare il bandolo della matassa e a individuare l'assassino, un assassino che complicherà la situazione data la sua posizione sociale e il potere che ricopre all'interno del sistema del paese. Per non parlare della fine, quando il proprietario della Volvo riconoscerà tra i sospetti un'altra persona implicata nell'affare, ma preferirà starsene zitto per preservare la propria incolumità.
Sperando di non avervi raccontato troppo, mi piacerebbe invitarvi alla lettura di questo breve romanzo dallo stile scorrevolissimo che, oltre al mistero del delitto, racchiude molti spunti di riflessione, come il delicato confine tra bene e male; la moralità delle istituzioni; la corruzione del potere; l'indifferenza nel denunciare crimini. Tematiche, ahimè, ancora molto attuali.
P.S. una piccola curiosità: il quadro che viene menzionato nella storia è "La natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi" del Caravaggio, che venne realmente rubato nel 1969 e mai più recuperato. Vi lascio una foto di quest'opera tratta da Wikipedia:
Ho letto questo libro anche io da poco ed è stato anche per il primo di Sciascia. Interessante la notizia sul quadro!
RispondiEliminaCiao Beth, benvenuta nel mio blog :-) mi fa piacere sapere che la notizia sul quadro ti abbia interessato! Buon pomeriggio
Eliminaciao cara ariel
RispondiEliminasciascia mi fa venire in mente le medie...era lo scrittore preferito della mia prof...
ti auguro un buon pome
daniela
Ciao Daniela, allora ti ho fatto ricordare i tempi della scuola...
EliminaBuona serata :-)
questo nn l'ho letto, ma di sciascia lessi A CIASCUNO IL SUO, e mi piacque!
RispondiEliminaè un autore da leggere sicuramente ;)
Ciao Angela, in effetti era da un sacco di tempo che lo volevo leggere :-)
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