mercoledì 11 luglio 2018

E alla fine c'è la vita

Cari lettori, oggi vi voglio segnalare il romanzo dell'autore Davide Rossi, "E alla fine c'è la vita" edito da Apollo Edizioni, un romanzo ambientato a Pavia, nell'ambito universitario, che parla delle incognite e delle difficoltà della crescita di un giovane. 
Ecco qualche informazione in più:

Titolo: E alla fine c'è la vita
Autore: Davide Rossi
Collana: Uno, due, tre... ciack!
Genere: Sceneggiatura 
ISBN: 978-88-94921-10-6
Prezzo: 9 euro

Marika è ben vestita, elegante, pronta per andare alla festa. Si profuma mentre si guarda allo specchio in bagno. Controlla che il vestito sia a posto un'ultima volta ed esce dalla stanza. Va al computer e scrive su Facebook: “Stasera grande serata”. Va sulla pagina del suo ex ragazzo e trova delle foto di lui con Agnese. Scuote la testa, incredula, e chiude furiosamente il computer. Il cellulare sul comodino vibra. Lo prende e risponde…
 
Biografia dell'autore:  Davide Rossi è nato il 18 gennaio 1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina. Nonostante gli studi di natura  prettamente scientifica, continua  a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età:  il cinema e la scrittura.
La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione  naturale e una di queste, scritta a sei mani, risulta nel film “Benvenuti a  casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film).
Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi. "E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi.


Cliccando su questo link, inoltre, potrete ascoltare la lettura effettuata da Valter Zanardi dell'introduzione del romanzo: https://www.youtube.com/watch?v=F5c8jDWHuOY&t=24s

martedì 10 luglio 2018

In lettura... #28

Cari lettori, eccoci giunti al consueto post del martedì, nel quale vi racconto cosa sto leggendo:

Dopo aver terminato il quinto romanzo della serie del BarLume di Marco Malvaldi, ho deciso di dedicarmi alla sola lettura di questo romanzo, che la settimana scorsa avevo appena iniziato. Non mi manca molto per terminarlo, e la mia opinione è positiva: come già avevo scritto nel post precedente, mi è piaciuto riprendere a leggere la storia di Massimo e del bar Tiberi e sono molto curiosa di capire come terminerà, anche perchè sono giunta a un punto della storia davvero cruciale. Un romanzo sulle seconde possibilità davvero ben scritto, molto romantico e introspettivo ma, come sempre, per saperne di più, vi invito a leggere la recensione che pubblicherò prossimamente sul blog. 




Quali letture vi stanno tenendo compagnia in queste calde giornate estive?

lunedì 9 luglio 2018

La lanterna dell'amicizia- L'incontro

Cari lettori, iniziamo la settimana con il penultimo capitolo della mia storia per bambini, "La lanterna dell'amicizia". Il capitolo di oggi s'intitola "L'incontro": la nostra piccola protagonista finalmente potrà abbracciare la sua nuova amica...


Giulia condusse Amina e i suoi genitori attraverso lunghi e stretti corridoi, dai pavimenti talmente lucidi da veder riflessa la propria immagine. Nell'aria si respirava un vago odore di detersivo, mentre dalle porte semiaperte si potevano scorgere delle persone anziane, alcune stese sui loro letti, altre intente a conversare o a leggere.



 A un certo punto si fermarono di fronte a una porta chiusa sulla quale, in un cartellino in ottone, Amina riconobbe il numero 24. Giulia bussò con grazia e, quando sentì un timido “avanti”, aprì con decisione la porta e si avvicinò a quella nonnina un po' imbronciata che se ne stava seduta sul letto con una rivista in mano. Aveva i capelli bianchi legati dietro la nuca, un corpo esile e la carnagione chiara. Nonostante fosse molto diversa dalle donne libiche, Amina scorse in lei gli stessi occhi color nocciola della sua nonna, e questo le fece venire una gran voglia di correre da lei per abbracciarla, nonostante il suo carattere timido.



 Mentre percorrevano il corridoio, l'infermiera aveva fatto promettere alla bambina e ai suoi genitori che prima avrebbe parlato lei con Evelina, mentre loro avrebbero aspettato sulla porta.



 Amina si accorse subito che, man mano che Giulia raccontava all'anziana chi erano quelle persone misteriose che la guardavano dalla porta, Evelina cambiò subito espressione e i lineamenti del suo viso si addolcirono, rivelando un timido sorriso.



 Dopo circa dieci minuti Evelina fece cenno di sì con la testa e Giulia, entusiasta, corse verso Amina e i suoi genitori, esclamando:



 «Cara Amina, Evelina, non vede l'ora di conoscerti!»



 Amina, allora, prima con passo incerto e poi acquistando sempre più velocità, entrò in quella stanza luminosa dalle pareti bianche, dalle cui finestre faceva capolino un lieve raggio di sole, e si avvicinò a Evelina che, con le lacrime agli occhi la strinse in un lungo abbraccio. Poi le due amiche cominciarono a parlarsi, così Giulia si allontanò da loro e raggiunse i genitori di Amina, che stavano osservando la scena con commozione. E, per un attimo, le tre persone furono investite dallo stesso pensiero: si potevano avere nazionalità diverse, culture diverse, vite diverse e anche età diverse, ma l'amicizia aveva avuto il potere di annullare tutte queste differenze e di creare tra Amina ed Evelina un profondo sentimento di affetto.



 Questa consapevolezza riempì il loro cuore di gioia e li fece dimenticare, seppur per un solo attimo, tutti i problemi e le difficoltà che avevano dovuto subire negli ultimi mesi.

sabato 7 luglio 2018

Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perchè

Cari lettori, oggi vi recensirò un saggio tutto dedicato ai blog letterari e alle recensioni, "Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perchè" di Giulia Ciarapica, edito da Franco Cesati Editore.

Il saggio è diviso in sette capitoli, nei quali vengono affrontati alcuni temi che riguardano da vicino chi gestisce o scrive per un blog letterario. Il primo fornisce vari esempi che possono essere utili per migliorare la nostra capacità di lettura e di scrittura; il secondo si focalizza su come scegliere un libro da leggere; il terzo sulla lettura; il quarto sulla recensione; e il quinto sulla revisione di quello che abbiamo scritto. Gli ultimi due capitoli, invece, approfondiscono due aspetti non imprenscindibili per un blogger, ma ugualmente importanti e utili per aumentare la nostra cerchia di lettori: la video recensione e la promozione del blog sui social.

Ho trovato questa breve guida ricca di consigli utili, anche perchè questi sono esposti in modo chiaro e preciso. Penso, però, che essi possano essere più utili più per chi scrive per lavoro piuttosto che per hobby, soprattutto per quanto riguarda i consigli che hanno come oggetto la scrittura della recensione. 

Personalmente, se dovessi attenermi ai consigli del libro, per scrivere una recensione dovrei fare lo stesso lavoro che feci per scrivere la mia tesi di laurea e, a questo punto, oltre a mancarmi il tempo necessario, ne conseguirebbe la ricerca di una perfezione che potrebbe farmi perdere la passione per il mio hobby, in questo modo molto più simile a un dovere che a un piacere! 

Questo non vuol dire che chi gestisce un blog per hobby debba scrivere brutte recensioni ma, secondo me, lo scopo di chi scrive come passatempo non è quello di presentare un testo praticamente perfetto, ma cercare di trasmettere ai lettori le proprie sensazioni e la propria opinione su quel determinato libro, facendo riferimento alla trama (ovviamente senza spoiler) e allo stile dell'autore, senza indugiare in un'eccessiva perfezione anche perchè, a questo punto, mancherebbe da parte del recensore qualunque spunto di originalità e spontaneità.

Ho trovato invece molto interessanti gli ultimi due capitoli, dedicati alla video recensione e alla promozione sui social (Facebook, Twitter e Instagram) e penso che questi costituiscano il vero punto di forza del manuale dato che, soprattutto quest'ultima, risulta di primaria importanza, sia per chi scrive per lavoro sia per chi lo fa durante il tempo libero. 

In sostanza, al di là delle mie osservazioni positive e negative, mi sento di consigliare la lettura di questo saggio a tutti coloro che scrivono per un blog: penso possa essere utile leggere un libro di questo tipo per sviluppare nuove riflessioni e, magari, trovare qualche consiglio utile.

P.S. Con questo romanzo completo il nono dei dodici obiettivi della reading challenge a cui partecipo (del blog "Voglio essere sommersa dai libri"): UN LIBRO "UTILE"

giovedì 5 luglio 2018

Come una storia d'amore

Cari lettori, questa settimana vi voglio segnalare l'uscita di un romanzo davvero particolare, dalle atmosfere un po' retrò, sto parlando di "Come una storia d'amore" di Sharon Pywell:

TRAMA (da amazon)

Cresciute all'ombra della Seconda guerra mondiale, nel Massachusetts, Lilly e Neave non potrebbero essere più diverse. Lilly è bellissima, sicura di sé e non fa che infrangere cuori, mentre Neave vive in un mondo tutto suo e preferisce trascorrere il tempo persa nelle pagine di un libro piuttosto che mettersi in gioco nella vita reale. Comincia così a frequentare la biblioteca cittadina, ma ha accesso solo alla Sezione ragazzi, e "quel piccolo deserto di lieti fini e legami felici con animali parlanti" a lei di certo non interessa più. Un giorno, però, incontra Mrs Daniels, un'anziana signora e avida lettrice che cerca qualcuno con la vista ancora buona che possa leggere per lei. Neave accetta la proposta e inizia a passare i pomeriggi in compagnia di Hemingway e Omero, fino a quando riesce finalmente a mettere le mani sugli scaffali "proibiti"; da qui ruba un romanzo erotico, L'amore pirata, una inebriante e avventurosa storia d'amore che la proietta in un universo tutto nuovo, fatto di passioni e tradimenti, matrimoni combinati e fughe romantiche. E sarà a questo mondo che lei continuerà a tornare una volta cresciuta, quando la vita si farà inaspettatamente dura.
Gli anni passano, gli uomini ritornano dalla guerra, in famiglia tutti si aspettano che Neave e Lilly si sposino presto, mentre le due sorelle sono fiere di essere indipendenti e decidono di realizzare il loro sogno professionale lanciando un rivoluzionario marchio di cosmesi, "Bella Più Che Mai". Ma proprio quando gli affari vanno a gonfie vele, Lilly scompare improvvisamente… Sconvolta, Neave dovrà farsi forza e reagire, e per la prima volta sarà costretta ad abbandonare il rassicurante mondo dei libri e diventare finalmente l'unica e vera protagonista della propria storia.
Come una storia d'amore celebra il legame indissolubile tra due sorelle e la forza delle donne, capaci di rialzarsi e di lottare, e dimostra quanto i libri non siano soltanto un rifugio o un momento di evasione ma anche una vera e propria scuola di vita.

martedì 3 luglio 2018

In lettura... #27

Cari lettori, con il  post di oggi vi racconterò quello che sto leggendo:

Non mi manca molto per terminare il quinto romanzo della serie del BarLume di Marco Malvaldi. Dopo aver letto il quarto, ho deciso di proseguire con questa serie, che mescola il giallo con i tratti più divertenti del romanzo umoristico. Protagonisti sono sempre loro, i quattro vecchietti con il barista Massimo, che questa volta avranno da (s)parlare su una donna misteriosamente scomparsa, alla quale seguirà l'omicidio di un cartomante, peccato però che dopo qualche giorno... la donna ricompare! Cosa ci starà sotto? Anche volendo non saprei rispondervi, ma sono molto curiosa di scoprirlo!


  


Nel frattempo non sono riuscita a trattenermi dal leggere i primi capitoli dell'ultimo romanzo di Diego Galdino, seguito de "Il primo caffè del mattino". Anche in questo caso sono molto curiosa di proseguire con la lettura e di ritrovare i protagonisti del primo romanzo, che mi era piaciuto molto. Una piccola curiosità: entrambi i protagonisti dei libri che sto leggendo si chiamano Massimo e tutti e due sono baristi, che coincidenza!









E per questa settimana è tutto: quali letture vi stanno tenendo compagnia in questi giorni così caldi?

lunedì 2 luglio 2018

La lanterna dell'amicizia- Un incontro inaspettato

Cari lettori, buon inizio di settimana! Oggi per voi un nuovo capitolo della mia storia per bambini: quello di oggi s'intitola "Un incontro inaspettato"... finalmente Amina riuscirà a capire chi è quella persona buona e generosa che l'ha aiutata... buona lettura!




Non fu difficile risalire alla via in cui abitava quella persona misteriosa: il padre di Amina, infatti, la conosceva molto bene, perché ci passava tutti i giorni per andare al lavoro. Non era molto lontano dalla loro abitazione.


 Così, quello stesso pomeriggio, tutti e tre andarono alla ricerca di quella casa: Amina si sentiva ancora frastornata per gli eventi di quella mattina e, al pensiero che presto avrebbe incontrato la sua “amica di penna”, provava un sentimento di curiosità misto a timore. 

 Si sentiva felice, ma anche un pochino intimidita, dopotutto non aveva mai visto quella persona: non sapeva né se era maschio o femmina, né quanti anni avesse e neppure se avrebbe gradito la loro visita. Fosse stato per lei avrebbero continuato a scriversi per sempre, non l’aveva mai sfiorata l’idea di provare a conoscerla di persona. Ma i fatti poi avevano preso una piega inaspettata. 


 Mentre la bambina era immersa in questi pensieri, assieme ai suoi genitori, superò una stretta via e imboccò, a piedi, un viale molto lungo e alberato. Dopo circa dieci minuti di cammino, tra una casa molto antica e un palazzo con grandi vetrate, i suoi genitori si accorsero di aver raggiunto il numero civico al quale Amina aveva spedito le sue lettere, e quale sorpresa quando si accorsero che non si trattava di una casa vera e propria, ma… di una residenza per anziani!


 La struttura non era molto grande, i muri erano bianchi e la facciata ricca di finestre e circondata da un giardino, piccolo ma ben curato, nei cui sentieri erano poste delle panchine, sulle quali molti anziani stavano riposando accuditi da alcune infermiere.


 Alla vista di questo posto sia Amina sia i suoi genitori ebbero un attimo di esitazione, ma poi il padre suonò il campanello e chiese di entrare. Una volta attraversato il piccolo giardino, i tre varcarono una delle porte scorrevoli e, leggermente intimiditi, si avvicinarono al bancone situato vicino all’ingresso, dove una donna si rivolse a loro in modo cordiale:
 «In che modo posso esservi utili?» domandò con un sorriso.

 «Ecco…» 

Con fare titubante e cercando di farsi capire il meglio possibile, il padre di Amina raccontò alla donna delle lettere che la figlia aveva spedito a una persona che abitava in quell’edificio. Dopo poche parole la donna lo interruppe con entusiasmo:
 «Ma allora tu sei la piccola Amina!» esclamò contenta, per poi proseguire «abbiamo parlato molto di te in questi giorni! Ma sarebbe meglio che ti chiami Giulia, l’infermiera di Evelina!»
Con ciò alzò una cornetta e chiese a questa misteriosa Giulia di raggiungere la reception.


 Dopo pochi minuti una giovane donna alta, magra, con i capelli neri raccolti in una coda di cavallo e un lungo camice bianco li raggiunse e li fissò con sguardo interrogativo. Quando poi la signora spiegò che davanti a sé c’era proprio Amina con la sua famiglia, la giovane rimase molto sorpresa e corse ad abbracciare la bambina.
 «Oh, cara! Sapessi come mi fa piacere incontrarti! Ma forse, sarebbe meglio che vi spieghi alcune cose: vedete, io sono un’infermiera, e mi occupo di alcuni anziani ricoverati in questa struttura. In primavera purtroppo ci ha lasciati la signora Maria, e la sua migliore amica, Evelina, è rimasta molto sola e triste. Pensate, nonostante abbia una bellissima casa, aveva scelto di venire a vivere qui proprio per non sentirsi sola. La morte di Maria è stata un duro colpo per lei, e io non sapevo più che cosa fare per cercare di distrarla un po’. L’ho anche portata alla festa del paese, ma era sempre triste. Così, per cercare di farla divertire, ho deciso di lanciare per lei una di quelle lanterne cinesi e, quando le ho chiesto quale desiderio volesse che gli scrivessi, mi rispose che lei non voleva nulla, se non un’amica: questo mi fece rattristare perché capii che soffriva davvero tanto la solitudine, ma decisi lo stesso di accontentarla, ma mai avrei immaginato che avrebbe ricevuto una risposta! Quando lo dissi a Evelina vidi in lei, per la prima volta dopo tanto tempo, riaccendersi una fiamma di energia. E quando seppi che desideravi una bambola mi diede subito l’ordine di uscire e di comprartene una, la più bella che avessi trovato»


 La donna si fermò per fare una pausa, mentre Amina e i suoi genitori l’ascoltavano rapiti:

 «Poi» proseguì «quando ricevette il tuo messaggio di ringraziamento capì che avevi problemi con la scrittura, così decise di regalarti un suo vecchio libro di testo. Da giovane era una maestra e ancora oggi conserva tutti i libri che utilizzava, ma è stata ben felice di regalartelo, così come è stata contenta di donarti i pennarelli nuovi e i soldi di cui avevate bisogno, spero vi siano stati d’aiuto».


 I genitori annuirono, ancora increduli di fronte al racconto di quella storia così particolare:

 «Cara Amina» riprese Giulia «con i tuoi messaggi hai restituito il sorriso a Evelina, l’hai fatta di nuovo sentire utile e amata, tanto che conserva tutti i disegni che le hai mandato, soprattutto quella con il cuore grande e rosso. Penso che sarebbe molto felice d’incontrarti, che ne dici? Ti andrebbe di passare a salutarla?»


 «Sì» rispose timidamente la bambina, sorpresa dell’identità della sua amica ma assai desiderosa di conoscerla.