Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Quando le montagne cantano", scritto da Nguyen Phan Que Mai ed edito da Nord.
Diverse vite sono andate spezzate e c'è anche molto da ricostruire: la loro casa è diventata un cumulo di macerie e la donna si rende conto che il suo lavoro di insegnante non permetterà a lei e alla nipote di tornare a vivere in una nuova casa. Per questo, deciderà di diventare una commerciante, aggirando le rigide regole del razionamento dei beni. E sarà proprio in quel frangente che Dieu Lang deciderà di raccontare alla nipote la storia della sua famiglia, che s'intreccerà con i principali eventi storici della loro nazione.
In un alternarsi di capitoli ambientati nel passato, assieme a Houng, il lettore potrà conoscere la vita di Dieu Lang: figlia di ricchi proprietari terrieri, prima dovrà assistere alla dominazione francese e poi a quella giapponese. In seguito, nel 1945, subirà le conseguenze della grande carestia abbattutasi in Vietnam, che segnerà per sempre il corso della sua vita e quello della sua famiglia d'origine, ma sarà il radicarsi del regime comunista e la conseguente "riforma agraria" a sconvolgere per sempre la sua esistenza e quella dei suoi cari.
Attraverso il suo lungo racconto, conosceremo anche i figli di Dieu Lang, per poi ritrovarli nella narrazione presente, alle prese con le conseguenze della guerra del Vietnam: il maggiore Minh, che scapperà dai comunisti durante la "riforma agraria" per evitare di essere ucciso perdendo così i contatti con la madre e i fratelli; Ngoc (madre di Huong) che diventerà un medico; Dat e Thuan, i cui orrori della guerra del Vietnam avranno conseguenze devastanti; Hanh, che per amore andrà a vivere lontano dalla madre e Sang, il figlio minore, che vivrà un rapporto conflittuale con la sua genitrice a causa delle loro divergenze politiche.
Attraverso l'alternarsi tra passato e presente vedremo crescere i figli di Dieu Lang, tra le dolorose scelte della madre durante la "riforma agraria" e gli orrori di un paese straziato prima dalla dominazione straniera e poi dall'ideologia comunista e dalla guerra, che metterà l'uno contro l'altro la sua stessa popolazione.
Tra una pagina e l'altra conosceremo meglio anche la nipote Houng, un'adolescente che, nonostante lo strano comportamento della madre dopo il suo ritorno a casa dalla guerra e l'assenza di notizie da parte del padre che non vede da anni, proverà a vivere la sua giovinezza senza rinunciare all'amore...
Da amante delle saghe familiari, era da molto tempo che volevo leggere questo romanzo e ancora adesso mi chiedo perchè ho aspettato tanto, dato che sono stata catturata da questa storia dalla prima all'ultima pagina. Cimentarmi in questa lettura mi ha permesso non solo di immergermi nella vita di questa famiglia, ma anche di approfondire le dinamiche storiche intercorse nel Novecento in questo Stato così lontano dal nostro, assaporando gli echi di una cultura che mi era quasi del tutto sconosciuta e che ho trovato molto affascinante.
Lo stile di scrittura dell'autrice è molto fluido e scorrevole e, nello stesso tempo, a tratti lirico. Penso che ciò sia dovuto al fatto che, secondo le notizie biografiche riportate nel libro, l'autrice è anche una poetessa e, personalmente, ho molto apprezzato questa scelta, così come quella di inserire nella narrazione alcuni tra i proverbi più diffusi nel loro paese che, di fatto, non sono poi così diversi dai nostri.
Una lettura, quindi, che non può essere assolutamente tralasciata dagli amanti delle saghe familiari, ma che consiglio anche a chi abbia voglia di leggere una storia ambientata in un paese lontano dal nostro, per poter così viaggiare con la fantasia entrando così in contatto con un'ambientazione e una mentalità molto distante dalla nostra, curiosa e affascinante.
eh questo libro lo notai appena uscì ed effettivamente attira tanto anche a me, per il genere e per la storia narrata. La tua recensione è un incentivo a non rimandare ancora per molto.
RispondiEliminaCiao Ariel, buona giornata :)
Ciao Angela, penso proprio che potrebbe piacerti :-)
EliminaCiao ariel nn conosco il libro grazie della tua bella recensione..magari per natale ci proponi una lettura facile e rilassante adatta alle feste? Ci conto se riuscirai😉
RispondiEliminaCiao Daniela, di natalizio so che la Newton Compton fa uscire molti romanzi a tema in questo periodo, oppure c'è l'ultimo libro di Sarah Morgan, che non ho letto ma sul quale ho visto pareri molto positivi da parte di altre blogger, oppure ti segnalo che è uscito l'ultimo romanzo di Barreau, che leggerò presto: non è natalizio ma so che quest'autore piace molto anche a te con le sue ambientazioni parigine :-) Fammi sapere poi cosa leggerai ;-)
EliminaGrazie mille ariel non sapevo dell ultimo libro di barreau!...vado subito a cercarlo on line!!!!
RispondiEliminaDi nulla... fammi sapere poi se ti è piaciuto ;-)
EliminaSembra davvero bellissimo, non sono sicura che sarebbe una lettura facile per me ma penso proprio che prima o poi leggerò. È davvero particolare, e poi le saghe famigliari hanno sempre il loro fascino ❤️
RispondiEliminaPer me è stata proprio una bellissima scoperta, Enrica: di certo affronta temi strazianti e dolorosi, ma sempre con delicatezza e con uno stile quasi poetico che penso potrebbe piacere molto anche a te :-)
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