Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo “La lettrice scomparsa” di
Fabio Stassi, edito da Sellerio. Ho conosciuto questo libro grazie al blog di
Silvia, che ringrazio, e ora eccomi qui a parlarvene.
Protagonista della storia è Vince Corso, insegnante precario. Dopo
alcune riforme del ministero si ritrova in fondo alla graduatoria, così decide
di crearsi una nuova professione, quella di biblioterapeuta. In pratica ascolta
i problemi dei suoi “pazienti” (tutte donne) e prescrive loro, come cura, la
lettura di uno o più libri.
Una volta avviata la sua attività, Vince si ritroverà a contatto con
numerose personalità, afflitte dai problemi più vari, le quali non sempre
accetterrano le sue “prescrizioni”. Inoltre, proprio in quel periodo, una sua condomina
sparirà misteriosamente: dopo le dovute indagini, la colpa ricadrà sul marito e
tutto lascerà pensare che sia stata uccisa.
Parlando con un suo amico libraio, Vince scoprirà una lista di letture
che la donna (assidua lettrice) aveva stilato e lasciato in libreria. Da
questa, il nostro protagonista, fine conoscitore di libri e letteratura,
inizierà un’indagine molto particolare, che potrebbe condurlo a scoprire la
reale dinamica dei fatti.
La caratteristica che più mi ha colpito, leggendo questo romanzo, è
stata l’abilità stilistica dell’autore. Stassi, infatti, ci presenta una prosa
molto raffinata e, nello stesso tempo, fluida e ricca di riferimenti letterari,
che rendono manifesta non solo la sua passione per la letteratura, ma anche la
sua erudizione. Credo che questo particolare possa essere molto apprezzato
dagli amanti della lettura. Nello stesso tempo, però, ritengo che questa peculiarità
possa aver penalizzato la trama che, a tratti, ho ritenuto un po’ povera di
fatti e piuttosto sovrabbondante di riflessioni e citazioni letterarie. Inoltre
ho trovato le sue pazienti un po’ troppo “surreali”.
Al contrario, ho apprezzato molto la figura di Vince Corso, la sua
storia personale e la sua idea di diventare biblioterapeuta. Nel libro l’autore
dice di essersi appassionato alla materia dopo aver curato l’edizione del
volume “Curarsi con i libri” e ho trovato quest’idea davvero azzeccata e quanto
mai attuale dato che, proprio in questi mesi, si è parlato e si parla molto delle
cosiddette “farmacie letterarie”. Infine, mi è piaciuta la risoluzione del
mistero, che non è per niente scontata.
Consiglio perciò questo libro non solo agli appassionati dei misteri,
ma anche a tutti gli amanti dei libri e della letteratura che, magari, potranno
trovare anche degli utili spunti per le loro future letture.
Decisamente una storia interessante. Bella recensione Ariel
RispondiEliminaSì, è molto particolare! Buona domenica Susy :-)
EliminaHi, I follow you on gfc # 224 , follow back?
RispondiEliminahttps://lovefashionyes.blogspot.com/
Hi, welcome to my blog! I will follow you :-)
Eliminawow, questo non me lo lascerò scappare! mi sembra davvero bello, al centro ci sono i nostri amati libri e un caso di scomparsa: che posso volere di più?
RispondiEliminaE di stassi già avevo apprezzato lo stile in "L'ultimo ballo di charlot"
buona domenica ariel!
Ciao Angela, per me è stato il primo "incontro" con questo autore e, nel complesso, ne sono rimasta soddisfatta! Buona domenica anche a te :-)
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