martedì 5 agosto 2025

I fiori del destino

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "I fiori del destino", scritto da Tessa Collins ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una serie, ognuna con protagonista le nipoti di Rose e Albert, che hanno gestito un vivaio in Cornovaglia fino alla morte, avvenuta a poca distanza l'uno dall'altra.

Ognuna delle cinque nipoti è stata chiamata con il nome di un fiore ed è Dalia la protagonista del primo romanzo. La giovane non ha mai conosciuto la madre Camelia, morta durante il parto, e nemmeno il padre, la cui identità le è del tutto sconosciuta. I nonni le hanno fatto da genitori e, assieme agli zii e alle cugine, è cresciuta nella tenuta del vivaio e ha iniziato a lavorare come grafica free lance. 

Dopo la morte della nonna, però, inizierà a sentirsi sempre più sola e anche il suo lavoro non la appagherà più come un tempo. Un giorno, in mezzo ad alcuni documenti di Rose, una delle zie scoprirà una lettera che la metterà di fronte a una verità inaspettata: Rose conosceva suo padre, un uomo messicano di nome Ricardo. 

Animata dal forte desiderio di conoscerlo, con il suo nome come unico indizio, Dalia partirà dalla fredda Cornovaglia per raggiungere il Messico, una terra ricca di gioia e di colori ma anche di forti contrapposizioni sociali e criminalità, dalla quale la nostra protagonista si sentirà subito integrata.

Dopo un inizio alquanto burrascoso, incontrerà casualmente un giovane ricercatore, con il quale stringerà un forte legame, che proverà ad aiutarla a ritrovare suo padre, oltre che a fare chiarezza sulla vera natura del rapporto tra lui e sua madre.

Parallelamente, il lettore potrà conoscere la storia di Camelia, una ragazza inglese appassionata della cultura Maya, che è appena giunta in Messico dopo aver vinto una borsa di studio. Finalmente potrà vedere dal vivo e studiare sul posto tutto ciò che quel popolo misterioso ha creato, ma non ha messo in conto un imprevisto: il giovane e cordiale professore che coordina lei e il suo gruppo...

Ho scoperto l'esistenza di questa nuova saga casualmente, attraverso una pubblicità su Facebook. Sono subito rimasta colpita dalla trama, dato che sono un'amante delle saghe familiari e, dopo la lettura de "La villa delle stoffe", mi sentivo un po' orfana di questo genere.

Come viene esplicitato anche sulla quarta di copertina, la serie ricorda un po' i romanzi di Lucinda Riley e, in particolare, "Le sette sorelle". Qui, però, la storia passata è appena accennata e non presenta la complessità delle trame di Lucinda.

Nonostante ciò la narrazione, complice anche lo stile curato e scorrevole, è molto fluida e appassionante e, soprattutto, mi ha permesso di viaggiare, seppur con la fantasia, in un posto così lontano e diverso dal nostro come il Messico. E' stato bellissimo lasciarmi coinvolgere dalle descrizioni territoriali, culturali e sociali di questa terra, tanto che più volte ho cercato degli approfondimenti online per saperne di più. 

Da come potete comprendere dalle mie parole, ho apprezzato molto questo romanzo, sia per la storia narrata, presente e passata, sia per la suggestiva ambientazione. Per questo, sono molto curiosa di leggere il secondo volume, che al momento non è ancora uscito in Italia, e che avrà per protagonista la cugina di Dalia, Soley, un'affermata cantante.