Cari lettori, oggi vi parlerò del primo volume di una trilogia tedesca, "Una vita da ricostruire", scritto da Brigitte Riebe ed edito da Fazi Editore.
Rike Thalheim, protagonista della storia, è una ragazza forte e determinata, decisa a riprendere le redini della sua vita dopo gli orrori e i patimenti della guerra. Per questo, deciderà di riavviare l'attività di famiglia, che prima dello scoppio del conflitto gestiva un importante negozio di abbigliamento, i grandi magazzini Thalheim.
Per la nostra protagonista, però, non sarà affatto facile: il padre, infatti, è prigioniero dei russi e il ruolo di capofamiglia è passato a lei che, dopo la perquisizione della loro villa, troverà riparo, assieme alla matrigna Claire e le sorelle Silvie e Florentine, in una piccola proprietà di famiglia. Per cercare di sopravvivere e smorzare i patimenti della fame, diventeranno "donne di macerie", ovvero presteranno servizio, assieme ad altre persone, per il loro paese, con lo scopo liberare la città dai resti dei bombardamenti. Nel frattempo, Rike proverà a riprendere l'attività di famiglia aiutata da Miriam, amica ed ebrea sopravvissuta.
Un aiuto provvidenziale sembrerà arrivarle quando un giorno riceverà l'inaspettata eredità del nonno materno ma, assieme a un notevole patrimonio, Rike si troverà a dover gestire anche alcuni problemi di natura finanziaria, oltre che fare i conti con una lettera che getterà nuovi misteri sulla madre e sulla sua misteriosa morte, avvenuta prima della guerra, quando Rike era giovanissima.
La ragazza, inoltre, animata non solo da un carattere molto forte, ma pure da una notevole voglia di vivere, si troverà coinvolta in alcune vicende amorose, che le doneranno sia gioie sia dolori...
Attraverso lo scorrere delle pagine, quindi, il lettore si troverà coinvolto non solo nel contesto post bellico tedesco, che l'autrice ha saputo descrivere minuziosamente senza per questo risultare pesante, ma anche nella vita di questa ragazza, la quale ha sin da subito suscitato in me non solo la mia simpatia, ma anche la mia ammirazione.
Per questo ho letto il romanzo con molto interesse: devo ammettere che, prima di iniziare la lettura, mi era sorto il dubbio che la narrazione fosse un po' lenta ma mi è bastato leggere qualche pagina per comprendere di trovarmi di fronte a una storia di alta qualità che, oltre ad avermi intrattenuta, mi ha permesso di conoscere meglio alcuni dettagli della vita quotidiana dei tedeschi dopo la sconfitta in guerra e la divisione di Berlino, elementi che solitamente non vengono approfonditi nemmeno da chi studia la Storia a livello avanzato.
Come già anticipatovi all'inizio della recensione, questo è il primo libro di una trilogia, ognuno con protagonista una delle sorelle Thalheim. I prossimi due romanzi, infatti, saranno rispettivamente dedicati a Silvie e a Florentine e io sono, ovviamente, molto curiosa di conoscerle meglio. Inoltre, il primo volume si è concluso con un colpo di scena inerente Oskar, fratello gemello di Silvie, disperso in guerra da anni, e ciò mi ha reso ancora più impaziente di conoscere il seguito delle vicende di questa famiglia!
Ciao Ariel! Mi piacciono le storie ambientate su specifici sfondi storici, come questo post bellico, e credo che anche su d me la protagonista desterebbe ammirazione per la sua forza di volontà e il desiderio di ricostruire la propria vita sulle macerie di una guerra dolorosa.
RispondiEliminaI romanzi con questo genere di donne forti e resilienti sono per me sempre un richiamo, e anche nell'ultimo libro che ho letto c'era al centro una donna sfortunata ma bella "tosta"!
Ciao Angela, non posso che concordare con il tuo parere! Penso che questa trilogia potrebbe rivelarsi anche per te un'ottima lettura :-)
EliminaOttimo spunto letterario cara ariel per un periodo storico affascinante complicato che suscita sempre tante riflessioni..
RispondiEliminaGrazie Ariel della tua recensione
Buon weekend
Grazie a te, Daniela, e buona domenica :-)
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