lunedì 23 novembre 2020

Novembre: I coniugi Arnolfini di Jan Van Eyck

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla mia rubrica mensile dedicata all'arte. Per il mese di novembre ho scelto di parlarvi di una celebre opera fiamminga realizzata nel 1434, "I coniugi Arnolfini" di Jan Van Eych, oggi esposto alla Nation Gallery di Londra.

I due ricchi borghesi, che danno il nome al quadro, si trovano al centro del dipinto, nella loro camera da letto: si tengono per mano ma, mentre il marito (un mercante di Lucca trasferitosi nelle Fiandre per affari) pone l'altra mano di fronte a sè, come se stesse giurando o salutando, la moglie invece l'appoggia al ventre, a significare una possibile gravidanza. Entrambi indossano abiti raffinati e costosi. Al centro fa mostra di sè il loro cagnolino.

Il ritratto della loro camera matrimoniale è arricchito da numerosi oggetti: un particolare lampadario; gli zoccoli dei coniugi; una figura femminile alla testiera del letto; un prezioso tappeto ai piedi di quest'ultimo; una cassapanca con delle arance accanto alla finestra. Sul fondo della parete è presente uno specchio che riflette l'immagine dei due coniugi e quella di altri due personaggi, uno dei quali sarebbe l'artista stesso.

Secondo i critici d'arte, questi oggetti avrebbero rimandi simbolici: il lampadario e il cagnolino rappresenterebbero, per esempio, la fedeltà coniugale; mentre le arance sono un augurio di fertilità. Tutti gli altri oggetti preziosi rimanderebbero all'agiatezza economica della coppia. 

In generale, si tende a considerare quest'opera come un'allegoria del matrimonio, che all'epoca poteva essere celebrato in casa, oltre che della fertilità. 

Lo stile dell'artista è molto realistico, e ogni oggetto è ritratto con estrema precisione, fin nei minimi particolari: si può notare inoltre la predilezione dell'artista per i colori caldi. 

Trovo che quest'opera sia davvero affascinante, sia per la particolare attenzione nei dettagli sia per tutti i rimandi simbolici presenti: voi, invece, cosa ne pensate? Avete avuto l'occasione di ammirarla dal vivo? Io purtroppo no, anche se ammetto che mi piacerebbe... Se vi va, come sempre, raccontatemi le vostre opinioni, mentre per l'ultimo post di questa rubrica vi dò appuntamento al prossimo mese!

Fonti:

https://www.analisidellopera.it/jan-van-eyck-ritratto-dei-coniugi-arnolfini/

https://www.artesvelata.it/coniugi-arnolfini-jan-van-eyck/ 

https://www.arteworld.it/ritratto-dei-coniugi-arnolfini-jan-van-eyck-analisi/

6 commenti:

  1. Ciao! Ricordi quanto avevamo parlato di questo dipinto con il prof Villata? Che ricordi, ahah! :-)
    Comunque nemmeno io l'ho visto dal vivo, purtroppo :-(

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    1. Ciao Silvia, non ricordo l'episodio perchè io avevo seguito il corso su Raffaello del Prof... in compenso mi ricordo di averlo studiato al liceo ;-)

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  2. È un'opera che associo contemporaneamente all' eleganza e a un che di austero; sarà l'espressione seria di lui e lo sguardo basso di lei...
    Però quella mano sul ventre dà un tocco di "tenerezza" :)

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  3. Mi e sempre piaciuto questo quadro.. ricordo un documentario dove un critico d arte lo spiego benissimo su RAI 5...
    Buon gusto ariel cm sempre!!
    Approfitto x augurarti buone feste se nn ci si sente poi..
    😘😘😘

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    1. Ciao Daniela, anche a me piace, pur preferendo generalmente i quadri paesaggistici! Buone feste anche a te :-)

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