domenica 25 aprile 2021

Il gioco dell'angelo

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla recensione del romanzo "Il gioco dell'angelo", scritto da Carlos Ruiz Zafon ed edito da Mondadori.

Trattasi del secondo libro appartenente alla quadrilogia de "Il cimitero dei libri dimenticati", che l'anno scorso ho iniziato ad apprezzare con la lettura de "L'ombra del vento". La trama di questo romanzo è molto complessa, ma cercherò di riassumervela nelle sue linee essenziali.

I fatti narrati sono antecedenti a quanto raccontato nel primo libro della serie, ma sono sempre ambientati a Barcellona. Protagonista è David Martin il quale, rimasto precocemente orfano, riuscirà a farsi strada nel mondo della scrittura non solo grazie al suo talento, ma anche alle intercessioni del conte Pedro Vidal. A un certo punto, però, il giovane comincerà a soffrire di gravi problemi di salute, che gli saranno improvvisamente guariti da un misterioso personaggio: Andreas Corelli, un editore che gli proporrà di lavorare per lui, in cambio di una cospicua cifra, scrivendo un trattato incentrato su una nuova religione.

Dopo qualche titubanza, David accetterà la sua offerta, immergendosi nella stesura dell'opera e cercando così di dimenticare Cristina, figlia dell'autista del conte Vidal, che a lui ha preferito il conte stesso, diventandone la moglie. Accanto a David ci sarà Isabella, una giovane aspirante scrittrice, che vedrà in lui una sorta di "Pigmalione; oltre agli amici di sempre, i gestori della libreria "Sempere", padre e figlio, il cui padre lo porterà proprio nel celebre "Cimitero dei libri dimenticati", in un momento particolarmente difficile per il nostro protagonista.

Quando però i suoi ex editori, che ostacolavano la sua libertà di scrittore, moriranno in circostanze misteriose e i sospetti della polizia verteranno su di lui, David inizierà a provare una sorta di diffidenza verso Corelli: negli stessi giorni, inoltre, scoprirà che anche il vecchio proprietario della casa, nella quale si è da poco trasferito, aveva stretto un legame con Corelli, morendo poi tragicamente. Per questo, parallelamente alle indagini della polizia, David abbandonerà la scrittura del manoscritto e inizierà a investigare per conto proprio, coinvolgendosi in una spirale di segreti, misteri e delitti che cambieranno per sempre la sua esistenza.

Ero molto curiosa di leggere questo romanzo, soprattutto dopo essere rimasta piacevolmente sorpresa dal primo libro della serie: avevo letto in rete molte critiche su questa seconda storia, ed ero curiosa di crearmi una mia opinione. Alla fine, però, se dovessi definire con una parola ciò che ho provato una volta chiusa la quarta di copertina userei la parola "perplessità". Effettivamente non saprei dirmi se il romanzo mi sia piaciuto o meno: diciamo che fino a una buona metà del romanzo mi aspettavo un thriller, alla fine però la storia vira sul soprannaturale e, a mio parere, viene inserita anche una forte componente simbolica, che mi ha un po' destabilizzato. 

Tutto ruota attorno alla figura di Corelli, che non viene definita in modo netto dall'autore, nemmeno alla fine. Chi è questo personaggio e cosa rappresenta? Credo che questa sia la domanda principale che tutti i lettori si sono posti: la sua figura e il modo in cui viene tratteggiato sembrerebbero ricondurlo a Lucifero e, in base a questa accezione, anche il titolo avrebbe così il suo senso. Però, personalmente, penso che Corelli possa anche rappresentare la proiezione più oscura dell'anima di David, quel senso negativo del concetto di ambizione, che proverà a condurlo verso il male più oscuro.

In sostanza, data la natura incerta di uno dei personaggi chiave della storia, molti altri interrogativi rimangono irrisolti nella storia: praticamente l'autore ha seminato molti indizi senza poi fornirne una spiegazione. Ed è proprio questo che mi ha lasciato perplessa: una volta accettata la presenza del soprannaturale e del simbolismo, avrei preferito che nel finale fosse stata fatta chiarezza su ogni punto, invece il lettore si trova a terminare la storia ancora con diversi dubbi.

In rete ho letto che alcuni di questi verranno sciolti nel terzo libro: sarà vero? Ovviamente lo leggerò, anche perchè lo stile di scrittura di questo scrittore mi piace molto e le sue trame sono davvero particolari e coinvolgenti, nel frattempo mi sento comunque di consigliarvi la lettura di questo romanzo, con la consapevolezza di trovarvi di fronte a una storia che lascia aperti molti spiragli, ma che ha però il pregio di farvi riflettere non poco.

 

DELLO STESSO AUTORE:

L'ombra del vento

mercoledì 14 aprile 2021

Sei nei guai

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Sei nei guai" di Janet Evanovich, edito da Salani.

Trattasi del sesto libro della serie dedicata alla cacciatrice di taglie Stephanie Plum, una ragazza trentenne di Trenton (nel New Jersey) ironica e pasticciona, eternamente divisa tra l'attrazione per il poliziotto Joe Morelli, suo primo amore, e il misterioso collega Ranger.

E sarà proprio Ranger, in questo nuovo capitolo della serie, a essere il principale ricercato: l'uomo infatti sembrerebbe coinvolto nell'omicidio di uno dei figli di Alexander Ramos, capofamiglia di un clan che da sempre detiene il monopolio del traffico abusivo delle armi. Nella faccenda, inoltre, per qualche misterioso motivo, è coinvolto anche Stolle, il capo del commercio della droga, che per questo ordinerà a due dei suoi scagnozzi di seguire incessantemente la nostra Stephanie, dando vita a numeriosi siparietti, alcuni più ironici altri più adrenalinici. 

Tra appostamenti, inseguimenti, sequestri e sparatorie, la nostra protagonista dovrà fare i conti anche con la sua celeberrima nonna la quale, persa la pazienza con suo genero, deciderà di trasferirsi proprio a casa della nostra cacciatrice di taglie, che per questo motivo non potrà più vivere alcun momento di intimità; e a complicare ulteriormente la situazione ci penserà anche un cane tremendamente mangione e combinaguai. 

Ancora una volta Janet Evanovich ci regala un romanzo d'azione, ironico e tragicomico, dal ritmo molto incalzante, grazie alla gran quantità di dialoghi, che faranno divertire il lettore. Il pregio di questa serie sta infatti nella sua ironia e nei personaggi, che comprendono non solo Stephanie, ma anche l'affascinante Morelli, il collega Ranger e, soprattutto, nonna Mazur e la collega Lula, le quali con le loro battute regaleranno non poche scene davvero divertenti e al limite del comico. 

Un romanzo che, come per le storie precedenti, consiglio a chi abbia voglia di una lettura spensierata, che si legge in breve tempo e che, soprattutto, regala momenti di spensieratezza e risate senza per questo essere banale, grazie anche al pizzico di mistero che fa da filo conduttore a ogni episodio. 

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Bastardo numero uno 

Due di troppo 

Tre e sei morto 

Non dire quattro 

Batti il cinque 

martedì 6 aprile 2021

Non volare via

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Non volare via", scritto da Sara Rattaro ed edito da Garzanti.

Il libro racconta la storia di Alberto (il narratore principale della storia), della moglie Sandra e dei loro figli Alice e Matteo. La loro potrebbe sembrare una famiglia come tutte le altre: Alberto, dopo la laurea in economia, sta gradualmente costruendo una gratificante carriera; Sandra, laureata in lettere, ha sempre amato lavorare in ambito editoriale; Alice è una ragazza adolescente molto tranquilla per la sua età e Matteo... Matteo sarebbe un bambino come tutti gli altri, se non fosse che è sordo.

La scoperta della disabilità di Matteo, avvenuta quando il bambino era piccolo, ha profondamente alterato gli equilibri familiari: Alberto ha dovuto accantonare tutte le ambizioni riposte nel figlio; Sandra è stata costretta a lasciare il lavoro per occuparsi di lui e Alice ha dovuto crescere un po' troppo in fretta. 

Nonostante con il tempo abbiano cercato di costruirsi una routine, il loro tran tran quotidiano sarà destinato a essere sconvolto quando un giorno Alberto riallaccerà i rapporti con Camilla, la ragazza di cui era innamorato durante gli anni del liceo e con la quale aveva vissuto la sua prima storia d'amore, poi conclusasi quando la ragazza aveva deciso di inseguire il suo sogno di diventare una ballerina professionista. 

Da quel momento in poi, Alberto inizierà a condurre una doppia vita: una nella quale continuerà a impersonare il marito modello, padre esemplare e lavoratore instancabile; e un'altra in cui s'illuderà di rivivere le stesse emozioni e la stessa spensieratezza del periodo adolescenziale. per questo inizierà a raccontare moltissime bugie alla moglie che, sempre più impegnata nell'accudimento del figlio, non sospetterà di nulla...

E' il primo romanzo che leggo di quest'autrice e la caratteristica che più mi ha colpito è l'estrema delicatezza e la neutralità con cui ha narrato l'intera vicenda. Temi centrali sono le relazioni familiari: anche la disabilità di Matteo viene raccontata soprattutto per mettere a fuoco le conseguenze provocate all'interno del gruppo. 

Penso che l'autrice sia stata molto abile nel tratteggiare la personalità di Alberto, riuscendo in un esperimento (mettersi nei panni di un uomo) che ho trovato davvero ben riuscito. Questo però non mi ha esentato dal provare sensazioni negative nei confronti di questo personaggio, che se dovessi descrivere con un solo aggettivo userei la parola "inetto": l'uomo, infatti, ci viene presentato, sin dall'adolescenza, come un personaggio incapace di prendere delle decisioni proprie, in balìa di figure femminili molto forti le quali, a differenza sua, possiedono un carattere e delle aspirazioni ben definite, dalle quali si farà di volta in volta manovrare, nel bene e nel male. Solo alla fine della storia, a mio parere, prenderà veramente coscienza della propria identità e delle proprie fragilità, e questo suo cambiamento me lo ha fatto rivalutare moltissimo.

Al contrario, ho amato moltissimo il personaggio di Alice, la figlia adolescente, cresciuta troppo in fretta ma che, nonostante la situazione, affronterà con una maturità davvero ammirevole, persino per un adulto, la disabilità del fratello, diventando per lui come una seconda mamma. Lo stesso dicasi per Sandra e pure per il piccolo Matteo, il quale riuscirà a sfruttare le sue difficoltà a proprio vantaggio, in un modo che non voglio anticiparvi ma che scoprirete leggendo questo romanzo, il quale mi ha coinvolto e incuriosita molto. 

Per questo vi consiglio vivamente la lettura di questa storia, che mi ha anche lasciato il desiderio di voler leggere qualche altro libro di questa autrice. Se vi va, lasciatemi qualche suggerimento nei commenti, grazie!