giovedì 21 marzo 2024

La morra cinese

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Marco Malvaldi, "La morra cinese", edito da Sellerio.

La storia fa parte della serie de "I vecchietti del BarLume" e quindi anche in questo nuovo episodio il lettore potrà ritrovare il "barrista" Massimo e i clienti più affiatati del suo bar, ovvero nonno Ampelio, Aldo, Pilade del Tacca e il Rimediotti, appassionati di pettegolezzi e di delitti.

In questo nuovo episodio, però, la vicenda si apre con animate discussioni di natura politica: dopo anni, infatti, la cittadina di Pineta ha cambiato tipologia di amministrazione ed è passata in mano alla destra. Se Ampelio e Pilade guardano con scetticismo ai nuovi venuti, Aldo e il Rimediotti sembrano avere un parere opposto e per questo le discussioni si faranno piuttosto animate.

Toccherà a Massimo, alla prese anche con la figlioletta Matilde, provare a riportare l'ordine, oltre che ad affrontare problematiche relative alla sua professione, che potrebbero costarle molto care in termini di denaro e che hanno come fulcro il rinnovo della concessione dello spazio esterno attorno al suo locale, che gli procurerà non pochi grattacapi.

Ben presto, però, anche un misterioso delitto renderà le loro giornate ancor più movimentate: proprio fuori dal palazzo comunale, infatti, verrà trovato morto un ragazzo, Stefano Mastromartino, che studiava lettere alla Normale di Pisa e che in quei giorni era impegnato in una ricerca basata sul carteggio tra alcuni intellettuali minori dell'Ottocento. 

Per questo, anche il vicequestore Alice, compagna di Massimo, si troverà parecchio impegnata, tutta presa a indagare su più fronti: che rapporti c'erano tra il relatore della tesi e la vittima? Per caso Stefano aveva scoperto qualcosa d'importante in quel carteggio? E se sì, quale legame poteva avere quella scoperta con chi frequenta e lavora al Comune di Pineta?

Tra indagini e interrogatori, la pista di Alice (e anche quella dei vecchietti) parrà convergere verso un antico documento, che attesterebbe alcuni diritti civici riguardanti un terreno di proprietà comunale, ma i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo...

Ancora un volta, l'autore ci regala una storia leggera e divertente, ricca di umorismo toscano e con al centro un giallo dai risvolti interessanti e mai banali. Non sarà affatto complicato lasciarsi coinvolgere dalle discussioni dei vecchietti, seguire l'evolversi della vita privata di Massimo e di Alice nei panni di neogenitori e, nello stesso tempo, provare a capire quali misteri si celano dietro alla morte di quel giovane studente. Personalmente, ho molto apprezzato l'intreccio della vicenda gialla e, da laureata in ambito umanistico, non ho potuto non apprezzare gli spunti letterari che emergono dalla storia.

Un libro, quindi, che consiglio vivamente, soprattutto a chi ha già letto i precedenti volumi della serie, ma anche a chi abbia voglia di cimentarsi con la lettura di un giallo umoristico leggero ma di qualità.


DELLO STESSO AUTORE

La briscola in cinque

Il gioco delle tre carte 

Il re dei giochi

La carta più alta 

Il telefono senza fili

La battaglia navale 

A bocce ferme

Sei casi al BarLume 

Bolle di sapone

giovedì 14 marzo 2024

Tutta colpa dell'estate

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Tessa Bailey, "Tutta colpa dell'estate", edito da Always Publishing.

Protagonista è Piper Bellinger, una ragazza di ventotto anni che abita a Los Angeles e ama trascorrere il suo tempo libero a fare festa e a sperperare i soldi del patrigno, regista di fama mondiale.

Dopo l'ennesima bravata, quest'ultimo, stanco dei suoi eccessi, deciderà di tagliarle i fondi e di mandarla a vivere per qualche mese a Westport, una tranquilla cittadina di pescatori, dove un tempo viveva il vero padre, scomparso prematuramente in mare durante la caccia al granchio. 

Accompagnata dalla sorella Hannah, di carattere opposto al suo, Piper deciderà di rimettere in sesto un vecchio locale di proprietà della sua famiglia, con il solo scopo di convincere il patrigno ad accorciare il suo periodo di punizione.

Ma la giovane non ha fatto i conti con Brendan, un robusto e possente marinaio, che sconvolgerà da un giorno all'altro la sua esistenza. I due, infatti, sono molto diversi: se Piper adora il lusso e la mondanità, Brendan è solitario e amante della vita semplice e abitudinaria. Nonostante questo, però, dopo un inizio conflittuale, Piper e Brendan inizieranno a provare una forte attrazione e da quel momento nulla sarà più lo stesso per loro...

Tutto ciò metterà Piper di fronte a una scelta difficile: ritornare alla sua vita di influencer glamour a Los Angeles oppure rivalutare i propri valori e decidere di stabilirsi definitivamente a Westport?

Ovviamente, per trovare una risposta a questa domanda, vi rimando alla lettura del romanzo, che ho trovato una storia leggera, ma adatta per rilassarsi e trascorrere dei piacevoli momenti di relax.

Se il primo romanzo che avevo letto di quest'autrice non mi aveva pienamente convinta, con la lettura di questa storia (che non ero sicura di voler leggere) mi sono invece trovata più soddisfatta. Sebbene la trama sia molto semplice, ho empatizzato con i protagonisti e mi è piaciuto il processo di crescita che coinvolge non solo Piper, ma anche Brendan, alle prese con un trauma del passato che non ha ancora del tutto elaborato. Anche il riavvicinamento tra Piper e la figura del padre è stato piacevole da leggere. Le scene passionali tra i due, a mio parere, in certi punti sono un po' troppo esplicite ma fortunatamente non eccessivamente prolisse.

Nel complesso, quindi, la lettura di questo romanzo si è rivelata una lettura piacevole e la consiglio soprattutto a chi abbia voglia di una storia d'evasione e scacciapensieri, con il trope "Grumpy / Sunshine". 

Vi anticipo che è uscito anche un libro dedicato alla sorella Hannah, che ho già messo in wish list per quando avrò voglia di "ritornare" a Westport!

 

DELLA STESSA AUTRICE

My killer vacation 

giovedì 29 febbraio 2024

L'amore fa miracoli

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Sveva Casati Modignani, "L'amore fa miracoli", edito da Sperling & Kupfer.

Trattasi del terzo romanzo incentrato sulle vicende (soprattutto sentimentali) di quattro amiche milanesi: Andreina, Maria Sole, Gloria e Carlotta.

In questo nuovo capitolo della serie, Andreina porterà avanti la sua gravidanza ancora una volta senza renderne partecipe Bill, di cui è stata l'amante. Ma il suo amore americano non tarderà a sorprenderla con una notizia sconvolgente, che rimetterà in discussione tutte le certezze della donna.

Maria Sole, invece, proverà a costruire quella vita amorosa di cui non ha mai goduto grazie all'amore per l'amico di infanzia e, nello stesso tempo, proverà a ricucire i rapporti con la madre e la suocera, oltre che a essere una buona madre per il piccolo Michele, il cui padre Mariano vive con il compagno, dopo aver resa pubblica la propria omosessualità.

La più combattuta del gruppo sarà invece la quarantenne Gloria: da sempre compagna del dolce e rassicurante Sergio, dopo che per una serie di circostanze si ritroverà di nuovo a contatto con il medico che ha salvato suo padre, deciderà di intraprendere una relazione parallela con lui, relegando in un angolo della mente le possibili conseguenze del suo gesto.

Infine, Carlotta si vedrà assegnare un ruolo sempre più preponderante nell'ufficio legale in cui lavora, dopo la scomparsa del socio anziano e, nello stesso tempo, proseguirà la sua relazione con Gianni. Ma sulla loro felicità aleggerà un'ombra cupa, quella della sua ex moglie vendicativa e rancorosa.

Attraverso i vari capitoli, il lettore si ritroverà quindi coinvolto nella vita di queste quattro donne dell'alta borghesia milanese, vivendo assieme a loro gioie e dolori. In particolare, in questo libro, alle storie delle quattro protagoniste, ambientate nel 2020, s'intrecceranno le vicende legate a uno degli eventi più drammatici degli ultimi anni: la pandemia di Covid, che segnerà inesorabilmente anche la vita delle quattro amiche.

Se il primo libro era più incentrato su Andreina e il secondo su Maria Sole, questo terzo volume approfondisce maggiormente le vicende di Gloria, prendendo in considerazione anche la sua giovinezza attraverso alcuni flash back che ci aiutano a comprendere di più le ragioni di certe sue scelte sentimentali.

Personalmente, devo ammettere che Gloria non è un personaggio con cui sono entrata particolarmente in empatia (la mia preferita tra le quattro è Maria Sole), non condividendo la maggior parte delle sue scelte, ma sono comunque curiosa di capire come si evolverà la sua vita (grazie anche allo stile semplice ma curato dell'autrice),così come quella di Andreina, Maria Sole e Carlotta, della quale penso sarà dedicato il prossimo e ultimo libro della serie.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Dieci e lode 

Festa di famiglia

Segreti e ipocrisie 

giovedì 22 febbraio 2024

La villa delle stoffe

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La villa delle stoffe", scritto da Anne Jacobs ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una serie composta da sei volumi, che ha per protagonista la diciottenne Marie e tutti gli abitanti che gravitano attorno a una ricca dimora di Augusta, in Germania.

Marie è un'orfana, che nel 1913 riesce a ottenere un impiego nell'imponente "Villa delle stoffe", il cui capofamiglia, il signor Melzer, gestisce un'azienda di tessuti situata poco distante dall'abitazione.

La giovane diventerà la sguattera della cuoca della villa e la sua vita inizierà così a gravitare attorno alla quotidianità vissuta dalla servità, ma ben presto la più giovane dei tre figli del signor Melzer, l'artista anticonformista Katharina, stringerà un forte legame con lei, invitandola a posare per i suoi dipinti e incentivandola a coltivare il suo talento di artista. Perchè anche Marie, ben presto, dimostrerà di avere un talento spiccato per l'arte e, soprattutto, per la creazione di vestiti, del quale approfitterà anche l'altra sorella, Elizabeth.

Nonostante le reticenze dei genitori, Katharina promuoverà Marie da sguattera a dama di compagnia e nello stesso tempo la nostra protagonista si renderà conto di provare dei sentimenti verso Paul, il figlio maggiore, il quale parrebbe ricambiare i suoi sentimenti...

Ma la giovane Marie è una ragazza concreta e determinata e, con la ferma intenzione di soffocare i suoi sentimenti per Paul a causa della differenza di ceto sociale, cercherà di dedicarsi a qualcosa di molto più importante, ovvero scoprire i segreti che si celano dietro alla morte dei suoi genitori che, indagine dopo indagine, la porteranno a focalizzarsi sull'enigmatica figura del signor Melzer.

Dalle mie parole potete dunque comprendere come questo primo capitolo della serie, oltre a presentarci i personaggi principali, introduca diversi filoni narrativi, tanto da essere considerato non solo il primo libro di una saga familiare, ma anche un romanzo corale.

E' stato molto interessante immergersi nella vita di questa famiglia e seguirne le vicende, sia dal punto di vista dei padroni sia da quello della servitù. Ciò mi ha fatto rivivere le stesse atmosfere di una serie vista e apprezzata qualche anno fa: "Downton Abbey".

Sebbene a tratti abbia trovato la narrazione un po' lenta, a causa di un eccesso di descrizioni, lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole e, anche se le pagine del libro sono numerose, si legge in breve tempo. 

Secondo il mio gusto personale, avrei preferito un maggiore approfondimento sull'evoluzione del rapporto tra Marie e Paul ma, a parte questo, ho davvero apprezzato questa storia e sono molto curiosa di sapere come si evolveranno le vite di tutti i personaggi nel secondo volume, che leggerò di sicuro a breve.

Un romanzo, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti delle saghe familiari, ma anche a tutti coloro che cercano una storia corale le cui vicende dei protagonisti s'intrecciano tra loro, ma anche con ciò che accade nel mondo esterno.

giovedì 15 febbraio 2024

L'incredibile storia della centenaria che salvò il Natale

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Ali McNamara, "L'incredibile storia della centenaria che salvò il Natale", edito da Newton Compton.

La storia è ambientata a Londra e ha per protagonista Ella, una ragazza che sta passando dei giorni molto difficili: ha appena perso il fidanzato, il lavoro e la casa nello stesso momento, proprio sotto le feste di Natale, un periodo che già di per sè non ha mai amato.

Mentre la sua mente è funestata da brutti pensieri, un uomo misterioso le porge un giornale, sul quale svetta un annuncio di lavoro molto particolare: un'anziana, infatti, sta cercando una persona che scriva le sue memorie ed è disposta a ospitarla nella sua casa. In cambio, però, deve amare il Natale.

Sebbene Ella non si riconosca nell'ultimo requisito, decide comunque di presentarsi e, con sua grande gioia, riuscirà a ottenere il posto. Da quel momento in poi, la nostra protagonista si ritroverà a vivere un'esperienza molto particolare: l'anziana, di nome Estelle, aiutata dalla sua amica e aiutante Angela, è una persona molto particolare e, giorno dopo giorno, racconterà a Elle aneddoti legati alla sua storia familiare in un modo davvero inusuale.

Elle si troverà così coinvolta in un'esperienza magica, ma non sarà da sola: Estelle, infatti, possiede anche l'abitazione di fianco alla sua, che ha dato in affitto a un giovane avvocato molto dolce e affascinante, un ragazzo che potrebbe essere legato alle sue storie più di quanto si potrebbe pensare... Ma anche Elle si ritroverà coinvolta negli straordinari racconti di Estelle...

Come sa chi legge il mio blog, amo molto questa autrice e, anno dopo anno, ho letto tutte le sue pubblicazioni. Generalmente i suoi romanzi escono in estate, essendo ambientati nel periodo delle vacanze, questa voltà però la scrittrice ha voluto sorprendere i suoi lettori con un romanzo natalizio, che ho letto con molto piacere e curiosità.

Una costante dei suoi libri è l'uso del paranormale e, sebbene non sia propriamente una fan di questo espediente, trovo che nei suoi romanzi sia sempre più o meno ben amalgamato e e utilizzato sempre con un risvolto originale. In questa sua ultima storia è davvero preponderante, molto di più rispetto agli altri suoi libri, ma tutto ciò non mi ha per nulla disturbata, anzi, mi sono lasciata trasportare dalla bellezza di quella che è a tutti gli effetti una "favola natalizia", per nulla banale e dai risvolti inaspettati.

Le storie degli antenati di Estelle sono molto interessanti, anche se a volte ho trovato eccessivamente ridondanti le descrizioni della struttura della grande casa di Estelle nel corso degli anni, e ho davvero apprezzato il modo attraverso il quale l'autrice ha legato i personaggi del presente con quelli del passato.

Essendo una storia ambientata a Natale, è ricca di buoni sentimenti, ma l'originalità delle vicende trattate la rende distinguibile dalle altre pubblicazioni con lo stessa tema e per questo mi sento di consigliarvela, sia come lettura da fare nel periodo in cui è ambientata, sia negli altri mesi, per rivivere anche solo con la fantasia la magia delle Feste.


DELLA STESSA AUTRICE:

Colazione a Notting Hill 

Il piccolo negozio di fiori in riva al mare 

Colazione in riva al mare 

L'estate delle coincidenze 

Un'estate indimenticabile 

Appuntamento in riva al mare 

Il piccolo negozio del lieto fine 

Un vicino di casa molto speciale 

Come un fulmine a ciel sereno

martedì 6 febbraio 2024

Che cosa vi siete persi

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al libro di Gerry Scotti, "Che cosa vi siete persi", edito da Rizzoli.

In questo breve volume, a metà tra il saggio e l'autobiografia, il celebre conduttore televisivo ripercorre il suo passato attraverso alcuni capitoli tematici, che hanno come filo conduttore oggetti e abitudini che oggigiorno sono, quasi o del tutto, scomparsi.

Per esempio, il primo capitolo è dedicato all'avvento della televisione e a come il ritrovarsi tutti insieme a gurdare una trasmissione fosse considerato un vero e proprio evento sociale, mentre le pagine successive riguardano altri argomenti, come le merendine dell'epoca, la maggior popolarità dei giornali, i primi telefoni (rigorosamente con il filo), le sostanze per far frizzare l'acqua, le pubblicità dell'epoca, le giostre, le cartoline...

Questi sono solo alcuni degli argomenti trattati, i quali vengono affrontati dall'autore associando a essi ricordi ed esperienze della propria vita, iniziata nella campagna pavese e proseguita nella metropoli milanese. 

Il lettore, quindi, oltre a ricordare o a scoprire le abitudini degli anni passati (ci troviamo nella seconda metà del Novecento) potrà immergersi nei ricordi propri dell'autore, del quale ho deciso di leggere questo breve libro in quanto curiosa di conoscerlo anche nelle vesti di scrittore. E, a libro concluso, posso ritenermi soddisfatta di aver letto questa pubblicazione, così tanto diversa dal mio solito genere di letture. 

Ho sempre amato i quiz condotti da Gerry Scotti tanto che, non appena maggiorenne, avevo pure fatto domanda per partecipare a "Chi vuol essere milionario?", anche se poi non ero mai stata ricontattata. Inoltre, in un tema delle scuole medie che aveva come traccia proprio quella di scrivere una lettera a un personaggio della televisione, avevo scelto proprio lui: non ricordo molto quello che avevo scritto, dati i numerosi anni trascorsi, anche se mi pare di ricordare di aver lodato la sua autoironia e la garbatezza delle sue trasmissioni così, quando qualche mese fa ho scoperto che aveva pubblicato un libro, sono rimasta subito incuriosita, tanto da aggiungerlo in wish list.

Leggere questo libro mi ha permesso di apprendere alcuni usi che non hanno caratterizzato la mia infanzia, ma dei quali magari avevo già sentito parlare dai miei genitori o da qualche parente, oppure di fare un viaggio in alcuni ricordi del mio passato di bambina degli anni Novanta (ebbene sì, anche ai miei tempi c'erano le cabine telefoniche, l'abitudine di spedire le cartoline e i giochi in cortile, per esempio).

Dalle sue parole, capitolo dopo capitolo, traspare il ritratto di una società molto più semplice di quella odierna, con più valori e meno voglia di apparire, ma non per questo la narrazione risulta eccessivamente nostalgica o stucchevole. Il lessico è semplice e molto scorrevole e per questo è una lettura molto agevole per tutte le fasce d'età. 

E proprio per questo la consiglio un po' a tutti: agli adulti, perchè in questo modo potranno rivivere scorci della loro giovinezza, e ai ragazzi, che potranno immedesimarsi nella vita dei loro genitori e nonni, scoprendo così curiosità molto carine e interessanti.

martedì 30 gennaio 2024

Il gatto che credeva nell'amore

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Rachel Wells, "Il gatto che credeva nell'amore", edito da Garzanti.

Trattasi dell'ottavo libro della serie incentrata sul dolcissimo gatto Alfie e sulle vicende dei suoi padroni umani e amici felini.

Anche in questo nuovo capitolo della serie, nonostante gli anni comincino a farsi sentire, Alfie sarà impegnato su più fronti: purtroppo dovrà soffrire per il trasferimento della famiglia di Matt, Polly, dei loro due bambini e del carlino Cetriolino. Matt, infatti, ha cambiato lavoro e perciò hanno dovuto lasciare Edgar Road, sebbene con il dispiacere di tutti.

Inoltre, l'anziano Harold si trova in una casa di riposo dopo alcuni gravi problemi di salute e ai gatti non è permesso andare a trovarlo.

A mitigare i dispiaceri di Alfie, però, ci penseranno i suoi "nipotini", i gattini che George ha avuto da Hana: Tigre, Natale e Holly sono tre micetti vivaci e combinaguai, che amano passare il tempo arrampicandosi sugli alberi, andando a caccia di insetti e giocando a nascondino.

Per provare a gestirli meglio, Alfie, che in fatto di idee non è secondo a nessuno, deciderà di improvvisarsi maestro e di fondare una scuola per gattini, al fine di renderli più responsabili e trasmettere loro tutta la sua abilità di "gatto dei portoni": chissà che non sia finalmente giunto il momento di delegare un po' di responsabilità e di cominciare a godersi un periodo di pensione, allo stesso modo degli umani...

Gestire i tre micetti, però, non sarà per nulla un'impresa facile, tanto più che il gruppo di felini si troverà ben presto coinvolto in un mistero per il quale potrebbe proprio essere necessario il loro intervento: nella casa vuota di Matt e Polly, infatti, pare si sia rifugiato qualcuno o meglio, qualcuna...

Ancora una volta Rachel Wells, ci riporta a Edgar Road, in compagnia di tutti gli abitanti (felini, adulti e bambini) che il lettore ha imparato a conoscere e ad amare libro dopo libro. Anche se con gli anni la storia ha perso il suo carattere di romanzo corale per avvicinarsi maggiormente alla favola, non riesco a non apprezzare la lettura di questi libri che, con la loro dolcezza, accompagnano il lettore in un mondo pieno di buoni sentimenti, in cui l'amore e la solidarietà accompagnano le vicende e le scelte dei vari personaggi.

Un romanzo, quindi, che mi sento di promuovere al pari degli altri, con l'invito a recuperarlo nel caso in cui anche voi abbiate letto e apprezzato i precedenti episodi. Se invece non lo conoscete, vi consiglio, ovviamente, di cominciare dal primo libro. Se come me adorate i gatti, sono sicura che ne verrete conquistati!


DELLA STESSA AUTRICE:

Il gatto che aggiustava i cuori

Il gatto che insegnava a essere felici 

Il gatto che regalava il buonumore

Il gatto che donava allegria 

Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici

Il gatto che amava la gentilezza 

Il gatto che riportava il sorriso