martedì 29 agosto 2023

Mansfield Park

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al classico di Jane Austen, "Mansfield Park", che ho letto nell'edizione Feltrinelli.

Il titolo fa riferimento alla tenuta di proprietà di Sir Thomas e Lady Bentram, i quali hanno quattro figli: due maschi (Tom ed Edmund) e due femmine (Maria e Julia). Lady Bentram ha due sorelle, delle quali una ha sposato un uomo molto povero, che non garantisce a lei e ai suoi numerosi bambini una vita particolarmente dignitosa. Per questo, Sir Thomas e Lady Bentram decidono di accogliere nella loro casa la nipote Fanny e di farla crescere con i loro figli.

Fanny è una ragazza molto timida e silenziosa, che tiene molto ad assumere comportamenti virtuosi e a disprezzare il mal costume, a differenza delle cugine Maria e Julia, sciocche e frivole. 

Inizialmente farà fatica ad adattarsi a questo repentino cambio di vita, l'unico legame che manterrà con la sua famiglia d'origine sarà quello con il fratello William, mentre solo con il cugino Edmund stringerà un'amicizia che si farà sempre più solida. Per gli altri componenti della famiglia invece rimarrà sullo sfondo. 

Poi, però, dopo una serie di vicissitudini, i padroni di casa si renderanno conto che, nonostante la sua debole costituzione fisica e i suoi silenzi, con un'acutezza diversa da quella di chi le sta intorno, riesce a comprendere la vera natura della persone e a mantenersi sempre corretta e fedele ai propri valori.

Ciò verrà notato soprattutto quando la giovane si opporrà a una rappresentazione teatrale organizzata da alcuni amici dei suoi cugini e quando uno di questi cercherà in tutti i modi di convincerla a sposarlo. Ma anche quando la sorella di lui stringerà un rapporto un po' troppo amichevole con Edmund...

In questi ultimi mesi sto recuperando tutti i romanzi di Jane Austen e, ancora una volta, posso ritenermi soddisfatta della lettura di questo romanzo che, nonostante la sua lunghezza, mi ha coinvolta e incuriosita dall'inizio alla fine, sebbene debba ammettere che, tra tutti quelli letti finora, è quello con cui ho simpatizzato di meno con la protagonista, che a tratti ho trovato troppo piatta a livello di personalità, tanto da risultare quasi irritante.

Fanny è un personaggio che non evolve pagina dopo pagina: non compie mai un errore o un passo falso, non impara dai suoi sbagli. Ci viene presentata perfetta e così rimane per tutta la storia. La sua personalità è in netto contrasto con tutti gli altri personaggi, soprattutto con quella dei cugini e delle zie, ma proprio questi ultimi, con le loro imperfezioni, risultano magari non troppo simpatici, ma di certo più umani. 

Questi ultimi più volte trattano Fanny con sufficienza, relegandola in un angolo e usandola a proprio piacimento, ma la giovane non rivendica mai i propri diritti: dal suo personaggio emerge quindi una passività che, come anticipato, a tratti arriva addirittura a irritare il lettore. Perchè essere buoni non significa accettare passivamente ogni cattiveria, velata o meno, di chi ci sta intorno...

Questo è, a mio parere, il difetto più grande di questo romanzo che, comunque, si fa leggere con piacere, anche perchè incuriosisce con tutte le dinamiche che intercorrono tra i vari personaggi, le quali sono il punto centrale di tutta la trama e ciò che più incuriosisce il lettore.

Consiglio perciò questa storia, non solo agli amanti dell'autrice, ma anche a chi abbia voglia di leggere una storia incentrata non tanto sul dinamismo di ciò che vi viene raccontato, quanto sulle relazioni che si sviluppano tra i personaggi, tenendo conto, però, che quella che viene designata come la protagonista della vicenda non è purtroppo agli stessi livelli delle altre eroine austeniane.


DELLA STESSA AUTRICE:

Emma

Persuasione 

Ragione e sentimento

mercoledì 2 agosto 2023

Sotto le guglie, dentro i cortili

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata a "Sotto le guglie, dentro i cortili", scritto da Angelo Mazzone ed edito da Mondadori.

Trattasi di una guida sulla città di Milano, ma non nel senso stretto del termine. Nel libro, infatti, suddiviso in undici capitoli, il lettore potrà apprendere notizie e curiosità sui luoghi milanesi che, a parte il Duomo, non sono generalmente inseriti nei classici circuiti turistici: il tutto inframmezzato da quiz, indovinelli e giochi relativi ai vari argomenti esposti.

Si potranno quindi conoscere le meraviglie nascoste della Stazione Centrale, i tesori conservati nella Biblioteca Ambrosiana, curiosità che legano Milano alla poetessa Alda Merini, i circuiti delle Case Museo e tanti altri luoghi che incuriosiranno anche chi crede di conoscere bene questa città la quale, come scrive anche l'autore, riportando il discorso di un conoscente, "non ama esibire a prima vista le proprie bellezze".

Probabilmente chi legge il mio blog potrà stupirsi di trovare la recensione di un libro di un genere diverso dalla classica narrativa ma, seguendo e apprezzando da un po' di anni le pagine Facebook e Instragram di "Milano Segreta", curate con passione dallo stesso autore, ero molto curiosa di leggere questa pubblicazione, che ho trovato davvero appassionante e ricca di aneddoti storico-artistici, i quali sono esposti con un linguaggio semplice ma accattivante e corredato da una bella grafica, che aiuta a rendere l'esposizione meno didascalica e quindi più piacevole e fruibile. Carina anche l'idea di inserire approfondimenti digitali tramite QR.

Abitando in provincia di Milano e avendo frequentato assiduamente la città durante gli anni universitari, posso affermare di conoscere e di aver visitato diversi posti che vi sono menzionati, ma grazie alla lettura di questo libro ho avuto anche la possibilità di conoscere luoghi che non ho ancora visto e che in futuro mi piacerebbe visitare.

Dalle mie parole potete quindi comprendere come questa lettura (che, nonostante il genere, ho letto pagina per pagina come se fosse un romanzo) mi sia molto piaciuta e per questo mi sento di consigliarla non solo a chi, come me, abitando vicino, cerca nuovi spunti per continuare a esplorare questa città, ma anche a tutti coloro che, magari con l'intenzione di un viaggio futuro, vogliono allargare il loro itinerario inserendo luoghi di certo non molto conosciuti ma non per questo meno affascinanti.