lunedì 27 agosto 2018

Fiabe & Curiosità: Pollicino

Cari lettori, ritorna oggi la mia rubrica mensile dedicata alle origini e alle curiosità sulle fiabe più famose: questo mese ho scelto di parlarvi della storia di Pollicino.





Per chi non conoscesse o non ricordasse bene la trama, la storia ha per protagonista un bambino, Pollicino appunto, che assieme ai sei fratelli viene abbandonato dai genitori per carenza di cibo. Giunti presso la casa di un orco, il loro destino sembra già segnato, perchè il mostro decide che saranno il suo prossimo pasto. Venuto a sapere che l'orco ha sette figlie, di notte, con grande astuzia, Pollicino riuscirà a rubare le loro coroncine, per metterne ognuna sulla sua testa e su quella dei fratelli. L'orco così, caduto nel tranello del bambino, mangerà le figlie al suo posto e a quello dei fratelli. In seguito, scoperto l'inganno, l'orco lo inseguirà con i magici stivali dalle sette leghe, ma Pollicino riuscirà a rubargliegli e, con un inganno, a sottrargli dei soldi, che gli serviranno per poter ricongiungersi alla sua famiglia senza più problemi di tipo economico anche perchè, grazie agli stivali magici, comincerà a collaborare con i re, che gli affideranno delle missioni.

Le origini di questa fiaba, analogalmente a quella di Hansel e Gretel, affondano le proprie radici nel tema delle grandi carestie, in voga già nel Medioevo. La versione scritta più antica risale a Perrault, che inserì la favola (Le petit Poucet) nei "Racconti di mamma oca" del 1697. Nella tradizione tedesca e nordica, secondo gli scritti dei fratelli Grimm, Pollicino viene ritratto come un bimbetto molto sveglio, che riesce a cavarsela nelle situazioni più disparate grazie alla sua astuzia. 

Ritornando alla favola, vari critici hanno notato come il punto di maggior interesse stia nel superamento di quella che Freud chiama "fase orale": a differenza dell'orco, delle sue figlie e dei suoi fratellini, Pollicino è l'unico a risolvere la terribile situazione in cui si trova perchè è l'unico che rinuncia a mangiare per concentrarsi sull'uso della propria intelligenza. 

Nella fiaba sono anche presenti alcuni riferimenti mitologici: i sassolini prima e le briciole di pane poi, che il protagonista utilizza per riuscire a tornare nella casa della sua famiglia, ricordano il celebre filo di Arianna; mentre lo scontro tra l'orco e Pollicino sembra avere delle somiglianze con la storia di Davide e del gigante Golia. La ricorrenza del numero sette, inoltre, non è casuale, dato che nei tempi antichi questo numero aveva un valore magico (basti pensare anche ai sette colli e ai sette re di Roma).

Infine, la storia di Pollicino affronta un argomento da sempre molto attuale e denso di discussioni: quello dell'infanzia violata.

Fonti:




6 commenti:

  1. Sai che non ricordavo la vicenda di Pollicino?
    Eppure leggo spesso favole e fiabe classiche a Lorenzo, ma questa non è presente in nessuno dei miei libri.
    Adesso gliela racconterò.
    Grazie di avermela rinfrescata. :*

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    1. Da piccola me la raccontavano, anche se non era tra le mie storie preferite, forse era più in voga negli anni '90 rispetto a oggi...

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  2. Adoro le fiabe e anch’io ho una rubrica sulla favola-fiaba, c’è così tanto da sapere sul mondo delle fiabe. Bel post. Buona serata.
    sinforosa

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    1. Il mondo della fiabe è molto vasto, e molto spesso le curiosità sono rivolte più a un pubblico adulto!

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  3. Non ricordavo bene questa fiaba, per cui grazie, come sempre, per le delucidazioni!

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    1. Grazie a te, Fedy, negli anni '90 era abbastanza in voga, forse ora la sua popolarità è stata superata da altre storie ;-)

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