giovedì 27 giugno 2024

Le otto montagne

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Paolo Cognetti, "Le otto montagne", edito da Einaudi.

La storia è divisa in tre parti, che hanno come filo conduttore l'amicizia tra Pietro e Bruno, alla quale fa da sfondo l'immenso amore per la montagna.

Pietro è un ragazzino introverso e solitario: i suoi genitori si sono prima innamorati e poi sposati nelle loro amate montagne venete, per poi trasferirsi a Milano per lavorare, la madre in un consultorio e il padre in una fabbrica. I due, però, non rinunceranno mai all'amore per i monti e decideranno di trascorrere ogni loro vacanza a Grana, una località montana situata in Valle d'Aosta.

Lì Pietro si divertirà a passeggiare con la madre e a scalare con il padre, assorbendo e facendo sua la loro passione per quei luoghi, ma sarà lo speciale rapporto che lo legherà a Bruno a fargli dare il via a un'amicizia chelo accompagnerà nel corso della vita.

Bruno è un ragazzino di montagna che si dedica al pascolo delle mucche e che in certi periodi dell'anno raggiunge i cugini all'alpeggio. La sua famiglia non sembra propensa a favorire la sua istruzione e il giovane si sente talmente legato a quei luoghi da considerarli come un'estensione della sua anima.

Attraverso l'avvicendarsi degli anni, Pietro e Bruno si troveranno a crescere e a seguire il loro percorso di vita, perdendosi di vista per poi ritrovarsi, ma l'amore per la montagna e il loro rapporto speciale, pur subendo delle inevitabili trasformazioni, parrà sempre rinnovarsi. Ma la vita e le scelte compiute non sempre ci portano a ciò che desideriamo e, a un certo punto, i due protagonisti si troveranno ad affrontare alcuni eventi che segneranno per sempre le loro vite...

Era da anni che questo romanzo stazionava dalla mia wish list e, finalmente, mi sono decisa a recuperare questa storia. Pur essendo più un'amante del mare che della montagna, mi è piaciuto immergermi nei luoghi descritti e, pagina dopo pagina, osservare l'evolversi delle vite sia di Pietro sia di Bruno dei quali, pur non condividendo certe scelte, ho apprezzato il loro essere imperfetti ma, nello stesso tempo, fedeli al loro modo di essere, ai loro valori e alle loro credenze, nonostante gli alti e bassi della vita. 

Ho inoltre apprezzato la sfumatura filosofica della narrazione, il cui punto cardine è la cosiddetta leggenda de "Le otto montagne", la quale si riflette nelle due vite dei protagonisti. 

Anche lo stile, semplice ma nello stesso tempo profondo ed evocativo, contribuisce a coinvolgere il lettore. Per questo, sono già molto curiosa di vedere anche al trasposizione cinemaografica tratta da questo libro che, ricordo, ha anche vinto il premio Strega.

Anche se con qualche anno di ritardo, quindi, se non lo avete già fatto, vi consiglio la lettura di questo romanzo, che saprà trasportarvi in un mondo semplice ma affascinante, capace di coinvolgervi ma anche di farvi riflettere.

lunedì 17 giugno 2024

Lo spezzacuori

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata a "Lo spezzacuori" di Felicia Kingsley, edito da Newton Compton.

Trattasi del prequel del romanzo "Due cuori in affitto": Blake, scrittore di bestseller, con il suo stile di vita disordinato e poco organizzato, fa impazzire non poco coloro che collaborano alla pubblicazione dei suoi romanzi e così l'editore lo obbligherà a fare delle sedute di psicoterapia per imparare a essere più disciplinato. 

Così, seppur di malavoglia, il nostro protagonista inizierà a frequentare lo studio del Dott. Zuckermann e, seduta dopo seduta, confessione dopo confessione, il lettore potrà conoscere alcuni particolari aspetti della sua vita amorosa, come il suo primo bacio, la prima volta che ha fatto l'amore con una ragazza, il suo primo "ti amo", la storia legata ai suoi due matrimoni, fino al suo incontro con Summer...

Dopo "Due cuori in affitto" e "Innamorati pazzi", l'autrice ci trasporta ancora una volta all'interno del mondo di Blake e Summer: ho letto tutti i romanzi di questa scrittrice e, pur non essendo questi i libri che di lei ho preferito di più, ho deciso di leggere questo prequel perchè trovo che le sue storie siano sempre molto leggere e piacevoli, scritte con uno stile vivace e dai dialoghi brillanti. 

Anche in questo breve romanzo ho ritrovato le caratteristiche che più apprezzo nel suo stile di scrittura e per questo consiglio la lettura di questa storia a chi ha già letto e gradito i romanzi della Kingsley, ma pure a chi abbia letto anche solamente "Due cuori in affitto" e abbia voglia di ritrovare e conoscere meglio il passato di Blake, raccontato senza filtri e con assoluta sincerità. 

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Due cuori in affitto

Appuntamento in terrazzo (novella) 

La verità è che non ti odio abbastanza 

Prima regola: non innamorarsi 

Una Cenerentola a Manhattan 

Stronze si nasce 

Bugiarde si diventa 

Matrimonio di convenienza 

Non è un paese per single 

Il mio regalo inaspettato (novella) 

Ti aspetto a Central Park 

Innamorati pazzi 

Una ragazza d'altri tempi 

lunedì 10 giugno 2024

La ballata dei padri infedeli

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Rosa Teruzzi "La ballata dei padri infedeli", edito da Sonzogno.

Trattasi dell'ultimo capitolo della serie de "Le Miss Marple del Giambellino": in questo nuovo episodio, quindi, il lettore potrà ritrovare Libera e Iole che, assieme alla giornalista Irene, si divertiranno a risolvere i casi più particolari e curiosi di cronaca nera.

Anche in questo libro, Libera e Iole saranno più determinate che mai nel voler ritrovare Diego Capistrano, alias il Gatto con gli stivali, ricercato latitante ed ex fiamma di Iole, che potrebbe essere nientemeno che il padre di Libera.

La ricerca di Diego, però, il quale parrebbe essere ritornato a Milano, s'intreccerà con la scomparsa di un tunisino e la morte di un suo connazionale, i cui casi parrebbero legati da un unico filo conduttore, ovvero una rissa scoppiata in un bar tra un gruppo di nordafricani e alcuni peruviani.

Il caso vuole che il figlio del tunisino scomparso sia Gianni, un ragazzino che è una sorta di figlioccio per Diego, in quanto abitante nello stesso palazzo in cui viveva la madre del Gatto, e per questo le indagini delle tre donne porteranno loro ad avvicinarsi, anche involontariamente, a Diego, determinato più che mai ad aiutare il ragazzino a far luce sulla scomparsa del padre.

Riusciranno Libera e Iole a sfruttare l'occasione per parlare faccia a faccia con Diego? E come reagirà quest'ultimo alla notizia che (forse) potrebbe essere il padre di Libera?

Tra le indagini legate alla scomparsa del padre di Gianni e quelle, più personali, legate a Capistrano, le tre donne non avranno di certo da annoiarsi e a farne le spese sarà la già complicata vita sentimentale di Libera: la donna infatti ha trascorso delle magnifiche giornate di vacanza con Gabriele... ma perchè non riesce a confidarsi con lui e, durante le sue indagini, non disdegna la compagnia di Furio?

Sono anni ormai che, in questo periodo, trascorro qualche giorno in compagnia di Libera, Iole e di tutti i personaggi che popolano questa serie davvero deliziosa ai quali, libro dopo libro, mi sono progressivamente affezionata.

Anche in questo nuovo episodio sono presenti tutti gli elementi capaci di conquistare l'attenzione e la simpatia del lettore, come un giallo ben congegnato e dei personaggi la cui vita privata non mancherà d'incuriosire, suscitando anche empatia nel lettore.

Lo stile dell'autrice è sempre semplice, scorrevole e curato, con un buon equilibrio tra ironia e riflessione, eventi e analisi psicologiche dei protagonisti. 

Il finale del libro lascia presagire che la serie non è conclusa e che ci saranno altri episodi: ciò mi lascia molto contenta e sono già curiosa di sapere come continueranno le indagini, personali e non, di Libera, Iole e Irene. 


DELLA STESSA AUTRICE:

La sposa scomparsa

La fioraia del Giambellino 

Non si uccide per amore

Ultimo tango all'ortica 

La memoria del lago

Ombre sul Naviglio 

Gli amanti di Brera

Il valzer dei traditori 

giovedì 6 giugno 2024

Una festa in nero

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Alice Basso, "Una festa in nero", edito da Garzanti.

Trattasi del quinto e ultimo volume della serie giallo/storica con protagonista la dattilografa Anita Bo.

In questo libro, che sancisce la conclusione della serie, il lettore potrà ritrovare la nostra protagonista alle prese con quanto accaduto tra lei e Sebastiano nell'episodio precedente: i due giovani, sebbene siano fidanzati con altre persone, non sono stati capaci di ignorare i sentimenti che provano l'uno per l'altra e, anche se di nascosto, cercheranno in tutti i modi di ritagliarsi dei momenti di intimità. 

Peccato, però, che il periodo storico e sociale in cui vivono (siamo nel 1935) non lasci spazio ad alcuna forma di libertà, tanto che Sebastiano si ritroverà ben presto suo malgrado coinvolto in un affare dai risvolti drammatici, le cui conseguenze potrebbero danneggiare seriamente alcune tra le persone alle quali è più affezionato, come Candida, insegnante di dattilografia e amica di Anita, e il suo migliore amico Julian. 

Cosa fare allora per preservare sia la propria incolumità sia quella dei suoi amici?

Anita, che negli ultimi mesi ha avuto modo di crescere e di maturare al fianco di Sebastiano, non è più quella giovane capace di credere che solo la bellezza apra le porte del successo e della realizzazione personale, e per questo userà tutta la sua astuzia per aiutare l'uomo di cui si è veramente innamorata a trovare una soluzione, a ogni costo...

Era dal 2020, anno in cui è uscito il primo volume, che mi interrogavo su come l'autrice avrebbe concluso questa serie che mi aveva già conquistata, sia per lo stile sia per i personaggi sia per la precisa rievocazione storica, e ora tutte le mie curiosità sono state soddisfatte.  

Chi segue il mio blog, sa quanto amo le trame e la penna di quest'autrice, della quale nel 2017 avevo curato una presentazione nella biblioteca del mio paese e, sebbene abbia apprezzato tutti i suoi romanzi, in questo ultimo libro, a mio parere, è riuscita a superarsi.

L'intreccio mi è piaciuto tantissimo tanto che pur, volendo godermi la lettura con calma, non vedevo l'ora di trovare qualche momento libero per proseguire con la lettura. Senza fare spoiler, ho amato tantissimo il finale che ha riservato ai suoi personaggi, che ho trovato estremamente reale, in linea con il temperamento della sua protagonista che, pagina dopo pagina e libro dopo libro, ha saputo crescere, maturare e diventare una donna molto matura, intelligente ed empatica. 

Se da una parte mi dispiace che questa serie sia conclusa (penso proprio che mi mancheranno tutti i suoi personaggi, da quelli principali ai secondari), dall'altra sono davvero contenta di aver affrontato la lettura di questi libri, che consiglio vivamente a tutti, perchè in essa potrete trovare un romanzo storico, ma anche d'amore, mistery e di avventura, il tutto raccontato con il personalissimo stile di un'autrice che, sono sicura, non farete fatica ad apprezzare.


DELLA STESSA AUTRICE:

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome

Scrivere è un mestiere pericoloso 

Non ditelo allo scrittore

La scrittrice del mistero 

La ghostwriter di Babbo Natale (novella)

Un caso speciale per la ghostwriter 

Il morso della vipera

Il grido della rosa 

Una stella senza luce

Le aquile della notte