Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Marco Malvaldi, "La morra cinese", edito da Sellerio.
In questo nuovo episodio, però, la vicenda si apre con animate discussioni di natura politica: dopo anni, infatti, la cittadina di Pineta ha cambiato tipologia di amministrazione ed è passata in mano alla destra. Se Ampelio e Pilade guardano con scetticismo ai nuovi venuti, Aldo e il Rimediotti sembrano avere un parere opposto e per questo le discussioni si faranno piuttosto animate.
Toccherà a Massimo, alla prese anche con la figlioletta Matilde, provare a riportare l'ordine, oltre che ad affrontare problematiche relative alla sua professione, che potrebbero costarle molto care in termini di denaro e che hanno come fulcro il rinnovo della concessione dello spazio esterno attorno al suo locale, che gli procurerà non pochi grattacapi.
Ben presto, però, anche un misterioso delitto renderà le loro giornate ancor più movimentate: proprio fuori dal palazzo comunale, infatti, verrà trovato morto un ragazzo, Stefano Mastromartino, che studiava lettere alla Normale di Pisa e che in quei giorni era impegnato in una ricerca basata sul carteggio tra alcuni intellettuali minori dell'Ottocento.
Per questo, anche il vicequestore Alice, compagna di Massimo, si troverà parecchio impegnata, tutta presa a indagare su più fronti: che rapporti c'erano tra il relatore della tesi e la vittima? Per caso Stefano aveva scoperto qualcosa d'importante in quel carteggio? E se sì, quale legame poteva avere quella scoperta con chi frequenta e lavora al Comune di Pineta?
Tra indagini e interrogatori, la pista di Alice (e anche quella dei vecchietti) parrà convergere verso un antico documento, che attesterebbe alcuni diritti civici riguardanti un terreno di proprietà comunale, ma i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo...
Ancora un volta, l'autore ci regala una storia leggera e divertente, ricca di umorismo toscano e con al centro un giallo dai risvolti interessanti e mai banali. Non sarà affatto complicato lasciarsi coinvolgere dalle discussioni dei vecchietti, seguire l'evolversi della vita privata di Massimo e di Alice nei panni di neogenitori e, nello stesso tempo, provare a capire quali misteri si celano dietro alla morte di quel giovane studente. Personalmente, ho molto apprezzato l'intreccio della vicenda gialla e, da laureata in ambito umanistico, non ho potuto non apprezzare gli spunti letterari che emergono dalla storia.
Un libro, quindi, che consiglio vivamente, soprattutto a chi ha già letto i precedenti volumi della serie, ma anche a chi abbia voglia di cimentarsi con la lettura di un giallo umoristico leggero ma di qualità.
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