martedì 30 aprile 2024

Le ragazze della villa delle stoffe

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Le ragazze della villa delle stoffe", scritto da Anne Jacobs ed edito da Giunti.

Trattasi del secondo volume della serie de "La villa delle stoffe", nel quale il lettore potrà ritrovare la protagonista Marie, ora moglie di Paul, primogenito della famiglia Melzer, e madre di due gemelli.

La giovane, che da sguattera ha scalato le gerarchie sociali fino a diventare la futura padrona di casa, è riuscita a inserirsi all'interno delle dinamiche familiari dei Melzer, fino a diventare collaboratrice del suocero nella gestione della fabbrica dei tessuti. 

La nostra protagonista, una volta scoperte le sue origini e i legami che queste avevano con la famiglia del marito, è riuscita a perdonare e ad andare avanti con la determinazione e il coraggio che l'hanno contraddistinta fin dalla prime pagine.

Ma un brutto spettro aleggerà ben presto su di lei e su tutto il popolo tedesco: la prima guerra mondiale. Paul sarà costretto ad arruolarsi e lo stesso faranno i mariti delle cognate Kitty ed Elisabeth. Inoltre, per aiutare i militari feriti, la famiglia Melzer deciderà di dedicare una parte della villa all'allestimento di un ospedale da campo, nel quale lavoreranno alacremente soprattutto Elisabeth e la cognata di Kitty, le quali affiancheranno medici e infermieri con grande energia. Marie, invece, proverà ad aiutare il suocero a salvare l'azienda, fortemente in difficoltà e preda del malcontento dei dipendenti.

Anche il personale di servizio si ritroverà coinvolto negli orrori della guerra: Humbert, dal temperamento dolce e sensibile, proverà a sopravvivere alla vita di trincea, mentre anche Auguste attenderà il ritorno del marito dal fronte. La giovane sguattera Hanna, invece, avrà modo di conoscere un giovane prigioniero di guerra di origine russa, e nulla per lei sarà più come prima...

Attraverso il dispiegarsi delle vicende dei vari protagonisti, che rende questo volume una sorta di romanzo corale come il primo, il lettore potrà conoscere gli avvenimenti degli abitanti della "Villa delle stoffe" dal 1916 al 1920. 

Come nel primo volume, la scrittrice è stata molto abile nel trasportare il lettore in quel mondo lontano, popolato da persone le cui vicende convolgono e incuriosiscono dalla prima all'ultima pagina. 

In questo nuovo capitolo troveremo una Marie più adulta e matura, ma anche Elisabeth subirà un percorso di crescita. Kitty, la più piccola della famiglia, inizialmente emotivamente più distaccata dalle vicende legate al conflitto, si ritroverà a subire un evento che sconvolgerà per sempre la sua vita. Interessanti anche le caratterizzazioni del personaggi secondari, dal personale di servizio alle nuove personalità che interagiranno con i Melzer, fino all'ultimo colpo di scena che mi ha subito fatto venir voglia di leggere il terzo volume della saga.

Un romanzo, quindi, che non può non essere letto da chi ha già letto e apprezzato il primo libro e che, personalmente, ho trovato anche migliore del precedente. Chissà se anche il terzo capitolo sarà alla stessa altezza... nell'attesa di scoprirlo vi invito alla lettura di questo libro!


DELLA STESSA AUTRICE

La villa delle stoffe

mercoledì 24 aprile 2024

La morte a Venezia. Tristano. Tonio Kroger

Cari lettori, oggi vi parlerò di una raccolta di racconti di Thomas Mann, "La morte a Venezia. Tristano. Tonio Kroger", che ho letto nell'edizione di Oscar Mondadori.

Nel primo racconto, "La morte a Venezia", protagonista è lo scrittore tedesco Gustav von Aschenbach, che decide di recarsi per qualche giorno a Venezia. Nell'hotel in cui deciderà di soggiornare, nei pressi del lido, rimarrà subito colpito da un giovane polacco, in vacanza con la propria famiglia. La presenza di quel ragazzo susciterà in lui visioni di stampo classicista e mitologico, portandolo anche a provare una sofferenza che farà da parallelismo a quella della città di Venezia, nella quale all'improvviso si diffonderà una malattia.

In "Tristano", il lettore si ritroverà immerso in un sanatorio, nel quale soggiorna anche lo scrittore Spinell. Un giorno entrerà nella struttura anche una donna, moglie di un uomo d'affari, convalescente da una malattia alla trachea. Spinell, dall'anima sensibile e dallo spiccato senso estetico, rimarrà affascinato da quella donna e, soprattutto, svilupperà un profondo astio verso il marito, colpevole di non cogliere la bellezza interiore della sua consorte.

Nell'ultimo romanzo, "Tonio Kroger", centrale è proprio la figura di Tonio, un ragazzo che, nel corso della sua vita, comprenderà di essere diverso dalla sua famiglia, dedita agli affari, e che la sua profonda sensibilità tenderà a portarlo a dedicare tutta la sua vita all'arte. E' davvero possibile coniugare il talento artistico con le proprie origini borghesi? Sarà questa dicotomia che tormenterà il nostro protagonista negli anni della sua maturazione, personale e artistica, e più di una volta ciò sarà oggetto di discussioni con una sua amica artista.

Ho deciso di leggere questa raccolta di racconti in quanto il libro stazionava da anni nella mia libreria e più di una volta mi aveva incuriosita. Non sono solita leggere molti classici, ma ho apprezzato la lettura di questo libro sia per lo stile, caratterizzato da periodi molto lunghi e armoniosi, oltre che da diverse parti riflessive, sia per gli argomenti trattati che fanno da filo conduttore a tutti e tre i racconti, tra i quali spicca la figura dell'artista e la sua sensibilità, il suo opporsi al mondo borghese dominato solo dagli affari, il senso di maliconia e di malattia che scorre nelle vene degli animi troppo sensibili. Molto ricercati e raffinati anche i diversi riferimenti mitologici.

Una lettura, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti dei classici ma anche a chi, come me, abbia voglia di cimentarsi con una lettura diversa dai propri generi preferiti, ma non per questo meno affascinante.

venerdì 19 aprile 2024

Come uccidere la tua anima gemella

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di L. M. Chilton, "Come uccidere la tua anima gemella", edito da Giunti.

Protagonista della storia è la barista ventinovenne Gwen che, dopo la fine della sua relazione con Noah, decide di trovare un nuovo partner grazie all'app d'incontri "Connector" la quale, grazie a complessi algoritmi, è in grado di proporle i profili di persone con i quali la giovane può decidere se relazionarsi o meno, prima tramite messaggi e poi, magari, attraverso un primo appuntamento.

Un giorno, però, mentre sta chattando con un uomo che si fa chiamare Parker, viene a conoscenza che il primo uomo, con cui era uscita poco tempo prima grazie all'app, è stato trovato morto. Non dovrà aspettare molto per sapere che anche il secondo ragazzo conosciuto su "Connector" e con cui aveva avuto un appuntamento ha fatto una brutta fine. 

Entrata nel mirino della polizia, della quale fa parte una sua vecchia conoscenza, la nostra protagonista si ritroverà così a dover ripercorrere le sue ultime azioni e, soprattutto, a rievocare tutti i primi appuntamenti avuti con i ragazzi conosciuti tramite l'app che, data la loro natura disastrosa, non hanno mai avuto un seguito. 

Attraverso alcuni capitoli di flashback, il lettore potrà comprendere come Gwen si sia ritrovata a uscire con un ragazzo ossessionato dalla sua ex, un altro che ha mentito spudoramente sul suo aspetto fisico, un razzista, un fedifrago...i quali verranno trovati morti uno dopo l'altro...

Chi si nasconde dietro questi omicidi? E' davvero Gwen il filo che lega queste morti? E qual è il ruolo del misterioso Parker, che continua a inviare messaggi inquietanti alla nostra protagonista?

Sempre più sconvolta man mano che i delitti tendono a verificarsi, Gwen proverà in tutti i modi a far luce sulla verità, sebbene i suoi tentativi complicheranno sempre di più la sua, già fragile, posizione... e se anche lei avesse qualcosa da nascondere?

Ho deciso di leggere questo romanzo dopo averlo notato per caso in una libreria: personalmente adoro i romanzi gialli con tinte rosa e, soprattutto, venati da una forte componente umoristica, perciò l'ho subito inserito in wish list e mai scelta è stata più azzeccata.

Fin dalle prime pagine sono rimasta coinvolta dalla storia di Gwen, tanto da cercare ogni minuto libero per poter proseguire con la lettura, curiosa di scoprire come si sarebbe evoluta la trama. Il ritmo molto sostenuto, caratterizzato dalla presenza di diverse parti dialogate, favorisce il coinvolgimento e porta il lettore a proseguire imperterrito con la lettura. Ho apprezzato anche l'originalità della trama e a come l'autore abbia inserito il tema sempre più attuale delle app online in un contesto caratterizzato da mistero e suspance, ma anche da tanto black humor.

Una lettura, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti del genere, ma anche a chi abbia voglia di una lettura capace di coinvolgere il lettore con una storia che al mistero unisce una forte componente umoristica.

lunedì 15 aprile 2024

Tutto troppo complicato

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Anna Premoli, "Tutto troppo complicato", edito da Newton Compton.

La storia è raccontata attraverso i punti di vista di Violante e Amedeo: la prima è una fiscalista trentenne, una giovane donna che conduce una vita tranquilla, ma che nel suo inconscio desidererebbe vivere un'avventura per rompere un po' gli schemi della sua quotidianità; il secondo è anch'egli un fiscalista, fratello di Jeanne, migliore amica di Violante di professione pittrice.

I due s'incontreranno proprio a casa di Jeanne e, mentre si troveranno a chiacchierare su un balconcino, assisteranno a una scena inusuale: nell'appartamento di fronte, infatti, scorgeranno un misterioso individuo portare via un quadro da una parete e sostituirlo con un altro. 

Sebbene il buon senso spingerebbe chiunque a farsi gli affari propri, Violante non è dello stesso avviso e, spinta da un'improvvisa intraprendenza, convincerà Amedeo a intrufolarsi insieme in quell'appartamento per provare a capire che cosa realmente è accaduto. E questo sarà solo il primo di una spirale di eventi che porterà i due a vivere un incredibile avventura, che li farà indagare su pericolosi traffici d'arte e aste illegali, nei quali saranno coinvolte persone senza scrupoli, che non esiteranno a uccidere per portare a termine i loro piani.

Ad aiutarli nelle loro indagini non autorizzate ci sarà, ovviamente, Jeanne, la quale cercherà in tutti i modi di tenere a freno le reticenze del commissario Martini, che più volte si troverà a dover ammonire severamente i tre investigatori improvvisati, ma dai quali riuscirà comunque a racimolare importanti indizi per poter risolvere il caso.

Non appena ho letto la trama di questo romanzo, prima ancora che venisse distribuito, sono stata immediatamente incuriosita da questo storia, che mescola tinte rosa ad altre, più preponderanti, di giallo, con uno stile scorrevole e molto dinamico. E, a lettura conclusa, sono rimasta molto soddisfatta di questo libro, che ha saputo coinvolgermi al punto giusto, regalandomi momenti piacevoli in sua compagnia, anche se mi sarebbe piaciuto un tocco in più di rosa.

Di Anna Premoli in passato leggevo tutti i suoi romanzi in ordine di uscita, con gli anni però mi sono un po' allontananta dalla sua produzione, un po' per dare spazio ad altre letture, dato che la sua produzione letteraria è molto prolifica, e un po' perchè, pur essendo storie molto carine e ben delineate, mi sembrava di scorgere in esse sempre le stesse dinamiche. Questo romanzo, però, è molto diverso dai precedenti e, considerata la bravura dell'autrice, ho trovato questa scelta davvero azzeccata e spero che in futuro possa continuare a offrire ai suoi lettori storie così particolari. 

Se ho colto bene qualche indizio al termine della storia, è probabile che l'autrice ci regalerà una nuova storia, questa volta incentrata su Jeanne e Martini (che, sin da subito, hanno mostrato una particolare alchimia tanto da adombrare, a tratti, le vicende dei due protagonisti principali): personalmente, sarò molto curiosa di leggerla così come mi piacerebbe sapere quali segreti familiari condizionano il temperamento di Violante, che di fatto non sono stati ben chiariti. 

Nel frattempo, però, vi invito a leggere questo romanzo, davvero carino e coinvolgente, ambientato nell'affascinante mondo dell'arte, del quale affronta non solo le sue luci ma, soprattutto, le sue ombre.


DELLA STESSA AUTRICE:

L'amore non è mai una cosa semplice

L'importanza di chiamarti amore 

E' solo una storia d'amore

Un imprevisto chiamato amore

lunedì 8 aprile 2024

Le madri non dormono mai

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Lorenzo Marone "Le madri non dormono mai", edito da Einaudi.

Trattasi di un romanzo corale ambientato a Napoli, i cui personaggi si muovono in un Icam, ovvero un istituto penitenziario per le donne madri, le quali possono vivere con i propri figli, che hanno meno di dieci anni, in strutture pensate apposta per favorire la vita quotidiana delle detenute e dei loro bambini.

Tra tutte spicca Miriam, una donna all'apparenza dura e cinica, che è finita dietro le sbarre per proteggere le azioni losche del marito, la quale vive assieme a Diego, un bambino di nove anni dall'animo dolce e sensibile. 

Egli non sembra rimpiangere la vita al di fuori del carcere, in quanto preda dei bulli del quartiere, e ben presto stringerà una forte amicizia con Gambo e Adamu, figli di una donna nigeriana, ma anche con Melina, una bambina con problemi di salute a causa di una forte denutrizione e che dovrà fare i conti anche con la malattia della madre. 

Ma il romanzo non è solo incentrato sulle detenute e sui loro bambini, ma nella storia trovano spazio anche le voci di coloro che ci lavorano, come la guardia penitenziaria Miki, che verrà conquistato dalla dolcezza di Diego e che susciterà una certa diffidenza in Miriam; la psicologa Greta, che nasconde un potente desiderio di maternità; la direttrice Antonia, che dietro i suoi modi bruschi nasconde i problemi della sua vita privata.

Attraverso le vicende di tutti questi personaggi, il lettore si troverà coinvolto nella vita quotidiana dell'Icam, tra i giochi in cortile dei bambini, che provano a vivere una vita normale, e le loro madri, che trascorrono giornate sempre uguali in un mondo in cui il tempo sembra essersi fermato, ma non le preoccupazioni per il futuro dei loro figli. Specialmente Miriam, che è ben consapevole che il figlio Diego è troppo buono per quel mondo esterno in cui presto dovrà ritornare....

Chi segue il mio blog, sa che Lorenzo Marone è uno dei miei autori preferiti e che di lui apprezzo moltissimo la capacità di fondere storie intense ed emozionanti, con uno stile poetico ma nello stesso tempo semplice, armonioso e denso di spunti di riflessione, oltre che l'abilità nel saper delineare personaggi reali, che sembrano quasi uscire dalla carta per assumere una forma tridimensionale.

In questo romanzo che, con uno stile delicato, ci mostra spaccati di vita molto crudi e difficili, ho ritrovato gli aspetti che più apprezzo di questo autore e per questo la lettura di questo libro si è rivelata un'esperienza molto coinvolgente ed emozionante, essendo stata in grado di rendermi partecipe delle vicende come se anch'io mi trovassi lì, assieme a quelle persone nell'Icam. 

Per questo, anche se con un po' di ritardo dato che il libro è uscito un paio di anni fa, non posso non consigliarvi vivamente la lettura di questa storia, che saprà trasportarvi un contesto molto particolare, a contatto con vite complicate che, purtroppo, non sempre conoscono il lieto fine. 


DELLO STESSO AUTORE:

Magari domani resto

Un ragazzo normale 

La tentazione di essere felici

Tutto sarà perfetto 

La tristezza ha il sonno leggero

La donna degli alberi