Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Tessa Bailey, "Tutta colpa di un playboy", edito da Always Publishing.
A differenza della sorella, Hannah si è sempre pensata come un personaggio secondario, destinato a rimanere sullo sfondo della sua stessa realtà. Lavora da anni come assistente di un famoso regista, per il quale nutre da anni una cotta platonica, e non sembra destinata a fare carriera, nonostante le conoscenze del patrigno, anch'egli regista, potrebbero aprirle le porte più prestigiose del mondo del cinema.
Fox, invece, a una prima occhiata sembrerebbe il classico "sciupafemmine": è affascinante, pieno di tatuaggi e con una sfilza di appuntamenti amorosi sull'agenda, sempre con donne diverse. Peccato, però, che, da quando ha conosciuto Hannah, non sembra pensare ad altro che a lei.
Dopo il loro primo incontro avvenuto nel libro precedente, i due si terranno in contatto via messaggio, per poi ritrovarsi quando Hannah tornerà a Westport, dopo aver proposto la cittadina come location per il nuovo film del regista per cui lavora.
Sebbene tra i due l'attrazione sia reciproca, tanto che Hannah comprenderà di non provare più nulla per il suo datore di lavoro, i due cercheranno a tutti i costi di resistere ai propri sentimenti: Hannah perchè, conoscendo il temperamento di Fox, preferisce non farsi spezzare il cuore e mantersi sull'amicizia, e Fox perchè sa che tutti lo considerano un tipo poco affidabile e teme che, sebbene si sia reso conto di essersi innamorato per davvero, il giudizio di chi lo conoscelo possa condizionarlo a tal punto da fargli credere che, prima o poi, finirà per rovinare anche la sua relazione con Hannah.
Per una serie di circostanze, la nostra protagonista si troverà ad abitare a casa di Fox e, sebbene lui sia spesso fuori a causa della sua attività di pescatore, le occasioni per incrociarsi e stuzzicarsi non mancheranno... riusciranno i due ragazzi a mantenere una certa distanza oppure si faranno vincere dal sentimento che provano l'uno per l'altra?
E' il terzo libro che leggo di questa scrittrice e, se il primo non mi aveva particolarmente convinta, il secondo (quello incentrato su Piper, sorella di Hannah) era stata una piacevole lettura, leggera, rilassante e adatta per trascorrere dei momenti di relax. Per questo motivo, ero molto curiosa di conoscere la storia di Hannah e Fox.
Purtroppo, però, la lettura non mi ha coinvolta come speravo, e questo perchè, in poco più di 300 pagine, viene ripetuto all'infinito lo stesso concetto: i due si piacciono ma non vogliono cedere all'amore. E' stato quindi difficile per me mantenere una certa soglia di attenzione e, una volta concluso il libro (non amo abbandonare le mie letture), sono stata quasi sollevata.
A mio parere le basi per proporre un libro avvincente c'erano tutte (Hannah è un bel personaggio sfaccettato, Fox mi convinceva di meno ma solo per gusto personale, dato che i rubacuori che a un certo punto mettono la testa a posto non mi hanno mai convinta, nè nella realtà nè tra le pagine dei libri, ma comunque mi aspettavo che l'autrice ne mostrasse qualche lato più particolare che me lo facesse rivalutare) ma purtroppo, così come è raccontata, la storia non esprime le proprie potenzialità: mi sarebbe piaciuto che tra i due intercorressero più eventi (magari coinvolgendo anche Piper e Brendan), più situazioni che metteressero in luce il loro amore, e non l'elenco di una serie di paranoie che, di fatto, ripetono sempre lo stesso concetto, intervallato da qualche scena spicy, a tratti anche un po' volgare.
Rimango quindi dell'opinione che, in un altro modo, la storia avrebbe potuto rivelarsi davvero piacevole, tanto quanto quella di Piper e Brendan: così mi riesce un po' difficile consigliarvela, anche se vi invito a tenerla in considerazione nel caso abbiate già letto "Tutta colpa dell'estate" e abbiate voglia di tornare nell'affascinante cittadina di Westport, con tutti i suoi abitanti.
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