giovedì 19 settembre 2024

La vita è bella, nonostante

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Sveva Casati Modignani, "La vita è bella, nonostante", edito da Sperling & Kupfer.

Trattasi del quarto e ultimo volume dedicata alla serie delle quattro amiche: Andreina, Maria Sole, Gloria e Carlotta. 

In questo libro, il lettore potrà approfondire la storia di Carlotta e il complesso legame che la lega alla madre Ermellina. Attraverso una lunga confessione, la donna conoscerà per la prima volta il passato della persona che l'ha messa al mondo, caratterizzato dalla morte precoce del padre, un gran talento per la sartoria e un amore che segnerà per sempre la sua vita.

Ma Carlotta non sarà solo impegnata nel comprendere le scelte della madre, ma anche nell'affrontare una tragedia che piomberà all'improvviso sulla famiglia che negli ultimi anni è riuscita a costruirsi con il suo amato Gianni e la loro bambina Camilla.

Per quanto riguarda le altre amiche, Andreina sarà sempre più incerta sul suo rapporto con l'americano Bill: è giusto o meno rivelargli la presenza della loro figlia Viviana ora che l'uomo si è separato dalla moglie?

Maria Sole, invece, sarà impegnata nella gestione del suo asilo nido, ma anche nel consolidare la sua relazione con Alberto, l'uomo con cui ha scoperto i piaceri dell'amore.

Gloria, infine, cercherà di ricostruire la sua serenità sentimentale con il compagno Sergio, dopo il tradimento di lei con un affascinante dottore, grazie anche alla presenza dei suoi gemelli.

Attraverso una narrazione semplice e fluida, il lettore si troverà immerso ancora una volta nella vita di queste quattro donne dell'alta borghesia milanese, con le loro passioni, i loro drammi e le loro gioie, le quali insegneranno loro che la vita è bella nonostante gli alti e i bassi delle loro esistenze.

E' stato molto piacevole leggere questo romanzo e concludere una serie che, negli ultimi anni, ha saputo coinvolgermi e appassionarmi. Per gusto personale, avrei preferito uno stile un po' più introspettivo e una maggior caratterizzazione psicologica delle protagoniste: in alcune parti mi è come sembrato che l'autrice avesse una certa fretta di concludere le loro storie ancora ricche di potenzialità. Anche i dialoghi, a tratti, mi sono sembrati un po' artificiosi.

A parte questo, però, non posso negare di aver letto con molto interesse i quattro romanzi (ognuno incentrato su ognuna delle amiche) e per questo ve ne consiglio la lettura, soprattutto nel caso abbiate voglia di cimentarvi con una serie molto agevole e che ha come filo conduttore l'amicizia al femminile, sviluppata sottoforma di un romanzo corale che racconta le vicissitudini delle sue protagoniste.


DELLA STESSA AUTRICE:


Dieci e lode

Festa di famiglia 

Segreti e ipocrisie

L'amore fa miracoli

giovedì 12 settembre 2024

L'enigma della camera 622

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "L'enigma della camera 622", scritto da Joel Dicker ed edito da La nave di Teseo.

La storia inizia presentando il personaggio dello scrittore stesso, il quale si trova ad affrontare un periodo molto difficile, a causa della morte del suo editore, al quale seguirà anche una delusione d'amore. 

Per questo, deciderà di trascorrere un periodo di vacanza nella località svizzera di Verbier, precisamente nel Palace de Verbier, uno degli hotel più lussuosi della zona.

Lì conoscerà Scarlett, una ragazza curiosa e intraprendente, con la quale si troverà a indagare su un fatto davvero curioso: al sesto piano non esiste una camera 622 ma, dopo la 621, segue la 621 bis e poi la 623. Quale ragione si cela dietro questa scelta?

Sebbene il personale non sia particolarmente disposto a collaborare, a poco a poco i due riusciranno a capire che nella stanza ribattezzata 621 bis c'è stato un omicidio, al quale non è mai stata fatta giustizia. 

Proseguendo con le ricerche, i due riusciranno a ricostruire i fatti che si celano dietro al delitto, facendo così luce su una una vicenda davvero intricata, caratterizzata da giochi di potere e intrighi amorosi.

Il tutto li ricondurrà alla banca Ebezner e alla successione dopo la morte del presidente che, prima di morire, aveva introdotto il metodo elettivo, togliendo così al figlio Macaire la possibilità di essere eletto direttamente. Per quale motivo?

Macaire capirà così che, per diventare presidente, dovrà convincere i tre membri del consiglio a votarlo, il quale è composto da suo zio, il cugino e il perfido Tarnogol, il quale parrebbe invece intenzionato a eleggere Lev, un giovane bancario, ex facchino del Palace de Verbier e figlio di un attore, dotato di particolare acume e intelligenza.

I rapporti tra Macaire e Lev sono molto complessi: i due infatti apparentemente sarebbero amici, grazie al personaggio di Anastasia (moglie di Macaire), ma non tutto è come sembra, anche perchè Anastasia nasconde un segreto che li riguarda entrambi.

L'unica certezza è che la proclamazione del nuovo presidente avverrà proprio al Palace, durante un evento annuale che la banca è solita organizzare in quel luogo. Ma saranno proprio gli eventi di quella serata a cambiare per sempre la vita di quei personaggi...

Pur amando i romanzi di Dicker, quando era uscito questo romanzo avevo deciso di non considerarlo, in quanto non amante del mondo bancario. Fortunatamente, però, quest'anno ho deciso di leggerlo e mai scelta si è rivelata più azzeccata.

Dire che questo romanzo mi è piaciuto è dire poco, anzi, è diventato il mio preferito di questo autore. La storia è lunghissima, ma ogni pagina è necessaria per comprendere la trama intricatissima e densa di colpi di scena (anche la storia legata allo scrittore stesso presenta un finale a sorpresa).

Mi è piaciuta molto l'idea della cornice narrativa, in cui l'autore parla di sè stesso, del suo percorso editoriale e, soprattutto, del rapporto di affetto e stima che lo legava al suo editore. 

Cuore del romanzo, però, è la vicenda incentrata sulla banca Ebezner e, soprattutto, tutto ciò che ruota attorno ai personaggi di Macaire, Anastasia e Lev. Le loro storie mi hanno coinvolto tantissimo, tanto che non vedevo l'ora di ritagliarmi un momento libero per proseguire con la lettura e, nonostante gli intrighi e i continui passaggi temporali, la narrazione non è per nulla confusionaria. 

Non posso rivelarvi troppo, perchè il rischio spoiler è davvero alto, ma vorrei elogiare il modo con cui l'autore ha tenuto alta la suspance nel lettore (bisognerà leggere più di quattrocento pagine per capire chi sia la vittima della camera 622) nonostante la mole del romanzo, che supera le seicento pagine. Ho gradito anche la risoluzione del caso e tutti gli espedienti usati per ribaltare le varie situazioni, che ho trovato originali e coerenti con la trama.

Per questo, vi consiglio vivamente di recuperare la lettura di questo romanzo. In esso, potrete trovare tutti gli elementi che, a parer mio, fanno di un libro un ottimo thriller, come l'originalità, i colpi di scena, gli intrighi, che piano piano trovano una perfetta e coerente risoluzione, e una tensione narrativa che vi terrà incollati dalla prima all'ultima pagina.



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