venerdì 8 agosto 2025

Il sergente nella neve. Ritorno sul Don

Cari lettori la recensione di oggi è dedicata al celebre romanzo di Mario Rigoni Stern, "Il sergente nella neve. Ritorno sul Don", edito da Einaudi.

La trama è basata sulla terribile esperienza vissuta dall'autore durante la campagna di Russia nel 1942. La narrazione è divisa in due parti: nella prima il lettore potrà comprendere la dura vita dei soldati del caposaldo di cui fa parte lo scrittore. E' un momento di stallo, in cui i militari sono accampati e si difendono dagli attacchi russi. Unici svaghi risultano essere le lettere dei loro cari e le sigarette, seppur di pessima qualità.

Nella seconda parte ha inizio la ritirata vera e propria: alla staticità degli eventi precedenti si sostiuisce la dinamicità del lungo cammino nella steppa russa, ricoperta da ghiaccio e neve. Percorso che viene interrotto nei momenti in cui alcune persone offrono loro riparo nelle loro abitazioni, le isbe. 

La marcia subirà dei rallentamenti durante le incursioni dei russi, ma anche quando il nostro protagonista dovrà fare i conti con una grave ferita al piede. La voglia di ritornare a casa, però, sia per Mario sia per i suoi compagni, con i quali si è istaurata una forte solidaritetà, è molto forte e sarà proprio questo desiderio a dar loro la giusta deteminazione per affrontare la lunga camminata in messo al freddo e ai nemici.

La seconda parte del libro, intitolata "Ritorno sul Don", è composta da una raccolta di racconti che approfondisce gli stessi temi affrontati ne "Il sergente nella neve". 

"Nella steppa di Kotovskij" parla degli attacchi nemici durante la ritirata; "In un villaggio sepolto dalla balca" vicende legate alla vita del personaggio principale si mescolano al tema della guerra; "Tre patate lesse" si focalizza sulla difficoltà dell'autore a causa della ferita al piede; "La segheria abbandonata" racconta l'episodio di un gruppo di ebrei rifugiati in una segheria nel Nord Italia; "Bepi, un richiamato dal 13" approfondisce la storia di un amico di Mario Rigoni Stern mentre "Un ragazzo delle nostre contrade" è incentrato su un ragazzo e la sua diserzione. Infine, "La scure" approfondisce lo stato d'animo dell'autore una volta tornato a casa (o "a baita", come ama definire il ritorno in patria) e "Ritorno sul Don" (che da il nome all'antologia) racconta del suo viaggio in Russia, assieme alla moglie, una volta terminato il conflitto bellico. Un ritorno in cui al presente di pace si sovrappone il ricordo della guerra e dei compagni, diversi uccisi proprio in quelle terre. 

Penso che la mia descrizione sia sufficiente a farvi comprendere il valore di questa testimonianza, un vero e proprio resoconto fornito dall'autore della sua tragica esperienza. Il linguaggio è semplice e cronachistico, anche se non mancano passaggi più intimisti. Il lettore non farà fatica a lasciarsi immergere nel contesto narrato nel mezzo della gelida neve russa, macchiata dal sangue delle vittime di guerra. 

Una lettura affascinante, capace di mostrare gli orrori della guerra, la quale dovrebbe essere letta da tutti al fine di comprendere quanto i conflitti siano deleteri per il genere umano.

martedì 5 agosto 2025

I fiori del destino

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "I fiori del destino", scritto da Tessa Collins ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una serie, ognuna con protagonista le nipoti di Rose e Albert, che hanno gestito un vivaio in Cornovaglia fino alla morte, avvenuta a poca distanza l'uno dall'altra.

Ognuna delle cinque nipoti è stata chiamata con il nome di un fiore ed è Dalia la protagonista del primo romanzo. La giovane non ha mai conosciuto la madre Camelia, morta durante il parto, e nemmeno il padre, la cui identità le è del tutto sconosciuta. I nonni le hanno fatto da genitori e, assieme agli zii e alle cugine, è cresciuta nella tenuta del vivaio e ha iniziato a lavorare come grafica free lance. 

Dopo la morte della nonna, però, inizierà a sentirsi sempre più sola e anche il suo lavoro non la appagherà più come un tempo. Un giorno, in mezzo ad alcuni documenti di Rose, una delle zie scoprirà una lettera che la metterà di fronte a una verità inaspettata: Rose conosceva suo padre, un uomo messicano di nome Ricardo. 

Animata dal forte desiderio di conoscerlo, con il suo nome come unico indizio, Dalia partirà dalla fredda Cornovaglia per raggiungere il Messico, una terra ricca di gioia e di colori ma anche di forti contrapposizioni sociali e criminalità, dalla quale la nostra protagonista si sentirà subito integrata.

Dopo un inizio alquanto burrascoso, incontrerà casualmente un giovane ricercatore, con il quale stringerà un forte legame, che proverà ad aiutarla a ritrovare suo padre, oltre che a fare chiarezza sulla vera natura del rapporto tra lui e sua madre.

Parallelamente, il lettore potrà conoscere la storia di Camelia, una ragazza inglese appassionata della cultura Maya, che è appena giunta in Messico dopo aver vinto una borsa di studio. Finalmente potrà vedere dal vivo e studiare sul posto tutto ciò che quel popolo misterioso ha creato, ma non ha messo in conto un imprevisto: il giovane e cordiale professore che coordina lei e il suo gruppo...

Ho scoperto l'esistenza di questa nuova saga casualmente, attraverso una pubblicità su Facebook. Sono subito rimasta colpita dalla trama, dato che sono un'amante delle saghe familiari e, dopo la lettura de "La villa delle stoffe", mi sentivo un po' orfana di questo genere.

Come viene esplicitato anche sulla quarta di copertina, la serie ricorda un po' i romanzi di Lucinda Riley e, in particolare, "Le sette sorelle". Qui, però, la storia passata è appena accennata e non presenta la complessità delle trame di Lucinda.

Nonostante ciò la narrazione, complice anche lo stile curato e scorrevole, è molto fluida e appassionante e, soprattutto, mi ha permesso di viaggiare, seppur con la fantasia, in un posto così lontano e diverso dal nostro come il Messico. E' stato bellissimo lasciarmi coinvolgere dalle descrizioni territoriali, culturali e sociali di questa terra, tanto che più volte ho cercato degli approfondimenti online per saperne di più. 

Da come potete comprendere dalle mie parole, ho apprezzato molto questo romanzo, sia per la storia narrata, presente e passata, sia per la suggestiva ambientazione. Per questo, sono molto curiosa di leggere il secondo volume, che al momento non è ancora uscito in Italia, e che avrà per protagonista la cugina di Dalia, Soley, un'affermata cantante.