martedì 31 luglio 2018

In lettura... #31

Cari lettori, come ogni martedì, ecco il post dedicato ai romanzi che sto leggendo in questi giorni, che questa settimana sono due:

Ho quasi terminato questo romanzo, iniziato la scorsa settimana. Come vi avevo già scritto la volta scorsa, trattasi di una saga familiare incentrata sulle figure femminili, che ruotano attorno a una villa nella quale le protagoniste erano solite trascorrere le vacanze, e che ora rischia di essere distrutta dall'erosione della scogliera. Il mio parere rimane positivo, anche se credevo che il libro fosse più "da ombrellone": la storia, infatti, si sta rivelando più tragica del previsto, a dispetto dell'allegra copertina!






In questi giorni, inoltre, non sono riuscita dal trattenermi di iniziare il nuovo romanzo di Chiara Parenti, che mi incuriosiva parecchio. E' una storia molto particolare e, chi più chi meno, credo sia facile riconoscersi nella protagonista che, a poco a poco, cerca di superare le sue principali paure con una determinazione davvero lodevole. Sono molto curiosa di proseguire la lettura, perchè la protagonista mi piace veramente molto!








 
E voi cosa state leggendo in questi giorni così caldi?

lunedì 30 luglio 2018

The ice cream book tag

Cari lettori, iniziamo la settimana più calda dell'anno con un bel tag dal sapore estivo, dedicato non solo ai nostri amici libri, ma anche ai più gustosi gusti di gelato. 



Ho visto questo tag proposto in vari blog, come quello di Sonia, Silvia e Susy, che vi invito a leggere. 

Ma cominciamo subito con il primo abbinamento gelato/libro:

Pistacchio: un libro con la cover verde



Una bellissima storia di Sepulveda, magari non la più famosa, ma adatta a tutti: dai bambini agli adulti, che potranno coglierne anche tutti i significati celati abilmente nella narrazione.


Nocciola: una serie molto lunga che vorresti leggere quest'estate ma che probabilmente non farai e perchè


E' da un po' che vorrei iniziare la serie di Lucinda Riley, dedicata alle sette sorelle. Quest'anno, poi, ho letto per la prima volta uno dei suoi libri autoconclusivi ("Il segreto della bambina sulla scogliera") e ho scoperto che mi piace davvero molto come autrice. Non la inizierò semplicemente perchè prima preferisco terminare alcune delle moltissime serie già iniziate, e anche perchè voglio dare spazio a libri autoconclusivi.

Fragola: un libro con la storia d'amore più dolce



Ho letto molti romanzi rosa, ma al momento il primo che mi è venuto in mente è il nuovo romanzo di Diego Galdino, in cui il protagonista (anch'egli molto dolce) si trova a vivere una storia d'amore davvero romantica nella nostra Capitale.


Vaniglia: il tuo classico preferito


Non spiccherò per originalità, ma come non citare Darcy ed Elizabeth? Non credo bastino altre spiegazioni!


Menta: un libro per bambini che ti è piaciuto molto


Da piccola adoravo Roal Dahl e ho letto molti suoi libri (il GGG; Matilde; gli Sporcelli; la fabbrica di cioccolato...) tra tutti però ho sempre avuto un debole per "Le streghe", forse per l'aura di mistero e inquietudine che avvolge la storia.

Fiordilatte: Un libro molto lungo che hai letto molto velocemente


Una storia che, nonostante la mole, si legge in fretta perchè avvincente, appassionante e ricca di colpi di scena! Bellissimi poi gli aforismi sulla scrittura!


E questo è tutto: che dite, vi è venuta voglia di mangiare un buon gelato, magari in compagnia di uno di questi romanzi? Non taggo nessuno, ma leggerò di certo le vostre risposte, se riproporrete o avete già proposto il tag sul vostro blog :-)

sabato 28 luglio 2018

La bambina che custodiva i libri

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La bambina che custodiva i libri", scritto da Caroline Wallace ed edito da Garzanti.

La storia è quasi tutta ambientata nella stazione di Lime Street di Liverpool, e protagonista è Martha, una giovane orfana che vive e lavora con la madre adottiva, una donna arcigna e bigotta, nell'ufficio oggetti smarriti della stazione.

All'inizio della storia, la madre adottiva muore, e Martha desidererebbe rimanere a lavorare lì, anche perchè la donna le aveva messo in testa storie assurde basate sul fatto che la ragazzina non poteva assolutamente uscire dalla stazione se non voleva provocarne la distruzione.

I suoi capi, però, per metterla in regola, necessitano del suo certificato di nascita e del codice fiscale, ma la ragazzina si trova in difficoltà perchè non sa nulla del suo passato e non possiede quei documenti. 

Una persona sconosciuta, però, potrebbe aiutarla: in quei giorni, infatti, Martha inizia a ricevere strani messaggi scritti su alcuni libri, suscitando la curiosità della ragazzina e la speranza di poter capire qualcosa in più sulle sue origini così misteriose. Chissà che, per una volta, Martha si riesca a togliere quella sensazione di "oggetto smarrito" e a capire da dove provenga...

A starle accanto in quei giorni così importanti ci saranno tre personaggi davvero particolari: la barista Elizabeth, uno strano centurione romano, e un senzatetto dalla vita ricca di sofferenze. Tre personaggi "smarriti" come la stessa Martha, tre anime buone che saranno il suo punto di riferimento e riempiranno la sua vita di affetto sincero.

Ma attorno alla vita della ragazzina, assai ingenua, graviteranno anche personaggi senza scrupoli, che cercheranno di approfittarne della sua bontà d'animo e del suo bisogno d'amore...

Nella vicenda personale di Matha, l'autrice inserisce un episodio che trae origine da un fatto realmente accaduto: la scomparsa delle ceneri del manager dei Beatles (la storia è infatti ambientata nel 1976) e il ritrovamento di una valigetta contenente alcuni cimeli che potrebbero appartenere ai quattro ragazzi di Liverpool.  Ho trovato questa scelta davvero originale, e mi ha permesso di conoscere un episodio curioso di cui ignoravo l'esistenza tanto che, terminata la lettura, mi è piaciuto fare una ricerca su internet alla ricerca di altre informazioni sull'argomento.

Nel complesso, ho trovato il romanzo davvero particolare: la storia è assai originale e non è semplice capire come terminerà. Devo ammettere però che all'inizio ho fatto un po' fatica a immedesimarmi in una vicenda che molto spesso ho trovato surreale. Accettata quest'atmosfera, però, ho poi proseguito con la lettura, che alla fine, chiusa la quarta di copertina, ho trovato gradevole. Per questo, mi sento di consigliarne la lettura, avvertendo il lettore che leggerà una storia un po' "fuori dagli schemi", nel bene e nel male.

venerdì 27 luglio 2018

Intervista a Simona Giorgino

Cari lettori, come già anticipatovi, il post di oggi è dedicato all'intervista della scrittrice Simona Giorgino, che ha da poco pubblicato il suo romanzo "Qui dove batte il cuore" con Newton Compton:

  

1. Ciao Simona, benvenuta nel mio blog! Presentati ai nostri lettori

Ciao Francesca, e grazie per avermi ospitato! Mi presento brevemente: sono Simona Giorgino, salentina, insegnante di inglese, da sempre appassionata di scrittura, profondamente innamorata degli animali e con uno spiccato interesse per la fotografia!

2. Quando hai iniziato a scrivere?

Molto presto. Ero piccola quando ho iniziato a comporre le prime poesie. A 11-12 anni ho iniziato a tenere un diario e a scrivere dei racconti. L'idea di scrivere un libro vero e proprio si è insinuata nel mio cervello molto presto, ero ancora piccola. Provai più volte a cimentarmi nella stesura di un romanzo, ma erano progetti troppo grandi per me e mollavo prima del tempo (tutti scritti a penna: che tempi!). Al liceo ne terminai uno, ma nulla di che. Una prima prova che non potevo neppure definire un libro. Poi, nel 2011, è arrivato il momento: ho scritto il mio primo vero e proprio romanzo, Jeans e cioccolato, pubblicato l'anno dopo con 0111 Edizioni, seguito da Quel ridicolo pensiero.

3. Hai mai provato la strada del self publishing? Qual è la tua opinione in proposito?

L'ho provata una sola volta, con Sei dove sussulta il cuore, ma dopo circa un mesetto dall'autopubblicazione mi ha contattato la Newton Compton per propormi un contratto (il libro è poi diventato, appunto, Sei dove batte il cuore). Una bella esperienza, anche se breve, nella quale sono comunque riuscita a portare a casa le mie belle soddisfazioni. Pubblicare in self è una buona alternativa alla pubblicazione con casa editrice, anche se più faticosa: occorre fare tutto da soli, dall'editing alla promozione. So che purtroppo c'è in giro del pregiudizio nei confronti degli autori self, ma per fortuna autopubblicando ho anche potuto capire che sono tantissimi i lettori che non badano a questo! Conosco autori e autrici self che valgono davvero tanto...

4. Com'è nata la storia del tuo romando "Sei dove batte il cuore"?

E' nata come nascono tutte le mie storie: per caso. Ero tornata da Milano, dove avevo vissuto per un paio d'anni per lavoro, e sentivo la forte necessità di scrivere un nuovo libro, dal momento che, per diversi impegni personali e lavorativi, da un po' non mi cimentavo in un romanzo. Non sapevo molto della storia che sarebbe venuta fuori, quando ho iniziato a scrivere. Sapevo solo una cosa: il libro doveva essere assolutamente ambientato a Milano, città che ho amato e che mi mancava già da morire! E così è stato. Milano nel libro è una sorta di co-protagonista!

5. Descrivici brevemente le caratteristiche dei personaggi principali: ti sei ispirata a qualcuno in particolare nel delineare le loro caratteristiche (fisiche e/o caratteriali)?

Tessa, la protagonista, assomiglia un po' a me nelle caratteristiche caratteriali: sensibile, buona, eternamente indecisa e un po' testarda. Tra tutti gli altri, poi, ci sono in particolare tre personaggi maschili degni di nota: Brando, un affascinante commercialista che sbuca fuori in un giorno di pioggia; Rocco, dolce e gentile, amante dell'arte e dei quadri; Leo, un ragazzo dolce con un passato difficile, pronto a riprendersi in mano la vita. Tutti diversi tra loro, legati a Tessa per le ragioni più disparate, e tutti frutto della mia fantasia. In nessuno di loro mi pare ci siano elementi reali ma poi...chissà, l'inconscio gioca brutti scherzi!

6. Tre aggettivi per descrivere il tuo romanzo

Dolce, sentimentale, romantico. (Ehm...)

7. Cosa ti ha spinto a scrivere un romance? Hai mai provato a scrivere storie appartenti a un genere diverso?

I sentimenti sono una componente molto importante nella mia immaginazione. In qualsiasi tipo di romanzo dovessi cimentarmi a scrivere, ci sarebbero sempre i sentimenti, ci sarebbe sempre l'amore. Ho sempre scritto questo finora, ma cercando comunque di accompagnare l'amore ad altri temi, ad altre situazioni. Finora non ho scritto nulla di diverso, ma credo che a un certo punto a ogni scrittore venga voglia di sperimentare. E' successo anche a me: qualche mese fa mi sono detta: "Basta, ora cambio un po'", e mi sono cimentata in una specie di spy story con sfumature thriller (ebbene sì!), ma poi un'altra trama mi si è insinuata nella testa e ci sono ricascata: ho mollato la spy story per un'altra storia d'amore! :D Inguaribile romantica...

8. Hai uno o più scrittori preferiti che ritieni fondamentale conoscere per diventare un bravo scrittore/scrittrice?

No, credo che questo sia molto personale. Ci influenzano e ci migliorano gli autori che amiamo di più e che ci entrano dentro, e questo è soggettivo. Non potrei dire agli altri con quali letture si diventi bravi. Sicuramente leggendo, leggendo tanto in generale, qualunque scrittore. Io ho di certo i miei scrittori o i miei libri preferiti, che con ogni probabilità continuano indirettamente, inconsciamente, a influenzare il mio modo di scrivere, migliorandolo. Amo Baricco, amo Gianrico Carofiglio, e ho un debole patologico per un libro in particolare, forse poco sentito ma che è il mio libro preferito, che continuo a leggere mille volte senza mai stancarmi: Le nostre distanze, di Angela Bianchini. 

9. Stai lavorando ad altri romanzi? Regalaci qualche informazione sui tuoi progetti futuri

Ho scritto un bel po' dopo Sei dove batte il cuore. In particolare ho terminato un romanzo al quale tengo molto. Una storia sul perdono e sull'importanza della famiglia, in cui naturalmente non manca la storia d'amore: un amore che nel libro ho paragonato a un fiore che cresce nella fenditura di una roccia, perchè sboccia silenzioso e delicato in un terreno difficile. E poi... ho in mente una nuova trama che sto sviluppando proprio in questi giorni!

10. Ho visto che sei anche una blogger: com'è nato il tuo blog e, in generale, pensi che questi possano essere utili per uno scrittore emergente e non?

Il mio blog, al quale sono molto legata, è nato nel 2010 al solo scopo di divertirmi, condividere scritti strampalati sulla mia vita, poesie e fotografie. Poi, piano piano, quando ho pubblicato il mio primo romanzo nel 2012, ho iniziato a usarlo anche per la promozione (mia e di altri autori emergenti). Servono eccome per la promozione: se non altro, un blog contribuisce - nel suo piccolo - alla diffusione delle notizie e delle novità. Un blog più un altro blog più un altro blog... e, insomma, l'insieme fa la forza!


Grazie, Simona, per il tempo dedicatoci e per averci permesso di conoscerti meglio, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti presenti e futuri!